Ansia ed attacca di panico a 20 anni

salve sono un ragazzo di 36 anni, sposato e sono qui per chiedervi un consiglio. All'età di 20 anni ho passato un brutto periodo dal punto di vista psicologico, tutto iniziato con un attacco di panico improvviso e seguito poi da un periodo di depressione di circa 1 anno in cui ho assunto vari medicinali tra cui lorans, frontal ed infine sereupin che alla fine mi ha aiutato a passare questo periodo. Ricordo ancora che quando prendevo il sereupin non avevo paura di nulla, tutte le ansie svanivano ma sapevo benissimo che tutto derivava dal farmaco e dovevo cercare di reagire da solo. Devo dire che dopo questo periodo non ho avuto altri periodi di depressione e ne sono dovuto ricorrere ad ansiolitici anche se ho tutt'ora degli strascichi che credo siano risolvibili con della psicoterapia. Vado in "palla" per tutto ciò riguarda la salute, ascolto il mio fisico in modo ossessivo a volte (in altri periodi sono più tranquillo), ogni minima cosa che avverto mi preoccupa e non vi dico tutti i controlli medici effettuati negli anni. Questo il mio maggior problema. Ultimamente sto "sperimentando" nuovamente i famosi attacchi di ansia, spesso mi capitano sempre in concomitanza di un sintomo fisico, tipo un mal di pancia o a volte si presentano così senza nessun motivo apparente. Riesco in un certo modo a gestirli, dopo una prima fase di panico appunto in cui non sai cosa sta accadendo e cosa ti succederà, in cui nella tua mente fai mille pensieri, cerco di calmarmi. Molto spesso mi aiuta andare in bagno (quando ne ho la possibilità), con acqua fredda del rubinetto, la faccio scorrere tra le mani, sui polsi e poi la passo un pò dietro la nuca. Dopo poco passa. Adesso vi sto scrivendo perchè tra due settimane andrò per vacanza negli Stati Uniti. Ho preso l'aereo una sola volta nella mia vita e prima di avere questo periodo di cui ho scritto inizialmente. Negli ultimi anni non ho preso più l'aereo per tutto quello che si sente, incidenti,terrorismo ed ho sempre evitato il problema fuggendo. Adesso invece mi sono deciso ad affrontare la cosa anche perchè la voglia di viaggiare è tanta, ma mi limito per questa paura. Il punto è questo, negli ultimi giorni mi sono riaffiorati un pò dei timori dell'aereo, ma al di là delle preoccupazioni "oggettive" e cioè incidenti,funzionamento ecc.., la mia preoccupazione principale e che occupa la mia mente in questi giorni è l'eventuale gestione dell'ansia o ancor peggio di un attacco di ansia prima di salire a bordo o quando sono sull'aereo.Mi preoccupa il non sapere come potrei gestire la cosa, la figura che potrei fare davanti alle altre persone. Ho letto che ci sono alcuni esercizi da fare nel caso, tipo respirazione, tenere occupata la mente con altre attività come musica, film ma penso e se ciò non dovesse bastare? Ho pensato di portare delle gocce con me tipo xanax e nel peggiore dei casi prenderle. Ho letto anche qualche rimedio naturale tipo gocce di valeriana o rescue remedy.Cosa ne pensate?
Potrei anche andare all'aeroporto, salire sull'aereo e stare tranquillo, questo non lo sò ma in un certo senso vorrei preparami al peggio. Voi cosa mi consigliate?
infine devo comunque farvi presente che di base io sono una persona molto riflessiva, prima di fare qualcosa ci penso tanto. Anche da piccolo ero così tanto che non ho mai dato nessun problema serio ai miei genitori, non mi cacciavo mai nei guai o facevo cose pericolose.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Seppure il tempo risulta essere ridotto, potrebbe tentare di fare 3/4 sedute presso un collega della sua zona esperto in tecniche di rilassamento, in modo tale da imparare qualche strategia per rilassarsi e fronteggiare l'ansia.
Questo in aggiunta alla possibilità di assumere farmaci. Ma per questa soluzione dovrebbe chiedere al suo medico consigli per dosi e modalità di assunzione.
Entrambe le soluzioni adottate insieme potrebbero essere sufficienti.
Inoltre provi a lasciarsi andare per godersi la vacanza abbandonando l'esigenza di controllare le cose e gli eventi. Non si può avere il controllo su tutto, è utile mettere in conto una percentuale di imprevedibilità e accettarla! E magari al suo ritorno prenda in considerazione la possibilità di iniziare un percorso psicoterapico.
Buone vacanze!

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta. In effetti ho già valutato la possibilità di fare terapia per cercare di superare queste mie ansie anche se non saprei al momento a chi rivolgermi. E' una cosa che prenderò seriamente in considerazione al ritorno.
Effettivamente il voler controllare tutto è una cosa che spesso manda in "tilt" la mente e questo purtroppo rispecchia anche un pò quello che è il mio carattere di base. Non sono un tipo che ha degli "schemi" ma ci sono alcuni aspetti della vita che cerco sempre di farli andare in un certo modo, ma ci sono anche altre cose in cui invece lascio molto correre.
Questi giorni che mi separano dalla partenza li sto vivendo con stati d'animo contrastanti in varie fasi della giornata, si va dall'euforia di partire, di vedere cose nuove e di fare quello che è il viaggio desiderato da tanto a momenti di sconforto, angoscia, tensione, paura per tutte quelle variabili legate al volo, alla permanenza in un paese diverso dal tuo. Mi piacerebbe tanto tornare a tanti anni fa, quando tutte queste ansie non mi angosciavano, avevo la mente libera ed il fatto di dover viaggiare era solo un motivo di felicità.
Le posso chiedere se lei ha mai consigliato rimedi del tipo fiori di bach? Ho letto di un certo prodotto, rescue remedy che viene utilizzato in casi di emergenza, se si è colti da panico, ansia o altri eventi traumatici e che assumendo queste gocce dopo poco si inizia a stare meglio, quantomeno aiutano a superare la fase critica. Lo ha mai sentito? che ne pensa?
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Conosco i fiori di Bach, diversi pazienti ne hanno fatto uso e continuano a farne. Per alcuni si rivela efficace, per altri assolutamente no.
Non ci sono controindicazioni perciò potrebbe tranquillamente provare anche se credo che ci voglia una cura piu strutturata per aiutarla ad affrontare questo viaggio imminente.
Inoltre provi davvero con le tecniche di rilassamento, sicuramente piu efficaci.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
per cura strutturata cosa intende? farmaci tipo benziodiazepine?
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Io non posso dirle cosa potrebbe assumere. Potrebbe invece rivolgersi ad uno psichiatra che saprà sicuramente cosa è opportuno somministrare nel suo caso.
Se invece vuole optare su prodotti naturali, potrebbe provare quelli a base di valeriana e melatonina come ad esempio Ansioten.
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dopo
Utente
Utente
ok perfetto la ringrazio. Ansioten ha qualche controindicazione o può interferire con alcuni medicinali? Sto assumento il pantorc 40mg per una gastrite cronica.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
In genere i prodotti naturali non hanno questo tipo di problematiche. Chieda comunque al farmacista.
Tanti auguri.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio e devo dire che ho avuto modo di leggere quella che è la terapia breve strategica del prof. Nardone. Crede che possa fare al caso mio?
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Potrebbe. L'importante è scegliere una persona capace ed empatica con cui costruire una buona alleanza terapeutica, a prescindere dall'approccio.
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Utente
Utente
grazie
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Di nulla. Spero di esserle stata di aiuto.
Cordialmente
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