Partner e accettazione

Salve sono una ragazza di 22 anni, da alcuni mesi sto frequentando un ragazzo che avevo già frequentato in precedenza e mi capita che, soprattutto nei periodi in cui torno a casa dai miei, io non abbia più voglia di vederlo e inizi a considerarlo come un peso ed un ostacolo alla mia felicità. Ho sempre creduto che lui non fosse l uomo per me eppure ne sono attratta e gli voglio molto bene inoltre c è il fatto che, dopo la prima frequentazione, lui non mi ha dimenticato e ha fatto di tutto per riavermi con sécon messaggi scenate e poesie. Ho trovato tutto questo nauseante e così mi sento oppressa dai suoi sentimenti.
Io credo sia legato al rapporto che ho con i miei: ho paura della loro reazione nel sapermi fidanzata e soprattutto di mia madre, nei confronti della quale sono sempre stata protettiva e che mai ho capito.
Con lei non riesco a creare un rapporto, mi sento spesso oppressa dal suo giudizio e non so come affrontare molti argomenti (come il desiderio di avere una relazione sessuale).
È come se non volessi crescere ma non capisco per quale ragione trovo i sentimenti di lui così opprimenti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Non è chiaro a quale delle due ipotetiche situazioni la tua assomigli:

1) A volte succede che da una persona ci si senta molto attratti per alcuni aspetti, ma non da altri. Può essere per abitudine, per l'aspetto fisico, per la personalità o altro ancora. Alcune cose ci spingono a restare insieme, ma altre vorrebbero separarci.

2) Questo ragazzo in fondo ti piace, ma hai paura che l'essere fidanzata possa contrariare i tuoi.

Quale delle due senti più vera?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Le direi la prima, eppure è la persona che più ha resistito nel corso del tempo.
Quanto ai miei hanno sempre inciso su tutte le relazioni di questo genere.
Forse sono le due cose assieme quindi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Quale è stata la causa della fine della prima frequentazione?

In che modo, specificamente, i tuoi avrebbero inciso su "tutte le relazioni di questo genre"?
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dopo
Utente
Utente
La fine è stata la presenza e l'intromissione di questo ragazzo e un forte senso di oppressione anche in quel caso.
Incide il nostro rapporto, loro vivono come separati.in casa ed io sono sempre stata l'arbitro in casa, sento pesantemente il loro.giudizio e talvolta mi sembra quasi di imitarli per sentirmi.forte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Tenendo conto che non sarebbe possibile darti da qui l'aiuto che desideri, si può però ipotizzare che in qualche modo tu abbia interiorizzato la modalità relazionale rigida e conflittuale che esiste fra i tuoi genitori, e che senza rendertene conto stia trasponendo questa modalità nei rapporti che tu stessa hai con i ragazzi.

Non posso valutare bene quanto il ragazzo in questione si sia dimostrato "troppo presente" o "intromesso" o quanto invece questo possa essere solo il risultato di una tua percezione. Ma è possibile, come dicevo, che le difficoltà relazionali e comunicative che hai imparato in famiglia ti stiano ostacolando.

Il suggerimento è di rivolgerti a uno psicologo, per una eventuale consulenza, dopo un primo colloquio di conoscenza e valutazione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
aggiungo qualche riflessione a quelle del Collega ed una lettura che vorrei che lei leggesse

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5888-per-sempre-o-ti-odio-la-giusta-distanza-per-fare-funzionare-un-rapporto-di-coppia.html


Sembra che la distanza geografica contribuisca ad una distanza emotiva..

Che il tornare a casa dai suoi, la paura della loro non accettazione, la facesse propendere più per il suo essere figlia e libera, che per il vivere in coppia...

Sembra che quando si discosta è come se mettesse a fuoco quello che non le piace a scapito di quello che le piaceva fino a pochi minuti addietro...

Oscilla tra mente e cuore..
Tra appartenenza e separazione..
Tra essere single e figlia, ed adulta ed in coppia....

Bisognerebbe capire inoltre, non online ma in sede di consultazione, se lei è ' allergica" al modo di amare di questo ragazzo, romantico e presente, o ai legami in generale...
Cambia davvero tanto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Forse questo ragazzo è troppo presente coi suoi modi di fare , nella sua vita e quando torna a casa , la pressione che riceve dalla sua famiglia, da sua madre , anche in silenzio, le fa sembrare troppo .. costoso.. questo amore che a casa la fa sentire .. frontale coi suoi genitori..
Certo mia cara, Lei è giovane..ma dipende anche da Lei proporsi in casa , con gentilezza ma anche con chiarezza , senza paura di essere disapprovata .. la conquista dell'autonomia , richiede un pò di coraggio e di sicurezza e idee chiare .. Provi a parlare con la mamma e a migliorare la comunicazione tra voi.. le parli di più e meglio insomma..
Le faccio molti auguri ,la prenda come una tappa maturativa.

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it