Sono "diventato" gay?

Buongiorno,
vi scrivo in merito al mio attuale orientamento sessuale, poiché la mia situazione è in una fase di stallo che mi sta provocando grossi problemi identitari e relazionali.

Al momento ritengo di essere completamente gay, nel senso che provo forte attrazione sessuale verso altri uomini, mentre nessuna per le donne. Non ho problemi di identità sessuale, nel senso che mi sento perfettamente uomo e non assumo nessun tipo di comportamento "effeminato".
Vorrei riportare il mio percorso, perché potrebbe aiutare a contestualizzare dove mi trovo ora.

Sono stato un ragazzino precoce, nel senso che mi sono sviluppato parecchio prima dei miei coetanei. Il mio primo vero interesse verso la sessualità è iniziato nel periodo delle scuole medie, durante il quale mi sono preso la prima cotta per una ragazza. In seguito ai tempi del liceo mi sono innamorato di una ragazza della banda in cui suonavo, ma che aveva un'età molto superiore alla mia. Per lei avevo veramente dei forti sentimenti ma lei mi fece capire che la differenza di età per lei era insormontabile, così negli anni ho desistito. In seguito mi sono innamorato di un'altra ragazza, ma proprio poco prima che mi dichiarassi, lei venne combinata con un mio altro amico decennale. Devo ammettere che queste due sono state delle grosse delusioni amorose, mi hanno parecchio buttato giù. Fino a qui comunque sono sempre stato attratto da ragazze, mai avuto nessun pensiero per gli uomini.

Purtroppo verso la fine del liceo la situazione a casa è diventata tesissima con i miei genitori: in quella che pareva una famiglia perfetta, mio padre ha avuto una storia con una sua collaboratrice e mia madre è andata in forte depressione. Questa situazione piena di litigi, di dolorose prese a carico da parte mia e dei miei fratelli si è leggermente attenuata nel giro di 3-4 lunghissimi anni. Ho veramente sofferto molto questa situazione. Nel periodo tra la fine del liceo e l'inizio dell'università, ho iniziato a sentire che qualcosa in me stava cambiando. Ho iniziato a sentire qualcosa verso i maschi e sempre di più ho anche fruito di materiale pornografico esclusivamente omosessuale.

Ad oggi mi ritengo totalmente gay, ma questi trascorsi e il fatto che una volta mi interessassero solo le donne, mi confondono molto. In questi 3-4 ho iniziato a tagliare i ponti con alcune amicizie (tra cui un gruppo di amici comprendenti la mia ultima "cotta" femminile) e questo mi pesa molto. Mi sento profondamente solo, confuso e isolato. Definirei la mia vita al momento estremamente vuota, anche se posso affermare di aver successo negli studi.

Ripeto, il mio problema non starebbe nel riconoscermi gay e successivamente dichiararmi tale a parenti e amici, non ritengo l'omosessualità né una colpa, né una scelta né tantomeno una patologia da curare! Però questa mia insicurezza mi rende questo processo di accettazione impossibile e la mia vita ne risente fortemente.

Vi ringrazio per l'attenzione, spero possiate consigliarmi


[#1]
dopo
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
la confusione rispetto al proprio orientamento sessuale può avere svariate cause ma prima di risponderle vorrei chiederle se ha mai avuto rapporti sessuali con le donne oppure se dopo quelle due "delusioni" non ha più tentato approcci con l'altro sesso.

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
No non ho mai avuto nessun rapporto sessuale, né con uomini né con donne. Mi pare ovvio che questo fatto renda per me ancora più complicato capire. D'altra parte non riuscirei mai ad avere rapporti sessuali senza coinvolgimento emotivo, sono fatto così. Mi sento in un circolo vizioso perché probabilmente dovrei "buttarmi" ma al momento i miei dubbi mi limitano fortemente nelle relazioni con gli altri. Non saprei insomma nemmeno con chi dovrei provare: uomini perché al momento mi sento completamente gay o con donne anche se non provo attrazione fisica?

No non ho più avuto nessun tipo di approccio con donne dopo le sopracitate delusioni, ad oggi non lo vedo possibile, non provando attrazione sessuale verso le donne
[#3]
dopo
Utente
Utente
Vorrei aggiungere che leggendo molte richieste di altri utenti, riportano sempre una componente di ansia e ossessione più che altro per la paura di essere omosessuali. Il mio caso mi sembra diverso, certo qualche problema ad accettare la propria omosessualità supponga sia la regola. A me sembra quasi di aver concluso in qualche modo questa fase, ma ciò che mi blocca è il comprendere il passaggio da etero a gay: non riesco a spiegarmelo.
[#4]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente, proprio il fatto di non aver avuto esperienze sessuali con nessuno dei due sessi e avendo avuto solo come approcci quelli negativi con le due ragazze di cui si era innamorato senza poter sperimentare la sessualità con loro dovrebbe farla riflettere.
Io le consiglio di trovare un collega nella sua zona che potrebbe chiarirle questi aspetti e vivere questo momento con più serenità qualsiasi sia la strada da percorrere.
Saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per l'interessamento e le risposte. Non capisco bene cosa intende per "dovrebbe farla riflettere": sottintende forse che il mio stato attuale sia solo frutto delle delusioni avute in passato? Se sì, non vedo comunque come potrei tornare allo stato "originario"(ovvero etero). Al momento non potrei mai intraprendere una relazione con una donna, mi sentirei disonesto nei suoi confronti, oltre a non averne grosso interesse meramente sessuale.
Sinceramente mi lascia confuso questa risposta! Se ci fossero eventualmente altre opinioni sarei aperto ad ascoltarle.
[#6]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente le chiarisco.
La risposta non è così netta. Non si può affermare che la confusione circa il proprio orientamento sessuale sia dovuta esclusivamente alle 2 delusioni vissute in giovanissima età. Ma non si può escludere che questo possa aver influenzato la sua credenza verso le donne. I fattori che possono averla portata a determinate convinzioni sono molteplici e andrebbero indagati, valutati e rielaborati in un contesto di consulenza psicologica.
Inoltre non pensi a come tornare allo stato, che lei definisce originario, se tuttora, come dice lei si, sente ancora confuso e insicuro.
In questo contesto non possiamo fare diagnosi ne consulenza ma per quanto mi riguarda le consiglio veramente di intraprendere un percorso che possa chiarirle i suoi dubbi.
Saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Però vede, sono una persona estremamente razionale e sono solito indagare le cose in maniera metodica. Non le nascondo che ho avuto modo di pensare a questo mio cambiamento alla luce di varie possibili "cause", tra cui appunto queste due delusioni amorose, il conflitto tra i miei genitori e forse un rapporto con mia madre che è stato stretto fino a tarda età. Lei parla di "credenze verso le donne" e "convinzioni": suppongo che le intenda in forma inconscia visto che non sono convinzioni a un livello conscio appunto.

Vorrei però precisare che per me sarebbe più importante ora sapere come comportarmi per il mio futuro, piuttosto che sondare le cause del mio orientamento attuale, qualunque esse siano. Ciò per me è molto più importante, anche perché non credo nella "redenzione" dell'orientamento sessuale; posso credere a una risoluzione dei miei "conflitti interiori" se così vogliamo chiamarli, ma troverei spaventoso pensare di ritornare indietro dopo averne capito le cause! Sono terrorizzato dalla possibilità che risolvendo questi dubbi si prefiguri una ritransformazione, sempre che essa sia mai accaduta! Ammetto che se avessi saputo di essere gay da sempre sarebbe stato più facile per me da metabolizzare, nonostante non sia ancora facile al giorno d'oggi essere omosessuale. Così come mi trovo ora è doloroso, non lo nascondo: non ho il lusso di essere né da una parte né dall'altra.
[#8]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Sono convinta come lei che in linea generale sia più utile agire sul "qui ed ora" piuttosto che sul passato ma a volte è inevitabile per rielaborare e comprendere determinati aspetti.

Lei si trova in una fase di incertezza che in un certo senso la blocca e allo stesso tempo è bloccato dalla paura di capire e di sapere.

Credo sia inevitabile una scelta, qualsiasi essa sia, altrimenti questo stato la renderà ancora più insicuro.

Saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Concordo pienamente con lei. È da molto che vorrei provare a intraprendere un primo contatto con delle persone del mondo gay, ma non saprei bene da dove iniziare. Un altro mio cruccio è che non essendomi perfettamente chiara la situazione, non mi sento pronto a dichiarare il mio stato emotivo alle persone a me vicine. Credo che sarebbe un fattore che aumenterebbe i dubbi e le preoccupazioni, anche se il peso del "segreto" è quello di un macigno per me. Quale tipo di psicoterapia consiglierebbe?
[#10]
Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Sicuramente le consiglio una terapia cognitivo comportamentale e se lo specialista in questione fosse anche un consulente sessuale sarebbe l'ideale.

Se vuole ci faccia sapere l'evoluzione.
Auguri per tutto.
[#11]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 263 13 1
gent.mo lettore, non esistono "prove" sul proprio orientamento sessuale, soltanto guardando dentro sè stessi e dopo una riflessione maturata con il tempo, lei potrà sciogliere il dubbio che si è insinuato dentro di lei. Per meglio riflettere e trovare le risposte che cerca le suggerirei un percorso psicoterapeutico con un esperto in sessuologia clinica.

Molti auguri.
dssa Patrizia Pezzella

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr.essa Stentella e Dr.essa Pezzella.