Problema con persone che fanno uso di alcool

Salve, ho 21 anni e ho perso mia madre quando ne avevo 14 a causa della sua dipendenza dall'alcool. Da allora ho il rifiuto di questa sostanza e quasi il terrore di dovermi approcciare a persone che ne assumono, anche nei limiti della normalità. Mi accorgo di stare sviluppando solo ora, dopo anni, una vera e propria paura dell'alcool, e ciò mi impedisce di vivere serenamente anche una semplice cena al ristorante dove una bottiglia sul tavolo può rovinarmi la serata. Purtroppo questo ha ripercussioni anche sul mio rapporto di coppia, il mio fidanzato ovviamente non beve mai in mia presenza ma a volte mi fa intendere che in qualche occasione, in compagnia di amici o per festeggiare qualcosa, non gli dispiacerebbe aumentare di un po il numero di bicchieri, e la cosa mi terrorizza. È giusto imporgli di non bere anche in mia assenza? O è giusto che non lo faccia solo quando ci sono io? Purtroppo la mia è una vera paura quella verso le persone che bevono (anche senza arrivare ad ubriacarsi), e ovviamente non vorrei mai avere paura dell'uomo che amo... ma allo stesso tempo non posso negargli una serata spensierata con gli amici...
Grazie in anticipo della risposta
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
Gentile ragazza, comprensibile che Lei dell'alcool abbia paura, vista la sua storia, peraltro la invito a riflettere che è tutto questione di misura nella vita e tutto dipende da .. come .. si fanno le cose.. ci sono anche incidenti di macchina e automobilisti che corrono troppo , senza cautele, non è per questo che non usiamo più l'auto..Esiste la capacità e il volere di gestire o no le situazioni , cioè non perdere il controllo , ma essere capaci di governarle..
E' questo che deve chiedere al suo fidanzato.. Che d'altra parte non può condannare ad una vita senza mai una cena spensierata.. Penso che dovrebbe farsi aiutare da un Collega de visu, per chiarire, ricordare e superare i tanti brutti ricordi che temo abbia al proposito.
Non sappiamo che storia abbia avuto la sua mamma , magari è stata particolarmente sfortunata..ognuno è un caso a sè, non si deve generalizzare ..
Le faccio molti auguri per la sua vita e la invito a guardare avanti con coraggio..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
Concordo con la mia collega Dott.a Muscara' nel consigliarLe di cercare di gestire questa paura che prova.
E' senz'altro iscritta nella Sua mente in quanto causa di un grande dolore per Lei ma io Le propongo di elaborarla affinche' non peggiori nel tempo.
Dal punto di vista psicodinamico infatti la Sua paura potrebbe essere simbolica e come tale andrebbe decodificata ed elaborata.
Non e' giusto e Lei lo sa, contagiare il Suo ragazzo con il Suo timore: se ha desiderio di bere qualcosa in compagnia penso che debba poterlo fare senza doversene creare un problema.
Spero davvero che Lei riuscira' a superare questa questione!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Ringrazio entrambe per le risposte molto utili. Sicuramente dovrò provvedere a gestire la mia paura consultandomi con qualche vostro collega. Ma quello che mi crea più dubbi è non conoscere il limite fin dove una persona puo spingersi, nel senso che io ovviamente non nego al mio fidanzato una serata in compagnia e questo è ovvio, ma da una serata in compagnia fino all'ubriacatura vera e propria ce ne passa... Quindi quello che chiedevo era se fosse giusto chiedergli di non ubriacarsi, che è diverso dal bere solo qualche bicchiere, che posso anche tollerare...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Che non ci si debba ubriacare lo sappiamo tutti e non credo sia necessario che Lei lo ricordi al Suo ragazzo.
Ci rifletta su questo!

I migliori auguri cara Signorina, si faccia aiutare per questa paura!