Problemi con il mio corpo

Buongiorno a tutto lo staff.
Da molto tempo ho problemi con la mia immagine, in particolare con il mio corpo: non mi piace per niente, mi vedo grassa, enorme e vorrei soltanto che per un giorno non mi guardassi allo specchio e mi vedessi così.
Da 10 mesi circa ho rivisto la mia alimentazione e aumentato l'attività fisica a circa 5-6 ore settimanali di medio-alta intensità, ma nulla... non vedo risultati, non riesco a dimagrire. Non so più cosa fare.
Dovrei forse praticare più sport? Cambiare stile di vita? Non lo so. So solo che sto continuando a sforzarmi e impegnarmi così tanto, per poi vedermi tornare sempre allo stesso punto, con me che piango e che perdo ogni energia.
So che è sbagliato, ma invidio moltissimo i corpi delle modelle, la loro magrezza... Ho pensato anche molte volte di rifiutare il cibo o al contrario di strafogarmi soltanto per raggiungere quel corpo che tanto desidero. Ma so che non cambierebbe nulla. Anzi, peggiorerei soltanto le cose.

Come posso fare per ottenere risultati concreti?
Di diete ipocaloriche non voglio nemmeno sentirne parlare, ne ho già fatte e so bene come funzionano: non sul lungo termine.

Mi dispiace se risulterò noiosa o insistente.

Ringrazio in anticipo a chi mi risponderà.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

per perdere parecchi chili il "faidate" è poco indicato.

Le consiglierei di accedere ad un Centro per i problemi alimentari, che l'Azienda Sanitaria ha istituito in ogni provincia, anche nella Sua.
Sono dotati di una equipe multiprofessionale, che si occupa di alimentazione/dieta, di supporto psicologico,ed altro, a 360 gradi.

Questa è la modalità più completa affinche il desiderio di scendere di peso non strabordi in forme di magrezza eccessiva, in carenze alimentari ecc., lasciando però inalterati i problemi interiori; quelli che stanno alla base del peso eccessivo.

In alcune regioni è stato costituito anche uno "sportello di ascolto giovani" per i disturbi alimentari, dove psicologi e psicoterapeuti offrono la loro consulenza e si fanno carico di queste problematiche, avendo come obiettivo principale, soprattutto tramite una rilevazione precoce dei sintomi ed una corretta informazione agli adolescenti, la prevenzione, la riduzione del rischio di aggravamento e di cronicizzazione del disturbo. Lo sportello giovani è rivolto a tutti i ragazzi dai dodici anni in su, senza limite di età superiore.

Saluti cordiali.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei chiede se sia opportuno cambiare il Suo stile di vita, ma poi aggiunge: "Di diete ipocaloriche non voglio nemmeno sentirne parlare, ne ho già fatte e so bene come funzionano: non sul lungo termine"

Il passo importante da compiere per perdere peso non è quello di fare diete ferree per un po' di tempo e poi tornare a mangiare come prima del dimagrimento, perché è ovvio che non si risolve alcun problema, ma ci si sente peggio, proprio perché non si vedono risultati.

Lei deve proprio modificare il Suo stile di vita.

Ora, da qui non possiamo sapere in quali termini Lei deve cambiare stile di vita. Per questo è opportuno rivolgersi al medico di base o, come già suggerito, ad un centro per la nutrizione in ospedale.

Ma non ci sono scorciatoie né soluzioni magiche.
Quando modificherà il Suo stile di vita, abituandosi a mangiare meno e meglio, a fare sport in modo costante, ad evitare alcol e fumo (se ne usa), ecc... allora anche il peso sarà stabile entro parametri normali.

Ma è chiaro che Lei deve affrontare anche una questione psicologica: fino a quando penserà che con Lei le diete non funzionano, come a voler dire che non ha nessun tipo di controllo su se stessa e che la soluzione può venire dall'esterno, allora non riuscirà davvero a cambiare.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le avevamo già suggerito come fare, soprattutto quando ci ha scritto per le sue problematiche di autolesionismo.

Lo fa poi fatto?
Si è curata?
Se si, come?
È ancora in cura?

Provi a leggere questa lettura, è quello che le auguro!

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6188-innamorati-di-te-la-piu-bella-del-reame.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Dr.ssa Valeria,
per quanto riguarda il mio rapporto col cibo ne ho parlato meglio con la mia psichiatra relativamente da poco, circa un mese. Nelle prossime sedute dovrei conoscere un terapeuta sempre della struttura, ma non so ancora ne che tipo di problema ho ne di avere un vero e proprio disturbo alimentare.
Per quanto riguarda l'autolesionismo sono migliorata nel senso che raramente passo all'atto poiché ho trovato dei modi che mi aiutano a superare i momenti critici.
Dall'altra lato è come se invece di punirmi con i tagli mi privassi del cibo. Anche se non è l'unica cosa che mi porta ad avere questo rapporto con l'alimentazione, anzi.

Dr.ssa Carla,
la ringrazio per il consiglio, frequento già la struttura del csm vicina al mio paese già da tempo e mi trovo bene.

Dr.ssa Angela,
Sono ferma da circa sei mesi a causa di una distorsione alla caviglia e ora dopo pochi giorni di guarigione a quanto sembra me n'è venuta un'altra nell'altra caviglia durante una sessione di allenamento. Non ce la faccio più, non so cosa pensare, ho paura di ingrassare... Spero di cominciare presto la psicoterapia, ma nel frattempo? Come posso modificare il mio stile di vita se il mio corpo non me lo permette, se sono costretta all'immobilità?
Per precisare vorrei dirle che il mio problema non riguarda il mangiare troppo, anzi, mi capita molto raramente di riempirmi tanto. Il più delle volte mangio cercando di tenere i valori nutrizionali sotto controllo, a volte invece salto i pasti perché non voglio mangiare.
Lei scrive: «Ma è chiaro che Lei deve affrontare anche una questione psicologica: fino a quando penserà che con Lei le diete non funzionano, come a voler dire che non ha nessun tipo di controllo su se stessa e che la soluzione può venire dall'esterno, allora non riuscirà davvero a cambiare.»
e se non avessi il controllo di me stessa?

Ringrazio tutte per la cortese attenzione e per le vostre risposte
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Grazie del riscontro.
Dopo 6 mesi dal precedente Lei risulta seguìta e migliorata.
Ci piace saperLa in buone mani.

Saluti cordiali.
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