Preconcetti

Gentili dottori,
Vi scrivo per sottoporvi il mio "problema ".
Sono fidanzata con un ragazzo da circa un anno e ogni volta che mi invita nella casa dove vive con i suoi genitori non faccio che pensare a quanto la mia casa rispetto alla sua sia ordinata, a quanto i miei ci tengano all'ordine soprattutto in presenza di ospiti o estranei,a quanto mia madre mi stia dietro ancora oggi. Spesso trovo abbastanza in disordine la camera del mio ragazzo e in cucina piatti ancora sporchi o la tavola sporca intatta (lasciata cosi) prima di andare a dormire. Ora,forse ho avuto una impostazione rigida e probabilmente dovrei accettate il fatto che le famiglie sono diverse. Ma è normale che queste divergenze mi turbino? Temo che in futuro potrebbero esserci incomprensioni.
Aspetto una vostra risposta. Vi ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
è normale che queste diversità la turbino, anche perché - immagino - le guarda con gli occhi del futuro.
Avere un possibile marito disordinato, che non cura la casa e trasandato....non deve essere facile.

Ogni individuo nella coppia, porta con sè un bagaglio di educazione, abitudini, risorse e stili di vita delle proprie progini, ma nel tempo poi, con pazienza, amore ed intelligenza, si imparerà a formare una "coppia" con uno sguardo comune anche sui piatti da lavare.....stia serena

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
sembra proprio che Lei e il suo ragazzo state partendo dal vivere il quotidiano della casa in modo diverso: ordinata Lei, disordinato lui.

Mi chiedo se avete avuto modo di passare un week end e/o una vacanza insieme : com è andata la convivenza?
Il menage quotidiano è stato difficile o avete trovato un "giusto mezzo" tra "lasciare tutto in giro" e "rimettere ogni cosa al proprio posto"?

Se non avete avuto ancora un esperienza di questo tipo, varrebbe la pena di sperimentarla

Buone cose

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per le risposte ricevute.
Rispondo a lei,dottoressa Zoni.
Non abbiamo avuto ancora modo di sperimentare una possibile convivenza. Quello che mi preoccupa è la futura educazione dei nostri figli,se ne avremo.
Ma forse mi rendo conto che stare insieme ad una persona significa anche trasmetterle nuovi punti di vista,nuove abitudini, modi di vivere differenti. Quindi più che puntare il dito,bisognerebbe prendere tutto ciò che di buono e non l'altro è disposto a darti. Giusto?
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Riprendo le sue parole "Quindi più che puntare il dito,bisognerebbe prendere tutto ciò che di buono e non l'altro è disposto a darti. Giusto? "

Occorre in realtà capire fino a che punto si è disposti a tollerare ed ad andare incontro all'altro, e a che punto proporre all'altro di venire incontro a noi.

Non è necessario "immolarsi", tollerare tutto quanto, ma trovare un punto di incontro