Dolori al petto: ansia o problemi cardiaci?

Salve a tutti e ringrazio anticipatamente chi mi vorrà dare una risposta. Sono un ragazzo di 24 anni e premetto che ho perso mio padre per un tumore ai polmoni all'età di 18 anni.
È dal settembre 2013 che ormai convivo con dei strani fastidi/pressioni al petto. Essendo un tipo molto ansioso il primo episodio mi ha portato ad andare al pronto soccorso dove però, fatte tutte le analisi di routine, non ha riscontrato nulla collegando il tutto per l'appunto ad un problema ansioso/psicologico.
Nel tempo poi ho effettuato privatamente per ben due volte gli esami completi al cuore (ecocardiogramma, ecocuore, test da sforzo ed esami del sangue) che però hanno escluso ancora una volta qualsiasi problema cardiaco.
Nel frattempo ho anche avuto dei problemi allo stomaco che in seguito a gastroscopia hanno evidenziato la presenza di microulcere diffuse curate tutt'oggi con antra ogni mattina.
In tutto questo periodo fino ad oggi i dolori/fastidi al petto non sono diminuiti che spaventandomi molto hanno portato anche ad altri attacchi di panico.
Ora vorrei chiedere, visto che a volte questo dolore/stretta al cuore mi ha anche svegliato mentre dormivo, quindi in stato di assoluta tranquillità, può essere sempre collegato all'ansia o al problema delle microulcere sopra citato, o bisogna fare qualche altro esame per escludere del tutto problemi cardiaci?
Ci tengo a precisare che il dolore si presenta per qualche minuto come una "lacerazione" del petto per poi diminuire lasciandomi la zona indolenzita a volte anche per l'intera giornata.

Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Con i limiti di una valutazione a distanza, in linea generale Le direi che se i medici hanno escluso problemi fisici, potremmo pensare che una componente ansiosa abbia un ruolo in questo disagio.
Il corpo infatti è il tramite per comunicare le nostre emozioni e la nostra mente lo utilizza proprio per segnalarci il nostro stato interno (es mi spavento) o le condizioni esterne (es c'è un reale pericolo e quindi è opportuno che il corpo sia pronto per difendersi dal pericolo).
Questo, ovviamente, vale per tutte le emozioni e di solito il soggetto ansioso non sa leggere correttamente le proprie emozioni che si attivano sul corpo.
Se il medico ha dunque escluso qualunque problema, potrebbe sentire il parere di uno psicologo psicoterapeuta della Sua zona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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