Detto questo ho 24 anni, ho appena concluso una relazione con una ragazza che ritenevo una donna

Salve a tutti, mi ritrovo a scrivere su questi siti, nonostante sappia che la cosa migliore sarebbe rivolgersi direttamente ad un professionista, però ogni tanto cerco anche delle rassicurazioni on line, che non fanno altro che aumentare le mie ansie\paure.
detto questo ho 24 anni, ho appena concluso una relazione con una ragazza che ritenevo una donna molto sicura di se. una di quelle che sa di essere bella perchè i canoni estetici che vengono proposti dalla società si avvicinavano alla sua figura.
detto questo abbiamo avuto una relazione a distanza e quindi non abbiamo avuto la possibilità di poter approfondire tutta quella che può essere intesa come la complicità sessuale.
io , dal mio canto ho sempre avuto poca autostima. anche dal punto di vista sessuale ho pene piuttosto corto che in erezione arriva a 12 cm, quindi le volte che siamo stati insieme non è andata benissimo, a parte il primo periodo dove abbiamo piu o meno trascorso un mese e mezzo insieme , io avevo quasi superato il mio problema da ansia da prestazione , ma non ancora del tutto, infatti quando lo facevamo avevo difficolta a venire , se non ricordo male, forse tutto legato al fatto che dovevo anche fare la super perfomance sessuale, non so, è possibile pure che lei non mi piacesse completamente ma stavo cercando una relazione quindi andavo aldilà del fattore estetico che era lontano dai i miei canoni. tuttavia questa pratica del sesso dopo un mese e mezzo di stare insieme era stata archiviata.
Ci siamo visti un altra volta e non è andata tanto meglio .una serie di situazioni si sono accavallate tra loro, tra cui la morte improvvisa di un mio amico che non mi ha fatto esitare e allora ho cercato di allacciare davvero una relazione con lei
trascorriamo allora un periodo insieme e tanti problemi dal punto di vista sessuale si ripresentano, problemi che pensavo fossero legati all'ansia.
quindi torno nella mia città e tornando mi ricordai che una volta mi disse che il pene perfetto doveva essere di 18 cm. quindi a voglia di difobia peniena , da li cominciai a stare male considerando che non potevo soddisfarla, anche se lei mi diceva che non c'era niente che non andava in me, ne' tanto meno nelle mie dimensioni, il che è opinabile. Da qui il crollo ," se non mi eccito significa mica che sarò gay?", vado a cercare e scopro che esiste una cosa che si chiama DOC omosex.
inizio di un martirio, ricordando tutte le volte in cui ho fatto cilecca con le nuove partener, domandandomi costantemente se sono attratto dagli uomini. ho guardato anche dei video gay e mi sono eccitato, adesso so che fa tutto parte del gioco del doc ecc . però mi rimane il dubbio sulla mia omosessualità latente. la cosa che non mi da pace è che sono davvero sempre stato attratto dalle donne.
adesso io non avrei problemi ad accettare anche la mia omosessualità però qualcosa non mi quadra. non ci sto
ho contatto una psicoterapeuta. non so quanto possa funzionare.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"ogni tanto cerco anche delle rassicurazioni on line, che non fanno altro che aumentare le mie ansie\paure."

Sa bene come funziona L'ansia, vedo.

Rapporto a distanza
Ansia da prestazione
Anorgasmia/ eiaculazione ritardata
diamorfofobia peniena
Doc
Ansia diffusa
Paura di essere gay.

Oltre allo psicoterapeuta lei necessità anche dello psichiatra per diagnosi chiara e terapia combinata.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Però il termine Psichiatra mi sembra troppo grande.
in più sono stato sempre contrario a prendere psicofarmaci, al massimo vorrei fare una terapia normale dallo psicologo,
in piu prima avevo avuto altre relazioni e devo dire che non avevo tutti questi problemi, o meglio avevo sicuro superato quella che era l'ansia da prestazione e non pensavo sinceramente a tutte le altre storie che ora mi attanagliano.