Problemi con l'alcool

Salve volevi chiedervi un parere: il mio fidanzato ha 35 anni, è in cura da uno psicologo e prende antidepressivi, durante tutti i suoi 20 anni si ubriacava 3 giorni a settimana, faceva cose totalmente fuori controllo di cui poi non si ricordava. Ora anche se ha 35 anni una volta ogni 10 giorni continua ad ubriacarsi, ma non in maniera leggera, beve spesso anche 20 birre in una sera e torna a casa alle 5. Lui sostiene che lo fa per socializzare meglio, ma in realtà quando è ubriaco, diventa totalemente un'altra persona, triste, forzato, meno brillante, mette a disagio chi non conosce con frasi imbarazzanti solo per provocare l'ilarità dei suoi amici. Io non so come comportarmi, non mi piace il fatto che il mio fidanzato di 35 anni passi i weekend come un teenager, ormai preferisco passare weekend separata da lui, anche se i suoi amici sono anche i miei e vivo con ansia il fatto che lui essendo così ubriaco e dissociato completamente da quello che realmente è, possa commettere qualche stupidaggine. Inoltre, ogni volta che si ubriaca, avendo anche problemi di depressione passa i 4 giorni successivi iper-depresso.Non so veramente come affrontare nel migliore dei modi la cosa, visto che spesso ci causa tensioni. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Una idea potrebbe essere quella di frequentare il gruppo di auto e mutuo aiuto degli Alcolisti Anonimi, in quanto le riunioni in questo gruppo strutturato prevedono anche incontri con i parenti per poter fornire loro l'aiuto necessario su come comportarsi e quali strategie comportamentali evitare in quanto poco efficaci e che spesso rafforzano proprio il problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
le segnalo questo articolo di approfondimento sulla tematica affrontata nella sua richiesta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html

Uno dei motivi per cui il suo fidanzato è in terapia da uno psicologo è anche il problema da Lei descritto?
Gli antidepressivi gli sono stati prescritti da uno psichiatra? Come mai?
Non è mai stato seguito da un Servizio per la Patologia da Dipendenze della vostra Asl?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 595 67
Gentile utente,

in molti Capoluoghi sono presenti presso l'Azienda Sanitaria le "Unità di Alcologia", dove medici e Psicologi si prendono cura dei problemi da Lei descritti. Nel suo Capoluogo ne vedo ben quattro.

Oltre, naturalmente, i gruppi di auto mutuo aiuto che la Collega Le ha sopra suggeriti.
Talvolta questi ultimi possono essere il punto di partenza per "agganciare" anche la persona alcol-dipendente, oltre ai suoi famigliari.

Inoltre un Suo contatto con lo Psichiatra che lo segue per i farmaci può essere utile. Anche perchè gli psicofarmaci entrano in interazione con l'alcol, potenziandone generalmente l'effetto.



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Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie per le risposte, il problema è che lui non ammetterà mai che il problema sia grave da richiedere un consulto. Hai iniziato la terapia dallo psicologo a 20 anni quando per 6 mesi non è riuscito ad uscire di casa, mi ha detto che non riusciva ad accettare il suo lato introverso, il fatto che credeva che per integrarsi meglio con i suoi amici dovesse sempre apparire socievole ed estroverso, ed è per questo che ha iniziato a bere sempre di più. Successivamente ha proseguito la terapia con altri psicologi e psicanalisti che gli hanno integrato anche gli anti-depressivi, ma a dosaggio basso da quello che ho capito. Poi per 6 anni ha interrotto la terapia e solo ultimamente l'ha ripresa, perchè anche se dice di passare un periodo sereno ha sempre paura di ricadere in depressione, ma penso che durante le sedute parlino anche del problema alcool, solo che penso che lui non sia completamente sincero per quanto riguarda questo argomento, perchè fatica anche lui ad accettarlo. Io non so come fare, dice che vuole più gentilezza da parte mia nelle situazioni in cui beve, perchè sa di avere un problema e piano piano cerca di risolverlo, ma per me non è facile, anche perchè se provo a farlo bere di meno quando usciamo o mi tratta scortesemente o mi dice di andare a casa prima, e l'ansia mi cresce sempre di più.Vorrei essere più gentile, ma il fatto di vederlo ricadere sempre negli stessi errori e non ci mette un minimo di forza di volontà mi dà fastidio.
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,

le problematiche connesse con l'abuso di alcol che poi possono sfociare in una vera e propria dipendenza sono problematiche importanti e da non sottovalutare e il primo passo da fare è che la persona stessa accetti e sia consapevole di avere un problema, non è solo quanto si beve, ma la perdita di controllo sulla sostanza (il famoso e pericoloso "primo bicchiere" ... "solo questo ... smetto quando voglio .."), i motivi poi possono essere diversi, ci sono i bevitori solitari oppure, come nel caso del suo compagno, quelli che lo fanno per socializzare e allentare qualsiasi freno inibitorio.

Nei gruppi di auto-mutuo aiuto si dice che solo chi è un alcolista può aiutare un alcolista, questo per dirle che probabilmente il suo aiuto non basta, come ha potuto anche lei rendersi conto, una possibilità potrebbe essere quella di prendere contatto con uno dei gruppi di auto- mutuo aiuto come già suggerito dalle Colleghe e chiedere a loro di poter parlare con il suo compagno visto che conoscono bene il problema, ci sono passati anche loro, conoscono le bugie e le promesse che fanno e che spesso vengono disattese e pian piano portarlo alla consapevolezza di avere un problema per poi coinvolgerlo nelle riunioni settimanali.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova