Pensiero ossessivo

Salve . Sono un ragazzo di 20 anni. Diplomato nel 2015 ed in cerca di occupazione.

Nella mia vita non ho avuto molte amicizie durature nel tempo, diciamo che non sono un tipo molto socievole.
Nel giugno 2014 rincontrai un mio ex amico il quale mi presentò tutta la sua comitiva. Tra loro c'era anche un ragazzo di cui mi affezionai particolarmente e di cui mi innamorai. Questo gruppo non era dei migliori in quanto facevano uso di alcune sostanze. Un giorno decisi di raccontare tutto ad un genitore di un ragazzo e dal quel momento ... l'inferno! Tutti gli amici lo vennero a scoprire che io parlavo con un genitore e mi allontanarono. Si rivelarono alcuni miei segreti di cui la mia attrazione verso un ragazzo del gruppo. Da quel giorno non faccio altro che pensare a lui e al "torto " fatto. Solo con uno di loro a distanza di alcuni mesi dal litigio(avvenuto nell'agosto 2015) ho ripreso a parlare ed a vederci quasi tutti i giorni . Gli altri non possono vedermi! Nel frattempo ho costruito nuove amicizie, ma non sono soddisfatto ! Penso ogni giorno , minuto a quella persona di cui mi ero innamorato . Lui poi dopo alcuni mesi dal litigio ha provato ad aggredirmi verbalmente , ma io fuggii velocemente. Ora tutto è tranquillo , solo che sono triste per non aver rifatto pace . E' normale avere sempre questo pensiero ? Durante il giorno non sono impegnato e l'unico pensiero rimane quello.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

premesso che da qui non possiamo porre alcuna diagnosi certa, se Lei in questo momento non è impegnato in alcun modo penso si possa considerare comprensibile che rimugini su quel fatto che Le ha dato più di un dispiacere.

In particolare, se ho capito bene, quello che La turba più che aver perso le amicizie è aver perso il contatto con il ragazzo per il quale provava e prova ancora qualcosa.
Questo ragazzo potrebbe essere venuto a conoscenza della Sua attrazione per lui e, non ricambiando, potrebbe essere particolarmente aggressivo verso di Lei:

"Lui poi dopo alcuni mesi dal litigio ha provato ad aggredirmi verbalmente , ma io fuggii velocemente".

Non ha pensato che il motivo di questo episodio possa essere non tanto il fatto che ha tradito la fiducia del gruppo, rivelandone le attività ai genitori, quanto il desiderio di tenere Lei lontano a causa dell'imbarazzo che i Suoi sentimenti provocano nel suo (ex) amico?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

nella vicenda che Lei ci narra si intersecano due elementi:
- il tradimento nei confronti del gruppo (perchè lo ha fatto? quali molle L'hanno spinto a parlare con un genitore?)
- l'attrazione omosessuale nei confronti del Suo amico, che è servita al gruppo per "vendicarsi" (>>Si rivelarono alcuni miei segreti di cui la mia attrazione verso un ragazzo del gruppo.<<).

<<Ora tutto è tranquillo , solo che sono triste per non aver rifatto pace .<<
Per fare pace occorre essere in due, e il Suo (ex) amico non so se ne abbia voglia.

Altrimenti rimane il "far pace dentro il proprio cuore", cosa su cui Lei può lavorare per pacificare la Sua vita.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/