13 anni di differenza

Gentili dottori,
vi scrivo per via di dubbi in merito ad una situazione che sto vivendo.
Da circa 2 mesi sto frequentando un ragazzo che ha 13 anni più di me (23 io e 36 lui). Mai stato sposato, ne tanto meno ha figli.
Per via di idee inculcate sono sempre stata contraria a relazioni con una differenza d'eta di questo tipo, ma d 'altra parte sono un tipo di persona a cui piace superare eventuali limiti.
Quando ho conosciuto questo ragazzo, nel momento in cui lui ha espresso il suo interesse nei miei confronti, gli dissi che 13 anni non erano pochi e che quindi, nonostante mi piacesse, non sarebbe stato molto opportuno andare oltre una semplice amicizia.
Il problema è che non siamo mai riusciti a starci lontani..per cui senza nemmeno accorgercene tra noi è iniziato qualcosa.
E' una persona molto simpatica, dolce, premurosa e mi fa stare molto bene, abbiamo molti interessi comuni nonostante la differenza di età che a dire la verità, x il momento (anche se penso sia un po presto x dirlo) non la sentiamo.
Il mio problema è che non sono molto convinta della situazione, in quanto ho paura del giudizio dei miei genitori che purtroppo sono sempre stati fin troppo presenti nella mia vita, tanto da essere una delle cause per cui è finita la mia precedente storia durata circa 7 anni.
So bene che non posso sapere come potrà proseguire questa storia e quindi porsi domande del tipo "ma tra 10 anni come sarà?!? Lo vorrò ancora?!?! " e domande simili è abbastanza inutile, ma non riesco a vivere la cosa in maniera del tutto serena per via delle mie paure.
Sono sempre li a pensare a cosa potrebbe succedere se venisse fuori il fatto che frequento questo ragazzo, mi pongo mille interrogativi, mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, mi dico che forse è il caso di chiudere vista la mia situazione ma allo stesso tempo so di non volerlo perdere.
Sono abbastanza confusa sulla situazione. Sicuramente so di volergli stare vicino pur consapevole del fatto che la cosa potrebbe andare in contro a complicazioni..
Non voglio però fare del male a lui e nemmeno a me stessa.. non so cosa fare.
Cosa mi consigliereste?


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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Sono sempre li a pensare a cosa potrebbe succedere se venisse fuori il fatto che frequento questo ragazzo>>

Gentile Ragazza,
quali risposte si è data?
Che cosa, a suo parere, potrebbe concretamente capitare nel momento in cui gli altri (e in particolare i suoi genitori) venissero a conoscenza della vostra relazione?
I suoi dubbi, se ho ben compreso, non sono tanto sulla relazione in sé, ma sulla possibilità di viverla serenamente alla luce del sole?


<<ho paura del giudizio dei miei genitori che purtroppo sono sempre stati fin troppo presenti nella mia vita>>

Quale giudizio in particolare teme?
Quali ostacoli ci sono per Lei a porre dei limiti, dei confini a questa presenza così "ingombrante" dei suoi genitori nella sua vita privata?

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Gentile Dottoressa,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
La risposte me le sono date, solo che non ho la certezza che possa essere come penso.
Credo che se uscisse allo scoperto la cosa, potrebbero far d tutto per evitare che io continui a vedere questa persona.
Non c'è un giudizio in particolare che temo, il fatto è che non amo essere giudicata, qualsiasi esso sia in quanto mi innervosiscono soprattutto se riguardano scelte di vita.
Mi innervosiscono perchè non mi sono mai sentita libera di scegliere in autonomia e non accetto il fatto che a 23 anni io debba ancora temere reazioni negative a ciò che riguarda la mia vita privata.
Per quel che riguarda la relazione non ho grandi dubbi perchè non posso sapere se potrà andare bene o male e non credo che questo dipenda molto dalla differenza di età.Se due persone stanno bene insieme, credo che in fin dei conti l'età conti poco.
[#3]
Dr. Silvestro Lo Cascio Psicologo, Psicoterapeuta 3 1
Salve, ho letto con interesse la sua storia, mi permetto di dirle che 13 anni di differenza a mio parere non sono l'ostacolo vero della sua relazione, bensì il giudizio dell'Altro significativo, che dal suo racconto mi pare sia rapprensentato dai suoi genitori, mi chiedo quindi, cosa il suo ragazzo rappresenti per lei, e se questo ragazzo riesce ad essere quello che manca a lei, in quanto l'amore è sempre l'incontro di due mancanze. Paradossalmente lei sta vivendo una situazione in cui, da un lato desidera un uomo, ma guarda al giudizio dell'Altro, che non coincide con il suo ragazzo bensì con i suoi genitori, e nello stesso tempo si sforza di far coincidere la sua scelta con il giudizio dei suoi genitori, infatti lei stessa afferma che non è il caso di chiedersi come andrà a finire tra 10 anni, quindi quello che le posso dire, è di provare ad ascoltare ed interrogare il suo desiderio, senza preoccuparsi troppo del giudizio che gli altri potrebbero esprimere in merito, e concentrarsi su quello che la fa star bene e su quello che lei stessa può dare a questo ragazzo.
Cordiali saluti.

Dr. Silvestro Lo Cascio

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Dottor Lo Cascio,
la ringrazio per essersi interessato alla situazione e per la disponibilità.
Ciò che lei dice è esattamente ciò che vorrei fare, ma mi riesce abbastanza difficile vista la costante presenza dei miei genitori, sempre pronti (sicuramente in buona fede) a indurmi nella giusta direzione qualora dovessero identificare come sbagliata quella che è la strada da me intrapresa e all' 80% , conoscendo la loro mentalità, la mia attuale relazione potrebbe non essere accettata.
Certo non ne ho la certezza, ma le possibilità sono abbastanza alte.
Proverò in ogni caso a seguire il suo consiglio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
più che la differenza d'età, a mio parere non allarmante nemmeno in seguito, la problematica maggiore è la sua scarsa autonomia.

Già in giugno ci scriveva con questa problematica

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/475388-relazioni-sentimentali-e-dubbi.html

Credo che una consulenza psicologica sarebbe indicata, luogo simbolico empatico, non giudicante dove fare chiarezza tra quello che ha interiorizzato dalla sua famiglia ed il suo reale desiderio ....

Le allego delle letture che potrebbero aiutarla a riflettere, ma se desidera nel mio sito personale e blog troverà altro su amore, coppie e sessualità

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html

Ed altre sull'amore e su amore ed " anagrafe"

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2496-l-amore-si-disinteressa-dell-anagrafe-ma-amore-ed-anagrafe-vanno-d-accordo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
La ringrazio Dottoressa Randone.