Parenti insopportabili

Salve, da anni ho problemi con mio zio, ma nell'ultimo periodo la cosa si è accentuata. Mio zio non è sposato, non ha figli, vive di rendita, insomma non ha nessun problema apparente. Eppure critica chiunque, se viene un mio amico a trovarmi a lavoro (lavoriamo insieme) si mette in mezzo ai discorsi e insulta, non finisce mai di parlare tant'è che non viene più nessuno per evitare di incontrarlo. Non ha una gran considerazione delle donne, sono tutte prostitute, figuratevi cosa pensa di mia madre e della mia compagna ormai divenuta mia moglie. A quest'ultima è stata inibita la possibilità di venire a trovarmi sul posto di lavoro. Il giorno del mio matrimonio si è presentato non ha salutato nessuno, ha criticato qualsiasi cosa dal mangiare alla musica. Per non parlare di quando ha chiamato il musicista sporco comunista, ad uno dei nostri testimoni gli ha detto "sei un ricchione di merda". Qualche giorno dopo il matrimonio sono rientrato a lavoro e gli ho detto quello che pensavo di lui, ovvero che è un buono a nulla visto ch non fa niente dalla mattina alla sera e che ho sentito tutto quello che aveva detto il giorno del mio matrimonio. A quella scena ha assistito anch mia moglie che è stata spintonata da lui fino a farla cadere atterra. Ho chiamato i carabinieri perché ha fatto tanto male a mia moglie e a me che ho assistito alla scena. Qualche giorno dopo mi ha minacciato dicendomi che s avessi denunciato mi avrebbe fatto licenziare da mio padre che come al solito non ha preso le mie difese. È cosi che continua sta storia all'infinito, lui continua a comportarsi male ed io che sono costretto a sopportarlo in silenzio. Alla fine quelli che ha problemi è lui, ma se continua così manderà tutti in analisi tranne lui perché il rapporto con mia moglie è influenzato da quest'uomo. Come dovrei comportarmi secondo voi per evitare che questo soggetto possa fare ulteriori danni a me e alla mia nuova famiglia? Molti discorsi con mia moglie sono legati a lui e a quello che fa, oltretutto sono costretto a sopportarlo tutti i santi giorni. Grazie.
[#1]
Psicologo attivo dal 2015 al 2018
Psicologo
Gentile Utente,
la situazione risulta davvero incresciosa, perché, nonostante gli evidenti problemi relazionali di Suo zio, Lei si ritrova costretto a condividerci buona parte del Suo tempo, causa lavoro.
Come mai, anche in seguito allo spiacevolissimo episodio, Suo padre non ha preso le Sue difese?
Ha provato a parlarne con Suo padre?
Riguardo al rapporto (lavorativo e non) tra Suo padre e lo zio in questione cosa può dirci?

Saluti,
[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Questo individuo, nonostate la sgradevolezza che esprime, e' pero' riuscito nel suo intento di essere importante per voi.
Quindi la sua strategia sta avendo successo, forse per la sua esperienza e la vostra vulnerabilita'.
Da un punto di vista psicodinamico ci sarebbe da esplorare cosa egli "rappresenti" simbolicamente per voi.
E cosa voi, giovani e innamorati, rappresentiate per lui. Vi invidia? Vuole farvi del male? Vuole potere?
Sono tutte queste dinamiche quelle che strutturano il Vostro rapporto. E penso che rendervene consapevoli potrebbe disinnescare la sua strategia in breve!
Coraggio percio'! Prendete questa situazione come una palestra in cui cimentarvi, tenendo presente che voi avete il vantaggio di essere insieme. Mentre lui e' solo...
I miei saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio la dott.sa Esposito e la Dott.sa De Marco per la rapidità della risposta. A quest'ultima dico che il rapporto tra mio padre e mio zio è conflittuale perchè quest'ultimo lo insulta tutto il giorno. Mio padre non è libero di gestire il suo tempo libero, se esce con gli amici o si dedica allo sport arriva perentorio lo sfottò di mio zio che nella vita non fa nulla e non ha relazioni. Nonostante tutto ciò mio padre cucina a mio zio ogni santo giorno, gli apparecchia la tavola e la sparecchia, si occupa del suo bucato. Mio zio non è autosufficente e non per problemi fisici ma perchè è sempre stato trattato come un bambino. La mia fortuna è che non ho mai lavorato per loro fino purtroppo ad un anno fa, quando mi sono ritrovato disoccupato. Ora però la situazione è insostenibile per me, perchè sopportarlo è veramente impossibile. A mio padre ho detto che poteva difendermi, ma non ho mai capito perchè non lo ha mai fatto, forse si è rassegnato.

Grazie.
[#4]
Psicologo attivo dal 2015 al 2018
Psicologo
L'eccessiva influenza che quest'uomo è in grado di esercitare sull'intera famiglia andrebbe certamente approfondita.
Per farlo, sarebbe necessario scavare a fondo nelle dinamiche familiari che si sono create nel corso degli anni e ciò risulterebbe ovviamente impossibile nell'ambito di un consulto on-line.
Certamente la tendenza ad assecondare gli atteggiamenti di Suo zio può avere, come unico esito, quello di rinforzarli e legittimarli.
D'altro canto, provare a correggere questi stessi atteggiamenti e sperare che, grazie a delle discussioni, Suo zio possa giungere ad una presa di coscienza dei suoi problemi temo possa risultare semplicemente illusorio, in quanto problemi così radicati non si eliminano facilmente, ma necessiterebbero dell'intervento di un professionista.
Ciò che Lei e Suo padre potreste cercare di fare è invece optare per una strada intermedia: ignorare le sue critiche e le sue pretese arroganti.
Non avreste più l'atteggiamento passivo (che, da quanto ci scrive, sembra avere Suo padre), né l'atteggiamento oppositivo che ha tentato di utilizzare Lei e che potrebbe semplicemente inasprire i rapporti, senza farvi giungere ad alcuna conclusione (come anche il ricatto del licenziamento ha dimostrato).
Suo zio, notando praticamente il vostro cambiamento nei suoi confronti, potrebbe essere indotto a rivedere le sue modalità interattive.
Fino a quando gli verrà consentito di comportarsi "come un bambino" che, nonostante i"capricci", ottiene tutto ciò che vuole, di certo non potrà mai avvertire la necessità di cambiare. Non crede?