Rimorso logorante

Gent.mi Specialisti,

sono un ragazzo di 21 anni e questa è la prima volta che mi rivolgo a voi per un consiglio e un parere sulla mia situazione alquanto difficile. In sostanza si tratta di una storia d'amore mai sbocciata ma questo solo per colpa mia.
Quattro anni fa, quando frequentavo il penultimo anno di scuola, conobbi al mio liceo una ragazza tre anni più piccola di me la quale, sin da subito, ebbi modo di capire che provava un minimo interesse nei miei confronti. Però, allora, non provavo alcun interesse ragion per cui fui portato a ignorarla per mesi finchè lei ovviamente si allontanò. Premettendo che fino ad ora non ho mai avuto alcun tipo di esperienza sentimentale a causa della mia eccessiva timidezza e assenza di autostima, col passare del tempo, decisi di riavvicinarmi a lei dato che stava nascendo in me una forma di interesse. E le cose miracolosamente per la prima volta sembravano andare per il verso giusto: ci conoscemmo meglio attraverso sms e ci vedevamo due volte a settimana per un progetto scolastico. Purtroppo non siamo mai usciti insieme perché non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo. Nel frattempo dopo un anno di conoscenza ebbi il coraggio di dichiararmi ma lo feci indirettamente con una lettera. A quel punto tutto sembrò sprofondare per me: lei mi scrisse un sms in cui diceva di non amarmi ma che si era affezionata tantissimo e voleva approfondire il rapporto. Da quel momento cominciai a star male. Il tutto era aggravato dal fatto che di lì a poco avrei lasciato la mia città per l'università allontanandomi da lei. Nel frattempo continuammo a vederci ma io mi comportavo in modo sempre più freddo e indifferente arrivando addirittura a volte a non salutarla per strada. Lei allora cercò di farmi riprendere senonchè nell'ultimo periodo uscendo insieme con i nostri amici in comune assunse degli atteggiamenti che lasciavano esplicitamente capire che si stesse sentendo con un altro. Questa cosa mi fece imbestialire e , facendo l'errore di non chiarire con lei un po' per timidezza e un po' per orgoglio, sparii senza farmi più sentire rimanendo sordo a ogni suo tentativo di recupero del rapporto. Questa mia latitanza è durata per ben tre anni fino ad oggi. Pensavo che così l'avrei dimenticata. Invece in ogni momento pensavo a lei e provavo una forte nostalgia. Ora a questa nostalgia si è aggiunto anche il pentimento per essermi comportato così male buttando una occasione unica: parlai con un amico in comune il quale mi disse che il suo iniziale rifiuto secondo lui era perché si sentiva insicura per la differenza di età e voleva mettermi alla prova.
Ora vorrei scriverle perché ho paura di perderla per sempre dato che se ne andrà all'università chissà dove però non ho il coraggio di farlo. Lo so che non posso sperare di conquistarla ormai ma vorrei che almeno possa chiarire (non avendolo fatto prima) e uscire da questo limbo che non fa altro che logorarmi.
Chiedo un vostro prezioso consiglio e vi ringrazio anticiatamente.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Se Lei sente il desiderio di contattare questa ragazza lo faccia. Ma lo faccia di persona, a voce.
Anche perche' penso che dopo tutto questo tempo forse l'interesse della ragazza per Lei sara' davvero svanito e il colloquio in realta' potrebbe essere solo una chiarificazione, forse necessaria dopo SMS e comportamenti senza spiegazioni.
La comunicazione umana e' gia' complessa se si utilizzano entrambi i canali verbale e non verbale. Se ci si affida agli scritti brevi non consente di spiegarsi!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,

Innanzitutto La ringrazio tantissimo per la preziosa risposta che mi ha dato con inaspettata celerità.
Mi rendo conto che tale chiarimento è più che doveroso da parte mia nei suoi confronti ma ammetto anche che andava fatto molto tempo prima, quindi il solo pensiero di apparire come colui che usa le persone a suo piacimento e ritorna quanto gli pare mi blocca. Temo sia tutta colpa del mio dannato orgoglio che spunta fuori al solo pensiero che una vera amica capisce quando ferisce il suo migliore amico e sicuramente in quella situazione al solo vedermi comportare così avrebbe dovuto dirmi con tatto di avere intessuto nel frattempo un rapporto con un'altra persona. E' anche vero che ogni cosa nella vita ha il suo prezzo da pagare , e il mio in questo caso è il rischio di fare la parte del verme che ritorna strisciando al fine di chiudere finalmente questa voragine interiore.
Premesso che mi sforzerò nel migliorarmi e nel parlarle, Lei crede sia possibile, nel caso non intervenga nel modificare le cose, imparare a convivere con questo tarlo e prima o poi a sotterrare questa storia traendone comunque degli insegnamenti validi per il futuro?

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Si! Sara' possibile. Forse ancora piu' rilevante per Lei essendo passato del tempo.
Le suggerira' che forse occorre un comportamento piu' sociale e meno orgoglioso. Oppure che questo ha un costo.
Poi scegliera' Lei.
L'orgoglio e' una difesa forte rispetto ai rischi di rifiuti e delusioni.. ci pensi su..! Potrebbe essere una dimostrazione di debolezza piu' che una di forza!
I migliori saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Aggiungo solo qualche nota a quelle della dott Esposito.

Se ci tiene davvero, vada a prenderla!

Orgoglio e timidezza sono davvero un connubio esplosivo, o meglio, implosivo

Chiusa quel telefono, gli sms non possono mai bastare.

Vada, le parli, la raggiunga ... le dica davvero cosa pensa e cosa prova ...


Esplori le sue emozioni come se fossero un pianeta straniero e vada.

Faccia una pazzia, una cosa mai fatta...


Superi i suoi stessi limiti...

Le porti dei fiori....

La faccia sentire veramente importante...unica!

Un amore va coltivato, concimato, innaffiato..... sempre.

Avere consapevolezza di ciò che si vuole equivale a capire cosa si desidera davvero....ed attuarlo.

Ed amare significa varcare il confine fra due vie:
fra l'appartenersi ed il rifiutarsi.

Esiste anche una terza strada possibile: spingersi nell'altro con dolcezza, lasciando "spazio ma non distanza".

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
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Utente
Utente
Sono davvero pareri preziosi per me..
In tutta questa faccenda accuso solamente il fatto che ho conosciuto la mia ragazza ideale ma nel momento sbagliato.
Infatti sono come un bambino che per imparare ad andare in bici ha usato direttamente una moto. Se avessi avuto esperienze precedenti credo che il mio comportamento infantile non sarebbe esistito.
Nel frattempo mi sono dedicato alla lettura di libri di psicologia sforzandomi di migliorare me stesso attraverso ogni spunto di riflessione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.
(Confucio)


Non credo esistano momenti sbagliati... ma coraggio e desiderio.

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Utente
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Credo sia una pura verità che tendo a mascherare..
Sono d'accordo con Lei.
La ringrazio.