Condizione di ossessione

Salve, sono un giovane costantemente ossessionato da pensieri sessuali riguardanti il mio migliore amico, arrivo addirittura a valutare di attuare pratiche poco igeniche e raccomandabili, mi masturbo più volte al giorno avendo lui come soggetto e vivo una costante condizione di necessità nell'essere sottomesso da questo ragazzo(fisicamente si intende, dalle pratiche fetish a vere e proprie porcherie) in oltre temo che il fatto che costui non sia affatto in grado di soddisfare le mie voglie in quanto assolutamente etero e che la mia situazione di bisessuale sia concentrata esclusivamente su di lui considerato che raramette faccio pensieri sessuali su altri individui sia che siano maschi che siano femmine, giochino un ruolo importante nella definizione del mio problema.

La domanda è: sono ossessionato da questo ragazzo?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Che sia ossessionato da questo ragazzo mi sembra evidente, deve chiedersi perché...magari con l'aiuto di un clinico competente.

Sono fantasie?
Dipende dalla sua non scelta sessuale?
È omosessuale?
Masochistica?
Ha mai agito le sue parafilie o sono solo fantasie?

Ci sono tanti ambiti da indagatare cura e non online.

Provi a leggere questo materiale dovrebbe aiutarla a capire di più

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5585-schiavo-d-amore-padroni-e-schiavi-il-sadomasochismo-e-le-sue-regole.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei, ci sono molte cose che andrebbero approfondite leggendo il suo racconto. Ci parla infatti di alcuni aspetti che sono particolarmente significativi di quello che vive, come lei stesso afferma quando dice che questi aspetti giocano "un ruolo importante nella definizione del suo problema".

Allora da una parte ci sono i pensieri sessuali e i loro contenuti (l'essere sottomesso, le pratiche fetish e così via), dall'altra l'esclusiva centratura verso il suo amico, che a quanto dice non può ricambiare.

Non so se lei viva un senso di frustrazione per la mancanza della realizzazione dell'incontro con lui. A questo proposito posso chiederle qual è il suo stato d'animo per il fatto di non essere ricambiato?

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per aver raccolto questa "sfida", ebbene mi sono state poste varie domande di conseguenza rispondo in ordine per evitare di creare caos:

Si, sono fantasie che si manifestano molto spesso, quasi costantemente.

Sono Bisessuale (più incentrato sulle donne che sugli uomini,e questo mi fa molta paura riguardo l'argomento che stiamo trattando)

Non sono masochista, ma alcuni maltrattamenti fisici possono scaturire in me un certo stimolo sessuale.

Ho messo in atto le mie parafilie arrivando ad eseguire masturbazione con biancheria intima di questo ragazzo, palparlo nel sonno(qualvolta dormissimo insieme come spesso accade) e quant'altro.

Ovviamente vivo un senso di frustrazione per quanto riguarda l'impossibilità nello stabilire una vera relazione e quindi di conseguenza non poter nemmeno soddisfare il desiderio sessuale in tutto il suo significato.


La D.ssa Randone ha allegato due testi che mi sono stati di aiuto: in particolare nel primo si parla di probabili traumi infantili che possano aver causato il mio desiderio di sottomissione fisica, avendo perso mio padre in età diciamo assolutamente non definibile avanzata... credo di poter considerare questo punto di vista.


C'è anche da aggiungere che non provo soltanto attrazione fisica, ma credo che per quanto valga, provo un infatuazione a livello caratteriale verso questo ragazzo, ed il fatto che sia il mio migliore amico e lo veda praticamente in continuazione, condivida situazioni di nudità e di estrema intimità e condivisione di situazioni e pensieri davvero intimi, non contribuisce alla mia salute mentale.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sono contenta che le mie letture abbiano aggiunto qualche nuova riflesisone ...


I due ambiti - omosessualità e parafilie - andrebbero analizzare in maniera disgiunta.

Credo di aver capito che è l'immaginario che la turba, non l'orientamento sessuale.

Giusto?

Questo suo immaginario si è manifestato prima di adesso o soltanto con il suo amico?

Anche l'affettività/intimità/attrazione erotica verso questo suo amico, andrebbe analizzata con cura per capire se trattasi di una fascinazione, dipendenza, erotismo...o altro.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Condivido il pensiero della dottoressa Randone, è importante che i suoi vissuti possano essere compresi e analizzati in uno spazio idoneo e con i tempi necessari, dal vivo.

Il termine "sfida", che utilizza, è molto emblematico.
Mi fa pensare che in genere si dice che lavorare su di sé, guardandosi dentro, è una sfida. Questo perché si rompono degli equilibri acquisiti - magari acquisiti da tempo se non da sempre -, e si cerca di cambiare, ritrovando se stessi in una dimensione più consapevole ed espressiva.

Potrebbe essere questa un'occasione per iniziare questo progetto, che potremmo dire ha già cominciato qui, aprendosi e confrontandosi con noi, mostrando di cogliere gli stimoli legati alle nostre parole e alle letture proposte. Questo vuol dire che è ricettivo e desideroso di uno scambio, attraverso cui pensare se stesso in un modo nuovo.
Lei che ne pensa, sente l'opportunità di un lavoro su di sé?

In ultimo, mi sento di dirle che ho trovato importante quando ha sottolineato che non si tratta solo di attrazione fisica per il suo amico, ma nutre un'infatuazione anche a livello caratteriale.
Questo potrebbe essere una ricchezza per lei, perché potrebbe essere l'indice della sua capacità di relazionarsi e condividere "pensieri davvero intimi". Non è un fatto scontato, questo ha valore.

Certo, dall'altra parte, il fatto di non essere corrisposto è per lei una ferita che è fonte di dolore. Mi sembra dirlo in modo comunicativo quando afferma che vedere il suo amico "non contribuisce alla sua salute mentale". Fa male, e mi sono anche chiesto se c'è una relazione tra questa ferita e le "fantasie di sottomissione e maltrattamento fisico" che la stimolano sessualmente.

Il nostro scambio produce importanti riflessioni e apre numerose domande. Sono sicuro che continuando a credere in questa sfida, potrà scoprire nuove cose di sé e vivere se stesso, senza paura e con amore.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis