Ludopatia e ansia

Gentilissimi dottori salve,
Sono un adolescente di 24 anni.
Vorrei brevemente esporvi la mia storia al fine di poter ricevere una'adeguata risposta.
Anni fa mi sono imbattuto per la prima volta negli attacchi di panico.
Da quel giorno sono rimasto perennemente in uno stato d'ansia altalenante...ho affrontato cure e terapie cognitive con più psicologi..da prima di avere il primo attacco vi porto a conoscenza di un desiderio irrefrenabile che mi aiuta a passare il tempo...il gioco.
Spendo soldi su soldi, dico menzogne a chi mi sta vicino e tendo ad isolarmi per giocare...e non ometto che ogni tanto ho anche ingannato qualcuno per ottenere dei soldi da spendere per il gioco.
Oggi mi sono stufato. Ho dato l'ennesima delusione a mia madre che non ha esitato a farmi sentire il peggiore su questa terra e mi sento profondamente in colpa soprattutto per mio padre che fa tanti sacrifici per me.
Oggi voglio cambiare vorrei anzitutto sapere:
1) se la mia ludopatia è legata all'ansia e al panico o viceversa?
2) il miglior rimedio efficace esistente perché sono realmente intenzionato a smettere in primis per me economicamente e salutarmente ma in secondo luogo per stare meglio con chi mi circonda perché credo che nel mio caso ansia e gioco siano correlati.
Vi ringrazio per la pazienza e attendo volentieri una vostra risposta
Nell'attesa porgo i miei più umili saluti
Buona serata
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"
Oggi voglio cambiare vorrei anzitutto sapere:
1) se la mia ludopatia è legata all'ansia e al panico o viceversa?"

Gentile Utente,
È impossibile rispondere alle sue domande, significherebbe erogare una diagnosi clinica, illegale online..

Dovrebbe chiederlo a chi ha avuto il piacere di occuparsi di lei.

È ancora in cura?
Potrebbe contattare il suo psicologo?
Ha assunto anche farmaco terapia?

Mi ha meravigliato la sua affermazione " sono un adolescente di 24 anni"

A 24 anni non si è adolescenti. Lei si sente tale?
Perché?
In famiglia la fanno smentire così?
Dipendente e piccolo?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

per prima cosa Le suggerisco di far leggere questa conversazione anche alla mamma, perché è fondamentale per Lei avere degli aiuti concreti.
La mamma probabilmente non aveva l'intenzione di insultarLa, ma forse è delusa perché Lei le aveva promesso tante volte di smettere con la dipendenza da gioco.

Inoltre la mamma può e deve diventare l'amministratrice del Suo denaro in prima battuta e aiutarLa a regolamentare l'uso del denaro. Solo in questo modo sarà possibile cominciare a lavorare anche da un punto di vista psicopatologico.

Tuttavia, per la problematica che espone, è opportuno che Lei si rivolga all'ASL della zona e specificamente al Servizio Dipendenze.
La mamma e i Suoi familiari possono invece anch'essi rivolgersi con Lei a tale servizio o chiedere anche aiuto ai gruppi di auto e mutuo aiuto della zona che si occupano di tali problematiche.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
gentili dottori,
si confesso che mi sento ancora adolescente,
ma solo all'interno delle mura domestiche.
Sono i miei genitori a non aver fiducia in me
a riprendermi in ogni mia azione e ciò mi scoraggia
mi fa sentire più piccolo di quel che sono.
Ciò non accade al di fuori di casa
dove mi sento sempre pronto ad ogni evenienza
e ho sempre nuovi stimoli a crescere.
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