Problema da piccolo con uno zio e sospetto trauma

Buonasera volevo esprimere un ipotesi che avevo fatto, ho 18 anni e da circa sei mesi di vita fino ai due anni circa ogni volta che ero abbastanza vicino a mio zio (acquisito, marito della sorella di mio papa') e magari mi salutava o altro in presenza dei miei genitori, io piangevo tantissimo e mi dimenavo, urlavo proprio. Ovviamente queste cose Non le ricordo, e' tutta roba raccontata. Non facevo cosi con nessn altro membro della famiglia. Mi stavo chiedendo, malgrado in teoria potrei feegarmene visto che ormai non c e più nessun problema, cosa potesse essere successo in quel periodo. Non ho mai trovato comportamenti strani in mio zio, anzi mi e' sempre sembrato tranquillo e una brava persona, però a volte mi domando se inconsciamente già a quell età avevo magari avuto un meccanismo di difesa nei confronti di una minaccia proveniente da lui, a seguito di qualche suo comportamento spiacevole. C-e' un modo per poter risalire a tutto ciò?? Per scavare nel passato alla ricerca di un eventuale maltrattamento o qualcosa di simile? O forse la reazione alla sua vicinanza era tale solo per cause più banali, come ad esempio un non gradimento della sua voce, eccetera? Grazie mille e buonanotte!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Perché proprio adesso si pone queste domande?
Sta vivendo un periodo di difficoltà?
Ha avuto delle incomprensioni con questo zio?

Se non ha ricordi precisi e trattasi solo di racconti, non vedo dove sta il problema..

Soffre d'ansia?

Sembra invece trattarsi di un suo bisogno di avere tutto sotto controllo, passato e presente.

L'unica modalità per sapere di più del suo vissuto e mediante un possibile percorso psicologico.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "C-e' un modo per poter risalire a tutto ciò?? Per scavare nel passato alla ricerca di un eventuale maltrattamento o qualcosa di simile?"
La risposta è NO. La consulenza psicologica non serve per fare affiorare ricordi, anzi correrebbe anche il rischio di lavorare su falsi ricordi, ovvero su eventi mai accaduti ma ricostruiti dopo parecchio tempo alla luce non solo dei racconti altrui ma anche delle Sue attuali paure (es. "sarà successo qualcosa di brutto?")
Inoltre, qualora oggi Lei avesse anche un disturbo psicopatologico (cosa che conferma non essere vera), non è certo scavando nel passato alla ricerca di improbabili traumi che troverà soluzioni. Il passato può talvolta spiegare in parte alcune modalità del presente e in ogni caso può servire comprendere il passato per attuare scelte più consapevoli e funzionali. Nella mia esperienza non è neppure così necessario scavare nel passato del paziente per trattare un disturbo psicopatologico.


Tenga anche presente che non esiste in psicologia una causalità lineare, cioè non possiamo affermare che, se Lei piangeva ogni volta che vedeva lo zio, allora automaticamente possiamo attribuire determinati significati o interpretare (e quindi ipotizzare) la situazione secondo parametri prestabiliti.
Ci sono bimbi che piangono quando all'asilo la mamma viene a prenderli per portarli a casa alla fine della giornata. Se seguissimo la logica del trauma, potremmo pensare che non vogliono tornare a casa perché quello è il luogo degli abusi. In realtà le ragioni possono essere molto più semplici (es non vogliono interrompere un gioco? non vogliono separarsi dagli amici? altro...?)
Questo per rispondere alla Sua domanda successiva.
"O forse la reazione alla sua vicinanza era tale solo per cause più banali, come ad esempio un non gradimento della sua voce, eccetera? "

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Ho riletto con grande empatia la Sua precedente richiesta di consulto nella quale ci raccontava della Sua grande pena nel rendersi conto che esiste del marcio al mondo.
Purtroppo esiste e va sempre aumentando, forse perche' chi lo vede ci si arrende e non lotta per eliminarlo.
Chi pensa, in modo vittimistico e perdente, che chi mente e manipola alla fine vinca, be', da' ragione a queste povere persone che non sanno fare altro. Accetta la loro miseria e non si schifa neanche piu'.
Ecco:
La mia proposta per Lei e' farsi aiutare da uno psicoterapeuta dinamico, di valore personale, che possa meritare la Sua fiducia come uomo e persona prima di tutto. Una volta stabilito un rapporto di cui Lei possa fidarsi potra' andare avanti.
I dubbi non l'abbandoneranno mai del tutto. Ma un dubbio fa pensare. Una certezza negativa uccide!
I miei auguri caro ragazzo! Di cuore!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132