Pensieri continui e relazioni compromesse

Buongiorno, sono una ragazza di 31 anni fidanzata con una ragazza da otto. A causa di alcuni problemi familiari, circa un anno fa mi sono rivolta ad uno psicologo. Durante la terapia è emerso che avevo anche una situazione insoddisfacente con la mia ragazza, ma su questo punto ho avuto sempre delle resistenze con il mio terapista. Ho trovato un lavoro estivo e durante questo periodo ho istaurato un rapporto di amicizia con delle mie colleghe. Con una di queste però ho provato qualcosa di più (non ricambiato). La mia ragazza ha voluto, anche al termine del lavoro, che mi allontanassi da queste persone perché potevano minare la nostra relazione. A queste amiche io avevo confidato i miei problemi con lei e la mia ragazza si è sentita giudicata per questo. Naturalmente non accetta assolutamente la persona per cui ho preso la sbandata. Ora sono tornata ad essere disoccupata e mi sento spesso molto triste. La vita con la mia ragazza è piatta e mi sembra di non divertirmi nemmeno le rare volte in cui siamo in compagnia di amici. Io vorrei continuare a frequentare le persone che ho conosciuto questa estate ma lei mi rifaccia che lei non può fare altrettanto e inoltre dice che al solo pensiero che io frequenti queste le si riapre la ferita. Le mie amiche che sono a conoscenza della situazione evitano di cercarmi e a me questo mi fa sentire esclusa. Mi sembra di aver perso la possibilità di avere finalmente delle amicizie sincere, io che nella mia vita non ho mai avuto amici.
Non so come comportarmi e le giornate trascorrono senza senso con molta tristezza e con frequenti litigi con la mia ragazza per colpa del mio stato d’animo. Mi spaventa non riuscire ad andare avanti con la mia vita. Ripenso ancora troppo a questa estate e alle mie amiche.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

La descrizione che Lei ci fa, porterebbe a pensare ad una crisi di coppia.
Lo scarso interesse e coinvolgimento con la Sua ragazza, il bisogno pressante di amicizie, la nostalgia per esse porta alla conclusione che è terminata quella fase in cui "ci si basta" l'una per l'altra.

Non si può prevedere se sia una crisi di crescita o di fine rapporto.

Considerato che è dall'estate che siete in tale situazione, perchè non farsi aiutare come coppia? Avete già preso in considerazione la possibilità di un percorso psicologico?


(Aveva poi colto l'occasione per un percorso psicologico dopo il post dello scorso anno?)




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

non ho capito se la Sua ragazza non vuole che Lei frequenti le Sue nuove amiche perchè è gelosa dell'altra ragazza, per la quale Lei ha preso una sbandata quest'estate, o se è perchè a propria volta non ha amici e quindi è gelosa del fatto che Lei possa uscire con un gruppo di amiche perchè in tal modo avrebbe qualcosa più di lei.

Ci ha detto infatti questo:

"Mi sembra di aver perso la possibilità di avere finalmente delle amicizie sincere, io che nella mia vita non ho mai avuto amici"

"Io vorrei continuare a frequentare le persone che ho conosciuto questa estate ma lei mi rifaccia che lei non può fare altrettanto",

ma poi ha parlato genericamente di "amici" che di rado frequentate: sono amici Suoi o della Sua ragazza?

Ci dice infatti di non aver mai avuto amici e forse anche la Sua ragazza non ha amici stretti: se state assieme da otto anni questo significa che siete sempre state voi due sole, senza altri contatti sociali significativi, e l'improvviso arrivo nella Sua vita di un gruppo di amiche può effettivamente destabilizzare una relazione basata sull'esclusività.

Penso che per Lei la possibilità di avere finalmente delle amiche sia positiva e che rinunciarvi sarebbe un passo indietro, se frequentando quelle ragazze si è sentita accolta e inserita in un gruppo di persone che tengono a Lei.
Potrebbe riflettere sul perchè la relazione con la Sua ragazza è stata fino ad oggi così esclusiva e su quali siano i vostri obiettivi sia individuali, sia di coppia, ed eventualmente fare qualche colloquio con uno psicologo per parlare della situazione e chiarirsi meglio le idee.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
si la mia ragazza dice che intorno a questa storia si è creata una ferita e per questo non vuole che frequenti queste persone in quanto legate alla persona per cui ho preso una sbandata (che tra l'altro vive distante, quindi io non la vedo).

La mia ragazza sostiene anche lei di volere delle amicizie al di fuori della coppia visto che per sette anni abbiamo avuto solo amicizie in comune e nessuna di noi due è mai uscita sola con persone esterne. Però lei in questo momento non ha altre amicizie nel posto dove viviamo e se io frequento altre persone lei si ritrova costretta a stare sola in casa. E io mi sento in colpa, per giunta uscendo con persone che a lei non vanno a genio.
A me manca avere anche solo un rapporto telefonico con queste persone, compresa la persona con cui ho preso una sbandata che comunque è a conoscenza del fatto e si è detta dispiaciuta di poter perdere un'amicizia.
Con loro io ho instaurato un rapporto molto stretto e sono le prime persone esterne a cui ho confidato alcuni fatti della mia vita come ad esempio il suicidio di mio fratello.

Ora mi sembra di non riuscire a recuperare il rapporto con le mie amiche che, forse per rispetto, evitano di cercarmi se sono sono io la prima a farlo.
E allo stesso tempo mi sono allontanata dalla mia ragazza, perchè non ha tenuto conto delle mie esigenze, addirittura portandomi ad eliminare da facebook la persona per cui ho preso una sbandata.
Mi sembra di essere divisa, o lei, o le mie nuove amicizie. E non riesco ad essere come ero prima, pur consapevole che il rapporto era già in crisi.


Rispondendo alla Dr. CarlaMaria BRUNIALTI, si avevo intrapreso una psicoterapia dopo il post dello scorso anno, ma l'unico punto irrisolto è stato proprio quello della relazione con la mia compagna.
grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non è stato risolto perchè ha interrotto prima il percorso o perchè non è stato possibile risolverlo?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Converrebbe riprendere dove ha lasciato;
con un'altra/o Terapeuta, se con la precedente s'è esaurito il percorso per motivi che non sappiamo.



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dopo
Utente
Utente
In fase di terapia ho avuto problemi proprio con la mia ragazza perché sosteneva che io non ero andata dal terapeuta per parlare di lei. Per questo per evitare litigi con lei ogni volta che il terapista tornava sull'argomento io mi chiedevo. Al termine della terapia lui mi ha invitato a riflettere bene sulla mia relazione. Specificando che quello era l'unico punto rimasto aperto, ma che con le mie resistenze era impossibile concluderlo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Di quanto ci si dice e avviene nel setting terapeutico sarebbe proprio opportuno non riferire all'esterno; in altro caso le conseguenze sono quelle che Lei ha riscontrato: controllo, interferenza, critica.

Sganciare con decisione la terapia dal controllo della Sua compagna Le permetterebbe di riprenderla.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ora che c'è in gioco una novità importante (le sue nuove amiche) sarebbe disposta e riaprire il discorso?
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Utente
Utente
Viviamo in simbiosi e io dopo gli avvenimenti di questa estate ho pensato di riprendere la terapia e ne ho parlato con la mia compagna. Lei però non si dice disposta a restare in attesa col rischio di essere lasciata (soluzione già passata in rassegna con il mio terapista)
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dopo
Utente
Utente
Ho discusso nuovamente con la mia ragazza. Lei sostiene che non si tratta di gelosia perché io ho delle amiche e lei no. Sostiene le mie amiche si sono permesse di giudicare la sua posizione nella relazione (io a loro avevo confidato di alcuni tradimenti da parte della mia ragazza e del fatto che lei fosse assente e non ci fosse più una relazione). A questo si è aggiunta la mia sbandata per una di queste tre persone (a cui la mia ragazza ha chiesto di allontanarsi ricevendo una risposta che l'ha azzerata) Lei dice che nel momento in cui esco o sento queste persone sto escludendo lei perché lei non potrà mai esserci amica. Io ora sono assente a mia volta, soffro perché mi sono allontanata dalle mie amicizie e mi sembra di essere a un bivio dove devo sacrificarmi solo io. Non capisco se sono io che ho ingigantito tutto e sto male...vorrei dimenticare questa estate ma non riesco a passare oltre è tornare al rapporto di coppia di sempre.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se prima di conoscere le Sue nuove amiche lo stato della relazione con la Sua ragazza era questa:

" loro avevo confidato di alcuni tradimenti da parte della mia ragazza e del fatto che lei fosse assente e non ci fosse più una relazione"

non mi meraviglia che le Sue attenzioni si siano rivolte ad un'altra persona.
Pensa che i problemi con la Sua ragazza nel frattempo si siano alleviati?
Come avete gestito la questione del tradimenti che Lei ha subito?
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dopo
Utente
Utente
Sul momento dei tradimenti io non ho reagito pur essendo molto ferita. Da questo sono passati anni. Io stavo male perché la mia ragazza era assente. Non ha mai cercato seriamente un lavoro e ha avuto sempre l'idea di partire fuori dalla nostra regione, idea che io forse per paura non ho mai spalleggiato. Questa estate ho lavorato solo io per la prima volta dopo anni con un lavoro dipendente. Quando io rientravo da lavoro era assente. Ha ricominciato a esserci solo quando ha capito che mi stava perdendo. Ha voluto che mi allontanassi dal gruppo di colleghe con cui avevo legato per la presenza di questa ragazza (che tra l'altro è etero). Per lei ho rinunciato ad uscite anche di gruppo e ormai non sento quasi più nessuno del lavoro. Ho rabbia verso di lei per queste cose e lei è convinta di essere nel giusto. A volte vorrei che lei non ci fosse ma allo stesso tempo ho tanta paura che questa non sia la scelta più giusta. Non so davvero come andare avanti. La mia vita sembra essersi fermata acquista estate. Non riesco ad essere più come prima con lei.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da quanto ci riferisce sembra che la sua ragazza sia una presenza dominante nella sua vita e che lei provi di conseguenza rabbia a causa delle rinunce che si trova a fare per lei, dopo averle perdonato in passato più di un tradimento.
Mi sembra che lei abbia perso un po' di vista sè stessa e quello che sente e desidera per evitare di porre fine a questa relazione.
Secondo me la cosa migliore che può fare in questo momento è ricontattare lo psicologo che la seguiva, come già pensava di fare, e discutere con lui della sua relazione, di come si sente al suo interno, di cosa si aspetta, cosa teme e cosa vorrebbe per la sua vita.

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dopo
Utente
Utente
Non penso di aver vissuto un periodo di ansia forte come questo. Mi sveglio e vado a letto sempre con dei pensieri ricorrenti che appartengono alla stessa situazione. La verità e che io soffro perché non sento questa persona. Mi manca, lo ammetto. Ma allo stesso tempo non riesco nemmeno a scriverle un messaggio per paura della reazione della mia ragazza. Con lei e con altre due ragazze avevamo formato un piccolo gruppo e ci sentivamo quasi quotidianamente. Io mi sono allontanata dal gruppo per volere della mia ragazza. Frequento solo una delle tre ma solo perché la mia ragazza ha deciso di “accettarla”, quindi la frequentiamo insieme. Mi manca far parte del gruppo. La cosa che più mi preoccupa e che non riesco a concentrarmi sulla mia vita. Sono senza lavoro, non studio (nonostante sia iscritta da anni all'università e avessi ripreso il mio percorso scolastico). Continuo a pensare se la relazione con questa persona è giusta o meno. Mi chiedo anche se questa terza persona mi manca perché ne sono cotta o perché mi manca la sua amicizia che mi è stata vietata. Mi colpevolizzo per averla allontanata solo perché la mia ragazza era gelosa (proprio lei che in passato mi ha tradito e si sente ancora con queste sue “fiamme”). Non riesco a tornare dallo psicologo ora perché non sono convinta di voler affrontare la situazione, dal momento che lui mi aveva portato a capire che era la mia relazione l’origine di alcuni problemi.
Non so cosa fare.