Il mio medico che ritiene che io soffri

Gentile dottore la consulti per chiederle un parere su ciò che mi sta succedendo in questo giorno. Ho improvvisa mancanza d'aria che dura anche parecchio . Mi sta capitando anche mentre dormo. Premetto che è un periodo che sono molto agitata e scossa e l'ultima batosta lo avuta nel sapere che un carissimo amico è in findivita. La mente ha anche iniziato e ripensare hai momento brutto che ho dovuto vivere,proprio l'anno scorso proprio in questo periodo. Mio figlio dopo essere nato è stato dieci giorni in terapia intensiva per problemi cardiaci e dopo una settimana di ritornaao a casa ha aavuto un abigesti. Negli ultieso ho fatto diversi controllo visite cardiologica il tiroidea il addome il lastra al torace ok ,sono state anche da un otorono e ho solo tibinati otturata. Secondo lei è solo ansia ho qualche distubo di salute soprattutto polmonare. Petche la mia piu grande paura e stata sempre quella di avere qualcosa a livello respiratorio che non va. Anche perche c'e stata sempre una vontraddizione tra il mio medico che ritiene che io soffri di asma subclinica mentre per i pneumologi non ho niente la ringrazio
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Potrebbe provare a consultare un terzo specialista per avere conferme o disconferme rispetto alla diagnosi di asma. Detto ciò sembra che le siano stati esclusi altri problemi in virtù della negatività degli accertamenti eseguiti.
Sicuramente ciò che ha vissuto con il suo bambino ha interferito negativamente con il suo benessere psicofisico ma comunque lei ha affrontato la situazone. Forse ora sta somatizzando lo stress e queste preoccupazioni corporee hanno proprio una base somatica e non organica.
Ansia? Ipocondria? Panico? In questa sede è pressoché impossibile stabilirlo oltre che vietato. Potrebbe si trattarsi di ansia e di ipocondria ma per saperlo dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo. Ciò che conta non è tanto questa fase diagnostica quanto quella psicoterapica che le consiglio. È una giovane mamma e dovrebbe garantire sia a se stessa che al suo bimbo una certa serenità.
Provi a consultare uno psicologo della sua zona, non importa quale sia l'approccio, l'importante è stabilire con lui una buona alleanza terapeutica grazie all'empatia.
Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Di null, spero di esserle stata di aiuto.
Un xaro saluto.
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dopo
Utente
Utente
gentile dottoressa la ricontatto per chiederle un aiuto purtoppo mi capita che il minimo dolore fisico che provo mi manda in ansia.si è rpresentata la paura di avere qualche brutto male a i polmoni. evvero ho fatto esemai e tuuti negativi e la mia mete inizia a pensare e se la ragiografia al torace è sbagliati e se i medici stanno sottovalutando i miei disturbi. ieri ad esempio sono stata dal medico e mi ha detto che avevo un po' d'asma . io ho iniziato a pensare e se ho qualcosa di brutto è vero che la rx l'ho fatta 7 mesi fa per gli stessi disturbi forse è meglio che la ripeto . e se mi prende una crisi d'asma e non riesco piu a respirare. sto male pensa che stanotte non riuscivoa dormire mi sono svegliata più di una volta prima perchè sentivo che il cuore mi batteva forte poi mi sono risvegliata perche' sentivo come qualcosa che mi partiva dallo stomaco e non mi faceva respirare. voglio dirle che circa tre anni fa ho avuto gli stessi problemi ( cioe' gli stessi pensieri che le ho esposti) sono stata malissimo al punto di pensae forse sono pazza forse non riusciro' mai ad uscire da questa situazione , forse sro per morire e così con l'aiuto della mia faglia mi ha seguito uno psichiatra che mi ha detto che i miei erano attacchi di panico ed ansia mi diede dei farmaci xanax e eutimil. lei cosa pensa che anche queta volta e' ansia ? e' il caso che riprendo la cura? sto vivendo con quella sensazione che ai momenti mi succede qualcosa di brutto. la ringrazio
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Ciò che ci racconta potrebbe essere compatibile con problemi di natura ansiosa nella fattispecie con l'ipocondria.
Quello che le chiedo è se nel frattempo ha consultato qualche collega della sua zona come le avevo consigliato.
La cura farmacologica non è risolutiva a maggior ragione se non è accompagnata da una psicoterapia, nel suo caso preferibilmente cognitivo comportamentale in quanto agisce in prima battuta sulla sintomatoogia.
Cordialmente