Panico

Salve,

soffro da qualche anno di attacco di panico, quando ero a milano ero in cura da una psicoterapeuta, che mi aveva inserito in gruppo terapico per velocizzare il processo di altri temi (insicurezza, lieve ipocondria difficolta' di relazione ecc.)
Ora l'azienda mi ha spostato a Roma, e da circa un anno forse poco meno non sono piu' seguito, purtroppo gli attacchi di panico aumentano e peggiorano e la cosa si sta riflettendo negativamente con la mia partner (ansia da prestazione) e nel contesto lavorativo, additando oltre alle difficolta' respiratorie, senso di spossatezza e vertigine in generale. A volte faccio persino fatica a arrivare al bagno per riuscire a calmarmi.

Qualcuno puo' aiutarmi?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

certamente qui può trovare un parere professionale, ma non l'aiuto che Lei si aspetta di trovare e cioè relativo al trattamento del panico.

Anche se ora vive a Roma, può sempre rivolgersi ad uno psicoterapeuta e continuare il lavoro svolto.

Se non conosce un professionista a Roma, può consultare il sito www.psy.it o chiedere al Suo terapeuta se conosce un Collega a Roma.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

i cambiamenti possono essere critici e fonte di particolare stress. Potremmo dire che nell'ultimo anno ne ha dovuti affrontare diversi.
Ha cambiato contesto lavorativo, trovandosi in un nuovo ambiente con nuovi colleghi; mi sembra che questo cambiamento non è stato una sua scelta, aspetto che dev'essere approfondito per le sue implicazioni.
Non dobbiamo sottovalutare poi il cambiamento legato alla città, Milano e Roma sono due città piuttosto diverse.

Il trovarsi in un ambiente nuovo comporta un ambientamento particolarmente impegnativo, soprattutto se non è stato scelto e lei è solo. Significa conoscere nuovi spazi in cui abitare, confrontarsi con un tessuto culturale diverso, trovare nuove amicizie e poter costruire un nuovo senso di appartenenza.

In più, forse ha dovuto anche affrontare, mi aiuti a dire se è così, un allontanamento rispetto alla sua partner, se vivevate a Milano.
E anche l'interruzione forzata dal suo lavoro terapeutico è un ulteriore e significativo cambiamento.

Come dicevo, è possibile che stia vivendo un momento che ipotizzo possa generare disorientamento.
Se da una parte è vero che fin da prima, da qualche anno, lei soffriva di attacco di panico, è anche vero che in questo momento è possibile che ci sia un aumento del suo malessere, come lei sottolinea.

Probabilmente dentro di sé vive un carico emotivo con la sua specificità, che in generale sembra produrre un malessere in lei, da tempo. Nella situazione attuale, in cui vive di forte stress, dobbiamo però aspettarci una maggiore difficoltà.
Per questo motivo lei correttamente registra nuove manifestazioni che sembrano essere segno di ulteriore disagio, quali l'ansia da prestazione, senso di spossatezza e vertigini, accanto alle difficoltà respiratorie di cui, se ho capito bene, aveva invece già avuto esperienza in passato.

Il malessere che vive può insorgere per molteplici e complessi motivi. Ad esempio il cambiamento di cui stiamo parlando, che implica una separazione e una ricostruzione di sè, unito a una vulnerabilità interiore e un basso livello di autostima in una personalità introversa può provocare le forme di malessere che descrive.

Tuttavia, se da una parte questi vissuti sono angosciosi, è anche vero che questo malessere può essere un'occasione per lei, affinché possa guardarsi dentro e capire che cosa sta succedendo nella sua vita, in modo tale da affrontarlo e cambiare le circostanze che lo sviluppano.

La sua richiesta di aiuto è quindi importante ed è giusto che lei possa riflettere su come intervenire per prendersi cura di sé.
Posso chiederle se la sua permanenza a Roma sarà a lungo termine?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Il 'panico' che Lei riferisce e' solo la punta di un iceberg. Un sintomo.
A cosa era dovuto? A problemi di personalita'? A una difficolta' umana? Di identita`? Di capacita' relazionali?
Aveva individuato da cosa dipendesse? Se non era arrivato a tale stadio la terapia non sara' potuta neanche iniziare, in quanto era in una fase *propedeutica*.
Ora potrebbe modifcare questo stato di cose e fare il passo successivo: comprendersi. In una terapia psicodinamica individuale. Che Le potrebbe pemettere un mutatamento di ottica molto utile e produttivo.
Ci pensi!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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