Dolore d'amore e problemi sociali

Buongiorno,
sono un ragazzo di 31 anni tra pochi giorni, impegno tutto il mio tempo a lavoro anche per coprire il dolore della solitudine, ho vissuto tutti i miei anni in stento dei rapporti sociali, quasi nessun amico e quei pochissimi sudati e rincorsi altrimenti solo come un cane, Le uniche mie compagnie sono state tra una delusione e l'altra la ragazza con cui periodicamente nel corso della mia vita ho frequentato. Oggi sono solo, e dire dolo vuol dire non avere neanche un amico o conoscente, non sapere con chi poter scambiare 2 chiacchere; mi ha sempre fatto male ma oggi che dopo 4 mesi di inferno passate con una ragazza per cui ho dato tantissimo e pensava solo alla sua famiglia mi manca ancora di più. Con questa ragazza anche lei insicura con genitori troppo oppressivi, quest'ultimi non mi hanno mai potuto vedere perchè per qualche screzio pesante (verbale) tra noi, lei ha raccontato tutto ai suoi familiari. Morale anche se sono un bel ragazzo, ma sopratutto di sani principi che penso al lavoro, di una famiglia di sani principi etc.disposto a fare qualsiasi cosa per lei, figuratevi che per un suo problema ginecologo in 4 mesi lo'ho a malappena sfiorata, i suoi li hanno sempre provate tutte per metterci contro riuscendoci dato che lei non ha una forte personalità.
Vi scrivo perchè vado già da 4 mesi da un psicologo a fare terapia di gruppo ma di risultati neanche l'ombra, innamorato pazzo di questa ragazza, che per i suoi mi ha trattato male al punto che ci siamo allontanati l'ultima volta sabato, penso definitivamente, e solo come un cane, senza un conoscente, senza una persona con cui parlare, solo come un verme.
In questi 4 mesi con lei accanto mi sono sentito invincibile, svolgo un lavoro dipendente ma sono riuscito a collimare anche uno mio autonomo con ottimi risultati, ma oggi sto mandando tutto all'aria. Ho solo voglia di farla finita. Se solo ne avrei il coraggio.
Chiedo a voi anche se so gia la risposta negativa, come poter non stare male, rispondere alla domanda perchè non ho il diritto di poter vivere una vita normale, semplice, magari senza i soldi che mi ritrovo, senza la macchina importante o altre cose futili, ma l'essenza della vita, poche conoscenze buone e magari una persona per cui vivere, avendo come obbiettivo la sua felicità giornaliera.
Non ho mai fatto del male a nessuno, perchè mi merito tutto questo?
Scusate per il mio testo prolisso, non ho neanche una famiglia che mi appoggia.
Dimenticavo, vissuti i primi 14 anni con il terrore del fratello più grande che mi picchiava e se chiedevo ai miei mi ridevano in faccia.
Ho anche paura di chiunque.
Avere la mia ragazza accanto oltre che amore era anche una compagnia, una struttura ma implorare affetto sopratutto ad una persona che invece a pensato solo a se stesso, la vita mi ha insegnato che è controproducente.
Condannato a stare solo?
Grazie a chiunque voglia leggere tutto quanto.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
no lei non è condannato a stare solo.
Il suo timore di restare in questa condizione, il suo senso di solitudine, le difficoltà relazionali che sperimenta sembrano affondare le loro radici in una storia familiare dolorosa, con relazioni disturbate e a quanto sembra carente di validazione emotiva.
Vuoti affettivi, scarsa stima di sé, insicurezza, timore di non essere accettato e altre paure, si riverberano sul modo di intendere le relazioni, sulle scelte in merito, su come si pone nei rapporti interpersonali, come le sue esperienze sembrano averle dimostrato.

Non so per quali motivi la scelta sia ricaduta su una terapia di gruppo, credo sarebbe più opportuno e proficuo un percorso terapeutico personale.

Non disperi poiché un buon lavoro terapeutico, previa valutazione, incentrato su obiettivi ben declinati, la può condurre a vivere una vita relazionale più equilibrata e appagante, come lei meriterebbe date le risorse e le potenzialità che lei sicuramente ha, ma non riesce a vedere né ad attivare in modo opportuno.

Le segnalo queste letture con informazioni sui vari orientamenti terapeutici
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

Restiamo in ascolto


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

aggiungo alle indicazioni precise e condivisibili della Collega che la lettura che Lei fa della situazione mi pare dettata da un errore di base: ciò che ci succede NON accade perché ci meritiamo o meno qualcosa di bello o di brutto.

Semmai, mi pare che ciò che probabilmente sta trasmettendo con il Suo atteggiamento è proprio la solitudine e il bisogno. Questi aspetti di solito non rendono una persona attraente, ma appunto bisognosa.

Allora è importante partire da Lei (che scrive) e prendere in mano la Sua vita.
Aveva iniziato la terapia di gruppo per lo stesso problema?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Vi inrgrazio vivamente per le risposte tempestive, io invece non sono stato molto bene, per questo replico solo oggi.
Alla Dr. Laura RInella, si ho un gran terrore di rimanere in questo stato, inoltre vedo che tutti proseguono nel cammino
Della loro vita mentre io oltre alla sfera professionale, che ben tanti direbbero (fortunato) per il resto mi trovo a soffrire
anche a vedere dei bambini giocare insieme, io mai.
Lei afferma … relazioni carenti di validazione emotiva… cosa intende?
Il dottore che mi segue data la mia vita intercorsa tra solitudine casalinghe con il timore di un fratello 8 anni più grande che
ad ogni mio pensiero diverso dal suo erano percosse, oltre a violenze psicologiche continue e mancata struttura dei miei, oltre
a rimanere periodicamente a casa dei miei nonni anche li solo in una stanza per tutti i santi giorni solo, senza amici senza cugini,
non ho mai visto come si fanno gli amici, i miei familiari non ne hanno; il dottore pensa che il rapporto con gli altri con problematiche
simili mi porta ad un confronto che non ho mai avuto.
Alla Dr. Angela Pileci, si in effetti penso di trasmettere questo bisogno, ma se non cerco nessuno, figuriamoci chi mi chiama,
me mi esprimo disponibile, appaio servizievole, se faccio finta che non ci sia nessun problema la gente rimane comunque non
interessata e non ricambia mai.
Ho una bella presenza, mi presento bene,e intanto li ho sentite tutte, le ragazze di qualche conoscente era simpatizzante e quindi loro
Gelosi, quando mi presento ho la macchina che altri non si possono permettere, vivo adagiato a differenza di altri, ma p…… se non stento
quello che ho, pensando che dovremmo essere quello che siamo…
Sto portando avanti un percorso di terapia di gruppo ma con dubbi risultati.
Mi avete proposto dei link per come scegliere un dottore ma la soluzione non è facile come anche il problema.
Mi sento insicuro, ho paura di tutto e tutti, cerco di evitare il confronto, penso di far percepire una gentilezza forzata proprio per il bisogno,
ho paura di stare solo, vedo come obbiettivo di vita la coppia, accetto critiche passivamente, vedo che tutti proseguono nella vita,
anche la mia ex amici e quant’altro ed io la solita maledizione, penso che la mia felicità sarebbe la sicurezza di una vita di coppia e tutto
il resto accessorio, e poi comunque ci sarebbe sempre la paura se la dolce metà sia sia fedele.
Chiaro ed evidente stato di insicurezza, ma come si sta felici, come non si puo’ essere gelosi, come non si sta male a stare 31 anni solo?
Vivo in un malessere pesante e continuo che svanisce quando ho accanto una persona che mi da affetto e che vuole stare con me.
Grazie ancora

[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<Vivo in un malessere pesante e continuo che svanisce quando ho accanto una persona che mi da affetto e che vuole stare con me.<<

Gentile utente,
come l'esperienza Le ha suggerito, questa non è la via risolutiva, in quanto il benessere della persona DIPENDE dall'altra/o.
Probabilmente una terapia individuale sarebbe maggiormente efficace.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
un ultimo aggiornamento.
Negli ultimi giorni stavo cercando, in parte riuscendoci, di trovare una sorta di equilibrio pensando che anche io sono capace e prima o dopo le cose cambieranno.
MI sono impegnato un po più nel lavoro, cura del mio corpo etc.
Mi è venuto difficile uscire, perchè stare solo è in giro per la città non penso che sia bello per nessuno, ma imponendomi che cambierà andavo avanti.
Domenica mattina, come ogni domenica, vado a correre in spiaggia posteggiando l'auto in un determinato posto.
Questa zona la mia ex non la conosceva, e li vicino abbiamo passato dei momenti veramente piacevoli dato il posto molto romantico.
Bene trovai la sua auto posteggiata li, precisando che a Palermo di zone balneari ce ne sono veramente molte, e sopratutto quella zona la conosceva solo con me...
Caddi in uno sconforto non indifferente seguito da diversi pensieri:
-non gli importa più di tanto (ma con tutti i posti che esistono)?
-voleva provocarmi sperando che la chiamassi?
-voleva farmi del male.
Onestamente pensavo che oggi potessi trovarla a lavoro come una volta in passato è successo invece no come anche facebook e wz bloccato.
So che dovrei andare avanti per la mia vita non pensare a lei, ma la domanda che ci faceva li e con chi è inremovibile.
Che ne pensate?
Grazie
[#6]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<Caddi in uno sconforto non indifferente seguito da diversi pensieri:<<

Pensieri tutti distruttivi... "Con chi era?" Forse da sola...
Blocchi la mente, si auto-sabota.