Mano morta, come difendersi e/o difendere una persona cara?

Salve Dottori volevamo sapere consigli su come difendersi e difendere una persona cara nei casi di mano morto.
Ad un ricevimento, con un movimento innaturale e fulmineo un cameriere nel prendere il piatto, col dorso della mano, è andato prima indietro a cercare il contatto con il seno della mia compagna, e poi a raccogliere il piatto, tanto che lei ha avuto la tipica reazione di spavento/sorpresa e si è tirata indietro con il busto. Io ero certo al 99,99periodico che il cameriere lo avesse fatto di proposito e mi si erano già coperti gli occhi dalla rabbia. Seconda la mia compagna (che è la preda designata in quanto timida ed insicura – lo sono anch’io –, di animo troppo dolce non pensa mai alla male fede altrui) la cosa era stata involontaria. Per non rovinare la cerimonia con una lite, non avendo la certezza matematica delle reali intenzione del cameriere e un po’ perché preso alla sprovvista, NON HO SAPUTO REAGIRE all’istante ho taciuto. Lei pure. Nel giro di 15min nel portare un altro piatto, con la stessa tecnica la cosa si è ripetuta. Per la mia compagna stessa reazione spavento/sorpresa e busto tirato indietro. Li sono scattato e stavo per sferrare un pugno, ma ho subito realizzato che avrei rovinato il ricevimento ed invece del bugno ho dato un paio di manate (molto deboli) in faccia al cameriere e minacciandolo che lo avrei picchiato... Le giustificazioni di costui sono state assurde: “quando si serve può capitare toccare involontariamente” ha anche detto che “il contatto non è avvenuto col palma della mano quindi torto”. Ho chiamato il meitre, ma e stato peggio che andar di notte, ha detto che io sono un pò strano, che può succedere.
Sono passati 3 giorni e io mi sento a pezzi, perché so che AVREI dovuto fare di più, NON HO SAPUTO DIFENDERE LA MIA COMPAGNA, NON HO SAPUTO REAGIRE. Dovevo picchiarlo? sarei passato dalla ragione al torto? Dovevo alzare la voce e rovinare la cerimonia? A fine cerimonia sono pure andato a cercarlo gliele volevo dare, ma si era volatilizzato. MI SENTO UN INETTO, UN INCAPACE so di non essere stato all’altezza. Oggi ho chiamato il festeggiato e l’ho messo al corrente dell’accaduto, che si molto mortificato, ed ho anche chiamato i proprietari del locale per dirglielo, mi hanno risposto con EMBè CHE VUOI? Stai esagerando.
Ma fa rabbia la mia compagna, che ora mi accusa di essere violento, la sua prima preoccupazione è la figuraccia che abbiamo fatta o che potevo rovinare la cerimonia.
Tanto detto chiedo ancora consiglio su come mi sarei dovuto comportare io che ho blandamente reagito solo al secondo palpeggio, e su come si sarebbe dovuto comportare la mia compagna, che timida com’è e rimasta bloccata.
Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro signore,
Le Sue parole dicono quanto sia enorme la rabbia che sente!
Non sta a noi dirLe come avrebbe dovuto reagire, ne' se dovesse farlo.
Siamo nel campo delle ipotesi ed eravate ospiti.
Forse se la cosa fosse avvenuta in un altro contesto Lei non avrebbe avuto limiti. Per quanto reagire in modo fisico in certi casi potrebbe essere pericoloso e addirittura "rinforzare" il piacere del cameriere. Sempre che il gesto sia stato voluto coscientemente da lui. E questo non lo sappiamo.
Certamente il Suo senso di inadeguatezza verso la ragazza e' cio' che ora balza agli occhi: Lei si sente inadeguato a difenderla e per questo si sente umiliato.
Sono dinamiche profonde.
Se non dovesse provarle piu' cerchi di farsene una ragione.
Se dovesse provarle di nuovo potrebbe essere il caso di approfondirne la causa.
Una domanda : come era la vita familiare della Sua infanzia? Suo padre rispettava Sua madre e voi?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
peccato che non abbia scritto direttamente la Sua ragazza. Accrescere il "proprio" senso di adeguatezza nel saper difendere la "propria" corporeità è la prima cosa da fare.
Che cosa in concreto?
Al secondo passaggio dell'inopportuno cameriere la ragazza poteva porsi in situazione di sicurezza girandosi, ad esempio.

Lei non può sempre essere presente a difendere la Sua ragazza, e dunque lei stessa deve e può attivarsi. Non sarà nè la prima nè l'ultima volta purtroppo, dato che succede con una certa frequenza.

Lei non stia a rimuginare troppo.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Salve, facciamo chiarezza: l'antro consulto , fotocopia del presente non l'ho inviato io, almeno non l'ho fatto volontariamente, qui ho il profilo aperto e ieri ho recuperato la precedente sessione di internet, farse e partito li, di certo non lo chiesto con le mie mani.

Perchè questo consulto? perchè in rete c'è un decalogo a firma Prof. Paolo Zucconi, dal titolo "Le 10 regole per difendersi dalle molestie sessuali", che è rivolto alle donne. Quindi c'è una persona qualificata che suggerisce l'atteggiamento miglio da assumere, da qui ho pensato che ci potessero essere consigli da offrire anche agli uomini che si trovino ad osservare tali episodi.

@dott.ssa Esposito, si in altro contesto avrei usato le mani, sbagliando forse. Comprendo la sua titubanza, anch'io mi sono fatto le sue stesse domande e sono certissimo che il gesto del cameriere sia stato intenzionale, io ho visto il modo in cui è avvenuto. Non mi sento umiliato, ma mortificato e dispiaciuto per quello che una persona cara ha subito in mia presenza. Mi sento inadeguato perchè non ho saputo fare la cosa migliore dato che ero al ricevimento. Questa indole protettiva viene fuori anche quando mi trovo con ragazzi (maschi) più piccoli di me, se ci sono problemi, sono subito a dire "aspetta faccio io"
Infine si mio padre ci ha sempre rispettati......

@dott.ssa Brunialti non scrive la mia ragazza perchè non ha un buon rapporto con il PC, specie con il web, però legge anche lei quello che sto scrivendo.
Il suo intervento è pieno di parole rassicuranti forse un pò dette di proposito e un po perchè vere, tuttavia trovo fuori luogo il suo consiglio "Al secondo passaggio dell'inopportuno cameriere la ragazza poteva porsi in situazione di sicurezza girandosi, ad esempio." le ricordo che eravamo al ristorante non è normale stare a temere di essere molestati dai camerieri, le pare?
Il consiglio che chiedo e chiediamo non è su come prevenire un eventuale palpeggio, ma come reagire se ci si rende conto che il gesto e stato fatto con intenzione.
Diverso sarebbe il caso di gesto palesemente involontario, è successo a lei in passato è successo a me di esserne sia vittima che autore, ma in quel caso ci si prostra ai piedi dell'altro e si chiede scusa ancora scusa e poi ancora scusa. In questo caso il cameriere aveva pure la sua tesi... dicendo che dicendo che che non aveva girato il palmo per cui il gesto era nullo e stato un po come dire: "invece di dare uno schiaffo con il palmo l'ho dato con il dorso della mano che non conta..."

Grazie per il vostro tempo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

secondo Lei non ci sono altre spiegazioni per quanto accaduto? Si tratta solo dell'intenzione e conseguente gesto di molestare?
Ha provato ad ipotizzare qualcos'altro?
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dopo
Utente
Utente
dr.ssa Pileci come gia detto nella traccia e poi nel messaggio precedente all'inizio anche noi abbiamo avuto un attimo di incertezza, ma poi analizzando la dinamica la conclusione è quella, il gesto è stato troppo innaturale e contorto, lei ora legge le mie parole, ma io l'ho visto e le dico per lo spazio che c'era e per come è stato fatto il gesto li ci poteva finire solo di proposito.
la prima volta nel prendere il piatto, col dorso della mano, è andato prima INDIETRO a cercare il contatto con il seno della mia compagna, che ha mancato, è ritornato ancora indietro e poi a raccogliere il piatto, tanto che lei ha avuto una reazione di spavento e si è tirati indietro con il busto, il cameriere avrà di certo notato tale razione ma non si è scusato. La seconda volta ho visto il cameriere proprio mentre girava il polso a U (cosa innaturale) e lasciando il piatto è andato col dorso della mano a cercare, il contatto col seno bella mia compagna, che poi ha avuto la medesima reazioni di spavento e si tirata indietro col busto.

Ma a parte quello che io ho visto, ma a naso non le pare strano che in 15 minuti capito due volte? Pensi andiamo in giro per locali da quasi 20 anni e non era successo, neanche nelle peggio bettole...

Dimenticavo, ma secondo lei alla scuola alberghiera non insegnano come mettere un piatto a tavola? non viene spiegato che non bisogna andare addosso al cliente?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

la descrizione dell'evento mi è chiara, Le ho chiesto se per Lei potevano esserci altre ipotesi.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per cortesia, può scrivere solo qui, così riusciamo a seguire meglio la discussione? Grazie!
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dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Pileci se la dinamica le è chiara credo abbia anche colto quanto sia strana e inconsueta, e se ha letto avra già la risposta alla domanda che mi ripropone. Ma per risponderle ancora le dico che col primo contatto una piccola incertezza c'era, anche se la dinamica era stata anomala abbiamo pensato che forse era stato involontario, che in giro c'è gente di tutti i tupi e che magari quello fosso solo il modo di fare e di muoversi di quel soggetto anche se sembrava che la mali lì ce l'abbia portato di proposito. Nel secondo caso sono sparite tutte le incertezze perchè ho colto chiaramente il momento in cui si è preparato, ha preso il piatto ha girato il polso a U e poi ha agito . Detta così sembra lunga, ma si è svolto tutto in un paio di secondo.

Poi se le sembra assurdo quello dico magari dica lei quante volte al ristorante le è capito una cosa analoga e magari 2 volte in 15 minuti...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"ha preso il piatto ha girato il polso a U e poi ha agito . Detta così sembra lunga, ma si è svolto tutto in un paio di secondo."

In effetti, con un piatto in mano si fa fatica a palpare il seno di qualcuno, ma prendo atto che dal Suo punto di vista non ci sono altre ipotesi.

Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Utente
Utente
Io ero la e so cosa ho visto, vedo però che lei ha piacere nel manipolare le parole pronunciate da altri, come più volte detto il contato non è avvenuto col piatto in mano, ma dopo averlo posato sul tavolo, dopo è andato con la mano indietro verso la mia compagna e dopo il contatto avvenuto col dorso della mano l'ha ritirato. Forse le era sfuggito pure che parliamo del dorso della mano... E se permette sono io che prendo atto del fatto che propone un intervento che non si attinente alla domanda al quale gia avevo risposto per semplice cortesia.

tutto quello che chiedevo e se esiste un sorta di decalogo simile a quello a firma Prof. Paolo Zucconi, dal titolo "Le 10 regole per difendersi dalle molestie sessuali", che è rivolto alle donne. Quindi c'è una persona qualificata che suggerisce l'atteggiamento miglio da assumere, da qui ho pensato che ci potessero essere consigli da offrire anche agli uomini che si trovino ad osservare tali episodi.

E per i casi di mano morto che avvengo sui mezzi pubblici pure chiede alle vittime se ci sono altre ipotesi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Utente,

innanzitutto chiarezza e coerenza, non manipolo le Sue parole, semmai mi sono attenuta alle Sue parole.

Forse quella è la Sua interpretazione? O forse ricorda (quindi ha ricostruito) la scena in questo modo, anche perché arrabbiato? O magari, pur involontario, quel gesto Le ha comunque dato molto fastidio (cosa legittima)?

Non occorre che risponda, ovviamente. Mi rendo conto che ha poca dimestichezza con le domande che pongono gli psicologi.

Per difendersi dal reato di molestie, tuttavia, può denunciare alle Autorità i fatti e sarà poi il magistrato a ricercare la verità e i giudici ad assolvere o a condannare il cameriere.

Oppure, più semplicemente, la Sua fidanzata potrebbe accomodarsi in un posto attorno al tavolo che non preveda che il cameriere possa servire dal lato, ma solo frontalmente (ad esempio un posto con le spalle al muro), in modo da evitare contatti col cameriere. Credo sia la miglior "difesa" questa posizione strategica.

Saluti,
[#12]
dopo
Utente
Utente
-Non sono arrabbiato, le sto solo rispondendo a tono, peccato non averla difronte, le sarebbe stato chiaro.
-Non ho mai parlato di ricordi, ma sempre di aver "visto"
-lei non era presente, eppure senza prova alcuna mette in dubbio quel che dico. Le ricordo che noi eravamo in 2, sbagliamo entrambi? Va pure bene il suo dubbio, ma insiste come se fosse convinta e mi-ci vuol pure convincere della sua opinione....
- scusi ma non potrebbe essere lei quella in errore? ....dobbiamo per forza sbagliare noi?!?!?
- non ho mai chiesto consigli legali su questo sito, non comprendo perchè li tiri fuori, e per chiarezza questo tipo di azione vanno sotto il nome di violenza sessuale, non di molestie come da lei detto sopra, ed è strano che lei sbagli una cosa simile... E poi anche se una cosa non si riesce a dimostrare in tribunale non è detto automaticamente che NON sia vera, ma solo che la verità processuale e diversa dalla realtà dei fatti. Le pare?
- vero, io ho zero attinenza con le domande degli psicologi, ma lei continua a non cogliere il senso della mia domanda.
- per quanto riguarda il suo consiglio (che pur apprezzo tanto) mi sembra inappropriato per diverse ragioni, ne cito alcune,: è una cosa gia successa, non era mai capitato prima, il tavolo era al centro della sala con posti assegnati dagli organizzatori,

In fine mi permetta lei una domanda: ad una ragazza che si rivolge a lei e lamenta di essere stata palpeggiata su un autobus cosa consiglierebbe ? ......di mettersi col sedere contro il finestrino????

Personalmente non credo che regga nessuno dei due suggerimenti... Mio umilissimo parere da persona di strada, non da laureato.


Se le sono sembrato arrabbiato o scostumato nei suoi confronti me ne scuso, ma ripeto ho risposto a tono perche lei portava la discussione lontano dalla domanda originaria se lo desidera sono anche disposto a telefonarla e chiarire almeno a voce, lei vede il mio contatto e-mail, mi faccia sapere...

Cordialità
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Innanzitutto LEGGERE bene.

Io non ho scritto che Lei è arrabbiato con me. E perché dovrebbe?

Ma LEI STESSO ha scritto che avrebbe voluto sferrare un pugno (cosa che viene in mente di fare non se siamo felici e rilassati!) e che comunque è arrabbiato per l'accaduto (primo post).

Una cosa che ho visto oggi in giornata, a quest'ora della sera io me la RICORDO, non continuo a vederla. Non so se riesce a cogliere ciò che sto dicendo o perché lo sto dicendo.

Io ho semplicemente chiesto se potessero esserci altre ipotesi, ma Lei reagisce indispettito perché ritiene che io stia mettendo in dubbio quanto dice, anziché riflettere sulle domande fatte. Stesso atteggiamento con la Collega Brunialti.

LEI STESSO parla di molestie sessuali e chiede lumi su come difendersi dalle molestie sessuali, citando un articolo del Collega Zucconi. E io le rispondo a riguardo sulle molestie sessuali. Sottolineo e ricordo che io di professione sono una psicologa, non un magistrato, né un giudice. Ma a maggior ragione, se ritiene di essere vittima di VIOLENZA SESSUALE, reato orrendo, cosa fa su Medicitalia.it? Se ne occupa la Procura.

Interessante anche la risposta che dà alla Collega Brunialti: "... non è normale stare a temere di essere molestati dai camerieri, le pare? " in cui ancora LEI STESSO parla di molestie, ma soprattutto potrebbe dirmi Lei che tipo di risposta vuole, dal momento che spostarsi all'arrivo del cameriere non va bene; sedersi in un altro posto non va bene; prendere atto che anche al ristorante un incidente sgradevole (come sul tram) può succedere non va bene?

Infine, premesso che nessuno si è mai presentato nel mio studio per essere stata palpeggiata sul tram, ma qualora lo facesse, suggerirei di prestare maggior attenzione, di spostarsi e di mettersi col sedere contro il finestrino per evitare indesiderate mani morte. Oppure, già che arriva la bella stagione, si può sempre andare a piedi o in bici per evitare tram affollati.

Lei avrebbe idee migliori?
[#14]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Ritrovo questo consulto ancora "in itinere".
Mi dispiace constatare tanto timore in Lei, verso il cameriere, verso la collega Dott.a Pileci e forse fra poco lo dirigera' anche verso di me! Spero di no!
Lei fa l'esempio dei molestatore sugli autobus. Sono casi molto isolati. Forse anni fa erano piu' comuni. Ma ora piu' che molestatore sugli autobus si trovano i borseggiatori e tanti!
Cio' che rende particolare comunque il molestare sugli autobus e' l'anonimato e la possibilita' di sfuggire se la "vittima" reagisce. Si tratta di un fenomeno complesso e anche penoso.. se ci pensa.
Il caso che lei ipotizza (siamo sempre nel campo delle ipotesi. Delle sue ipotesi. Individuali) sarebbe singolare. Un cameriere perfettamente identificabile, durante un ricevimento a quale impulso avrebbe risposto? Con il rischio di essere visto e dovere dare delle spiegazioni antipatiche mentre sta al lavoro,
Tutto puo' essere ma deve esserci una motivazione.
E per tale "mano morta" (non tanto morta da quello che lei ha ritenuto di vedere: avrebbe posato il piatto, messo la mano a U per toccare il seno della sua ragazza) si sarebbe messo a rischio di essere cacciato dal posto di lavoro che forse aveva tanto atteso?
Non le sembra eccessivo?
Non riesce a ipotizzare che la "Sua percezione" avvenuta in pochi istanti possa essere stata sbagliata/avventata e che la sua reazione abbia influenzato anche la sua ragazza .
La percezione umana e' quanto di meno oggettivo esista: si produce a causa dei timori, degli equivoci, dei preconcetti.
A questo punto data la piega un po' forte presa da questo consulto vorrei permettermi di ipotizzare che la sua sia stata una percezione errata, forse dovuta al contesto, ad una visione rapida, alla gelosia. Perche' no? Lei ' molto geloso come temperamento? La sua ragazza e' prosperosa e Lei teme che possa attirare su di se' le attenzioni?
Rifletta su queste cose.. se puo!
I miei saluti, e spero di essere riuscita a rasserenarLa, almeno un po'!
Buona serata!
[#15]
dopo
Utente
Utente
@Pileci, se io ho usato il termine di molestie è perche mi sono collegato appunto sl decalogo del prof. Zucconi, ma se un utente che non competenze in materia, sbagliata ad usare un termine non vuol dire che pure lei (che cita con premura la giustizia) debba usare ugualmente un termine errato.

Se ci siamo rivolto alla giustizia lei non lo può sapere, e ne le serve saperlo per dare un parere in altro ambito.

La differenza tra vedere e ricordare mi è chiarissima, questo non vuol dire che mi immagini le cose. Con la sua linea nessuna testimonianza oculare avrebbe valore allora. Quindi se di giorno vedo un pirata investire un pedone con la sua tesi magari a sera il pedine era gia per terra...

Come vede le continua a sfuggire il senso della mia domanda.

PREMESSO CHE ESISTE STO BENEDETTO DECALOGO DEL PROF. ZUCCONI CHE è RIVOLTO ALLE DONE, la mia domanda era è resta: ESISTE UN INSIEME DI CONSIGLI CHE SI PUò DARE AD MARITO, AD UN PAPà AD UN FRATELLO CHE VEDE UNA PERSONA CADA FINIRE OGGETTO DI QUESTE MALSANE ATTENZIONI????
non so in che altro modo riformularla......

Poi mi ha chiesta se ci sono altre ipotesi? 2 sono i casi ! A)involontario, B)volontario. Al primo contatto c'era un piccolo dubbio, al secondo è arrivata la certezza. Perchè per la dinamica...

@dr Esposito,
non è timore quello contro il cameriere, neanche ne provo nei confronti della sua collega, quello dell'esempio dell'autobus voleva solo essere un caso estremo per far comprende che non aveva valore il consiglio che la sua collega proponeva, non volevo entrare nel caso specifico.

"Il caso che lei ipotizza (siamo sempre nel campo delle ipotesi. Delle sue ipotesi. Individuali) sarebbe singolare. Un cameriere perfettamente identificabile, durante un ricevimento a quale impulso avrebbe risposto? Con il rischio di essere visto e dovere dare delle spiegazioni antipatiche mentre sta al lavoro,
Tutto puo' essere ma deve esserci una motivazione. "

Io non so perchè le persone faccione queste cose, ma presume perche ne ricevano piacere. Non credo che per queste cose vi siano luoghi dove si possano fare e altri dove non si possa. La motivazione credi sia il desiderio, l'attrazione.
E' singolare che ciò sia successo per 2 volte solo con la mia compagna nonostante tutto intorno ci fosse abbastanza spazio per finirgli addosso, a me nemmeno mi ha sfiorato....

"(......)si sarebbe messo a rischio di essere cacciato dal posto di lavoro che forse aveva tanto atteso?"

purtroppo no, perchè è parente stretto del proprietario.

Mi permetta una considerazione anche se di fondo differente: quelli che rubavano nelle valige dei passeggeri agli aeroporti perchè avrebbero rischiato il posto?
altri rubano, io invece ho restituito un portafogli trovato con un bel po di contanti...

"Non riesce a ipotizzare che la "Sua percezione" avvenuta in pochi istanti possa essere stata sbagliata/avventata e che la sua reazione abbia influenzato anche la sua ragazza . "

Come gia detto in un post precedente ci sono stati in altre situazioni di contatti involontari con altre persone, può capitare facilmente nei luoghi affollati, ma li era diverso, ERANO ALTRE DINAMICHE ed era palese che era stato un contatto involontario, neanche ne abbiamo parlato se non in modo scherzoso, "con farsi del tipo: ti sei buttata addosso quel tipo, mi vuoi lasci per lui? oppure: carezza bene come me? ecc.... quindi la gelosia non centra, lei ha tutta la libertà che vuole, frequenta i suoi amici-che, veste come vuole va dove vuole, ci siamo dati solo 2 limiti, rispetto e fedeltà reciproca.
Mi ripeto IN QUESTO CASO è STATA TUTTA LA DINAMICA AD ESSERE DIVERSA TROPPO INNATURALE, C'ERA TANTO SPAZIO INTORNO CHE ERA IMPOSSIBILE FINIRE LI PER CASO E PER BEN 2 VOLTE IN 15 MINUTI, SONO CERTO DI QUELLO CHE HO VISTO.

Lei e la sua collega toglietemi pure una curiosità: ma a voi al ristorante una cosa simile quante volte è capita nella vostra vita?
perchè per noi in anni e anni che andiamo per locali è successo solo qui e con questo medesimo cameriere due volte, con gli altri camerieri dello stesso locale non è successo.... e pure quello dalla mano lunga è uno con molta esperienza.

Per la rabbia che provo verso quel soggetto, non verso la dr Pileci, è perche credo che avrei dovuto fare di più , ma non so che è meglio e giusto comportarsi in questi cosa.

Grazie del vostro tempo
[#16]
dopo
Utente
Utente
Mi permetto aggiungere un'ulteriore riflessione sulla sua considerazione:

"Il caso che lei ipotizza (siamo sempre nel campo delle ipotesi. Delle sue ipotesi. Individuali) sarebbe singolare. Un cameriere perfettamente identificabile, durante un ricevimento a quale impulso avrebbe risposto? Con il rischio di essere visto e dovere dare delle spiegazioni antipatiche mentre sta al lavoro,
Tutto puo' essere ma deve esserci una motivazione. "

Parlando di questo con la mia compagna mi faceva tornare in menti di alcuni servizi televisivi di Striscia la Notizia e de "Le Iene" in cui sono stati beccati medici mentre molestavano le pazienti.

In quel caso allora perchè i medici hanno molestato/importunato/violato le pazienti? perchè lo avrebbero fatto, ( chiedo a lei dott.ssa Esposito) visto che sono perfettamente riconoscibili ed hanno moltissimo da perdere?
[#17]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Un medico che molesti una paziente non consensiente non esiste!
Potrebbe accadere se ci fosse un "accordo" silenzioso con la paziente. Questo puo' accadere ma sono casi che andrebbero analizzati a fondo!

I programmi TV sono scaldalistici e devono "fare audience". Non lo sottovaluti!
Specialmente "le iene". Pensa che attirerebbero spettatori se mostrassero la "normalita"?

I miei saluti
[#18]
dopo
Utente
Utente
Ormai si è perso il senso del consulto. Si è totalmente da un'altra parte. Quest'ultimo posto e poi neanche scrivo più:

Al di la della trasmissione "Le iene" (che dimostrano quel che affermano con prove video), però esistono anche diverse sentenze della GIUSTIZIA ITALIANA e non solo (che non deve "fare audience") , che hanno condannato medici che si sono macchiati di tale reato. L'esempio che le ho fatto però e per farle capire che non basta fare delle supposizioni come le sue (perdita del posto di lavoro o il doversi giustificare o il non essere anonima ma riconoscibile ecc....) per stabile se il cameriere era o meno in buona fede e che di riflesso io avrei frainteso e che quindi tale considerazioni non le consente di giudicare correttamente e con obbiettività.
Giudizio che tra l'altro non era ne richiesto ne oggetto del mia domanda.


In fine, la seguente sua affermazione mi fa allibire:
"Un medico che molesti una paziente non consensiente non esiste!
Potrebbe accadere se ci fosse un "accordo" silenzioso con la paziente. Questo puo' accadere ma sono casi che andrebbero analizzati a fondo! "

sono allibito (punto primo) perchè se c'è consenso non ci può essere la molestia/violenza, ma poi di riflesso ciò cosa vorrebbe dire? ...che le condanne emesse dalla Giustizia in tal senso a carico di medici sono campate in aria? ....che la Giustizia sbaglia e voi psicologi no? ....che le vittime se la sono cercata? ...che sono loro le colpevoli?

Proprio non comprendo, poverine quelle donne che hanno subito tale cosa e dovessero leggere quella sua affermazione.

Ringrazio per il vostro tempo, ho provato a vederla pure come dice lei e sua collega, ma proprio non regge è priva di qualsiasi senso logico.

Cordialità
[#19]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
Devo dirLe da psicoterapeuta che comunque ha interagito con Lei solo on line, che il Suo accanimento su questo tema e' tale da indicare che per Lei il discorso va molto oltre. E va elaborato nei modi dovuti.
Le sconsiglio davvero a questo punto di continuare a scrivere a noi perche' questo per Lei purtroppo sembra essere un mero esercizio dialettico , che non ha una meta, e che cela qualcosa di piu' profondo. E doloroso. ma che richiede a gran voce di essere ascoltato in un ambito terapeutico .
Le auguro una Felice Pasqua serena e tranquilla. E successivamente un pensiero riflessivo su tutto quanto abbiano detto in questo lunghissimo consulto, condividendone i temi con uno psicoterapeuta di Sua fiducia.
I miei saluti.
[#20]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
@utente che scrive:

"...ma se un utente che non competenze in materia, sbagliata ad usare un termine ..."

Finalmente siamo d'accordo su qualcosa: l'utente ha sbagliato, ma prima di riconoscerlo, sono stati necessari diversi consulti.
Pazienza!

Purtroppo, però, l'utente ha scarse competenze anche in psicologia. E anche qui non ci sarebbe nulla di male, dal momento che egli non è uno psicologo ma quando la nostra disponibilità a dialogare con questo utente continua da dieci giorni e la soluzione al problema gli viene proposta ripetutamente, con l'intenzione di permettergli di ... pensare (che è il lavoro dello psicologo), la sua risposta è quella che leggiamo sopra! Pazienza!

Giusto per essere chiara:

"Se ci siamo rivolto alla giustizia lei non lo può sapere, e ne le serve saperlo per dare un parere in altro ambito."

Cavolo, interessante! Ma questa volta non le spiegherò neppure perché è in errore con questa affermazione.

"La differenza tra vedere e ricordare mi è chiarissima..."

Talmente chiara, che subito dopo, per non smentirsi, aggiunge: "... questo non vuol dire che mi immagini le cose."
Chiarissimo! Non fa una piega!

"Con la sua linea nessuna testimonianza oculare avrebbe valore allora. Quindi se di giorno vedo un pirata investire un pedone con la sua tesi magari a sera il pedine era gia per terra..."
Infatti, ad eccezione dell'utente 50983, lo sanno tutti che la testimonianza oculare durante i processi non è attendibile, ma poco importa.

"Come vede le continua a sfuggire il senso della mia domanda."
E all'utente continua a sfuggire la risposta che ha sotto il naso, ma poco importa.

" PREMESSO CHE ESISTE STO BENEDETTO DECALOGO DEL PROF. ZUCCONI CHE è RIVOLTO ALLE DONE, la mia domanda era è resta: ESISTE UN INSIEME DI CONSIGLI CHE SI PUò DARE AD MARITO, AD UN PAPà AD UN FRATELLO CHE VEDE UNA PERSONA CADA FINIRE OGGETTO DI QUESTE MALSANE ATTENZIONI????
non so in che altro modo riformularla......"

Anche le risposte sono state riformulate più e più volte .

"Poi mi ha chiesta se ci sono altre ipotesi? 2 sono i casi ! A)involontario, B)volontario. Al primo contatto c'era un piccolo dubbio, al secondo è arrivata la certezza. "

Non avevo dubbi neppure prima, tranquillo.

@ tutte le Colleghe e Colleghi intervenuti: buona Pasqua!