Chiarimento

Buonasera, vi scrivo per chiedervi un chiarimento riguardo allo stato ansioso in cui mi ritrovo (mi é stato diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato con pensieri ossessivi e di autosabotaggio nei confronti della mia relazione). Volevo chiedervi delle risposte ad alcuni quesiti:
1) se e come posso contrastare la strana sensazione che provo, come se non riuscissi a reagire perché cone ci provo ho paura mentre se resto ferma sento come una sensazione di tristezza di depressione;
2) se nonostante la diagnosi è normale che io non riesca a crederci al 100% e mi sento falsa o spaesata a comportarmi in modo diverso da come l'ansia mi detta;
3) se è normale che nei momenti di ansia e stress è normale che i miei sentimenti nei confronti del mio ragazzo è come se fossero assopiti, non riesco a provarli e tutto ciò mi genera ansia ?

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
alle sue domande non è possibile rispondere anche perché appartengono alla sua sintomatologia.

Oltre alla diagnosi che, immagino, avrà effettuato un clinico - psichiatra i psicologo- le è stata proposta una terapia?

La segue già?
Combinata?
Farmacologica?
Psicologica?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, in che senso appartengono alla sintomatologia? Vado dalla psicologa un paio di volte al mese, ma non mi prescrive dei veri e propri esercizi..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, l'ansia è una situazione di all'erta che scatta quando Lei è preocupata, impaurita dal mondo esterno,, da qualcosa, da qualcuno e teme di non farcela a difendersi.. Non ci dice niente di Lei, della sua storia , della sua famiglia, di come vive la sua vita ora, di che bambina è stata.. Come vede , molte cose devono essere chiarite , servono notizie e riflessioni su molte cose , poi certo esercizi per combattere i sintomi e le paure , attraverso una forma di decondizionamento graduale.
Ma prima bisogna capire che persona è Lei , che educazione ha avuto , e valutare la sua autostima , cioè la capacità e la forza di combattere le paure, trovare soluzioni .. altre , rileggere le relazioni..
Ma adesso ha cominciato il percorso, vedrà che man mano si sentità più appoggiata e sicura..
Ci riscriva se vuole, intanto auguri e sguardi positivi aul futuro.. si può stare molto meglio di così e diventare più forti e resilienti..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Nel senso che fanno parte della sintomatologia ansiosa.


Se è già seguita da una collega, dovrebbe rivolgere a lei le stesse domande che pone a noi, ha di certo più elementi per fugare i suoi dubbi.
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Utente
Utente
Gentile dr.Fregonese sono entrata in terapia per un problema d ansia nato dopo una discussione con mia madre con la quale ho avuto sempre un rapporto conflittuale. Sempre ipercritica nei miei confronti, è una persona molto rigida ma io la consideravo la mia migliore amica quindi gli raccontavo tutto e lei me lo rinfacciava affibiandomi tutti i "migliori complimenti". Si è mostrata critica anche nei confronti della mia relazione, oggetto della discussione con mia madre, e anche nei confronti della situazione familiare del mio ragazzo ( i genitori sono separati a causa del tradimento della madre). La mia è una situazione familiare che mi ha sempre inghiottita, sempre grida sempre problemi che a volte venivo anche additata come la causa di tutto dai miei anche se non c entravo un bel niente. La mia era una relazione soddisfacente, ci amavamo follemente, innamorata persa. E credo che anche oggi sia cosi, se solo l ansia mi desse l opportunità di provare queste emozioni. ma Dopo quella discussione, ho avvertito un senso di vuoto generale...ma la cosa che mi spaventava era che provavo questa sensazione anche con il mio fidanzato. Da quel momento nella mia testa sono scattate tante domande, che mi spaventavano e che lo fanno tutt'ora...'lo ami? Sei innamorata?' Tutte maggiormente concentrate sui sentimenti che provo per lui. I miei genitori non sanno della terapia, e neanche lui perchè siccome all nizio vedevo che ne soffriva ho perferito lasciare qst spazio x me senza preoccuparmi degli altri. I miei genitori mi hanno chiusa in casa quando hanno saputo che volevo andare in terapia, mi diedero della malata oppure a volte mi stavano cosi tnt addosso da farmi venire i sensi di colpa con le loro attenzioni.
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Utente
Utente
Prima di tutto ciò ero una ragazza serena, fidanzata da un anno era il mio ultimo anno di superiori. Ora i dubbi e l ansia sono diventati cosi forti che mi confondono, non facendomi distinguere la realtà da cio che invece è illusione. Ho paura di dirgli ti amo xk se poi non è cosi? Anche pensare a lui o al nostro futuro mi fa venire l ansia xo solo il pensiero di poterlo perdere mi fa stare male...piango solo al pensiero... se tornassi indietro nn affronterei mai quella discussione...xk voglio stare con lui...ma questi pensieri nn mi fanno vivere...per questo vi ho posto quelle domande...a volte mi chiedo cosa provo talmente tante volte che alla fine non provo piu nnt...altre volte qnd sono tranquilla e si crea qll atmosfera e sto con lui mi calmo e il ti amo esce spontaneo naturale, seguito poi dalla solita domanda "ne sei sicura?"...i sensi di colpa nei suoi confronti mi schiacciano..è un bravo ragazzo nn vorrei fargli male ne perderlo...
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Utente
Utente
Sono molto triste al pensiero di non amarlo più o di lasciarlo, pensiero che mi sembra reale e più mi sembra reale più mi genera ansia.inizialmente provavo solo una sensazione strana quando stavo con lui, ma i pensieri venivano soltanto dopo, da sola.dopo anni di delusioni (stiamo insieme da quasi 3 anni prima lui ho avuto solo piccole delusioni da ragazzi che non mi volevano), finalmente avevo trovato quello perfetto. Mi sono innamorata di lui subito e lo posso dire con la certezza più assoluta. Ero davvero felice e sicura con lui, prima di quest'ansia.Tutte le volte mi sveglio con l'ansia già nel petto, ma se riesco a non attribuirla al mio ragazzo i pensieri mi lasciano in pace, se invece all'ansia accompagno il pensiero "non lo amo" è finita, rientro nella situazione più dolorosa del mondo.Ora i pensieri che ho li temo come reali, faccio continuamente prove e domande nella mia testa, analizzo le mie emozioni con lui e provo sempre e solo ansia.Non abbiamo problemi a fare l'amore, a baciarci, a coccolarci, anzi io amo quando lo fa.Ripenso a lui e mi viene ansia, mi dico di fidarmi delle emozioni provate insieme ma al pensiero di quelle situazioni provo solo ansia. Allora è vero? Devo lasciarlo? Non lo amo più? Il solo pensiero mi causa panico, terrore, dispiacere, ansia fortissima. Aiutatemi, vi prego... il pensiero di prenderlo in giro mi distrugge
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Utente
Utente
Nessuno che può rispondermi?
Ve ne sarei immensamente grata :(
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Allora è vero? Devo lasciarlo? Non lo amo più? Il solo pensiero mi causa panico, terrore, dispiacere, ansia fortissima. Aiutatemi, vi prego... il pensiero di prenderlo in giro mi distrugge "

Non è possibile rispondere alle sue domande, nessuno psicologo le dirà cosa fare o cosa non fare, ne discuta con chi ha il piacere di occuparsi di lei.