La preferenza sessuale per adolescenti è sempre condizione sufficiente per un'efebofilia?

Sono eterosessuale ed ho una vita relazionale e sessuale che percepisco nella norma.

Da molto tempo (mesi, se non anni), la mia preferenza sessuale è rappresentata da ragazze adolescenti.
Nello specifico, la fascia d'età è indicativamente compresa tra i 16 ed i 19 anni.
L'attrazione nasce prevalentemente per loro corpo (silhouette, caratteri sessuali, ecc.) e dai lineamenti del volto.
Sono attratto da quelle adolescenti le cui forme e lineamenti si avvicinano a quelle di una ragazza giovane (fascia 20-25) pur mantenendo i caratteri di adolescenti e che tendono ad essere esibizioniste (es. gonne corte, scollature, ecc.).
NON sono attratto sessualmente da ragazze con forme e lineamenti prepuberi.
La soddisfazione del desiderio si limiterebbe al sesso (in primis, il coito) o all'opportunità di poterne vedere le nudità in pose erotiche (NON in chiave voyeuristica). Non desiderio la persona per una relazione, né mi capita di provare sentimenti amorosi per la stessa.

Ad oggi, mi è capitato solo qualche anno fa, da ultra trentenne, di avere rapporti sessuali con una ragazza 17enne e consenziente che ho decisamente apprezzato.

Abitualmente ho rapporti con coetanee e donne più giovani di me al massimo di 5 anni.

NON vivo questa mia preferenza con disagio o senso di colpa; l'unico fastidio è legato allo stigma sociale e l'accusa di pedofilia che incasso quando parlo con sconosciuti delle mie preferenze.

Il disagio maggiore l'hanno sempre avuto le mie fidanzate, consapevoli dei miei gusti, poiché non mi sono mai sottratto dall'ammirare una ragazza, anche indugiando e perché c'è sempre quel senso d'inarrivabilità dettato dalla consapevolezza di essere più vecchie di un'adolescente. Ho sempre rassicurato la partner manifestando intenzioni di fedeltà. Seppur per via natura sarei per la più completa libertà sessuale (farei sesso con ogni donna che mi attrae dall'età del consenso in poi), intendo avere una condotta monogama.

Detto ciò, e consapevole che non può sostituire un consulto, si può parlare di parafilia, devianza o comportamento psicologicamente patologico oppure i miei gusti sessuali sono, per quanto non così diffusi, "nella norma"?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Per i nostri lettori diciamo che con EFEBOfilia - dal greco ephēbos (adolescente) e filia (amore) - si indica un orientamento o preferenza sessuale verso adolescenti già puberi,
a differenza della PEDOfilia che si rivolge verso gli impuberi.

Diciamo "preferenza";
ma un aspetto centrale risulta la distinzione tra desiderio e azione. In altre parole desiderare non è agire.

E' interessante per me psicoterapeuta indagare e lavorare sul motivo per cui la persona adulta prova interesse sessuale verso persone molto "asimmetriche" dal punto di vista fisico, anagrafico, mentale e culturale. Interesse che, per Lei, in un caso è stato anche agìto.

Rispondere alla Sua ultima domanda è possibile però solo di persona, in quanto implica una diagnosi, e non solo sessuologica.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
nella sua risposta parla di distinzione tra desiderio e azione. Nel mio caso le posso rispondere che l'intenzione di agire ci sarebbe sempre in assenza di relazioni sentimentali.
A parte un caso, ciò non è mai avvenuto per mancanza d'opportunità (ad es. l'adolescente non era interessata a me) e, secondariamente, per timore di ripercussioni legate al giudizio morale che la società dà ai rapporti sessuali di un adulto con una minorenne.

Riguardo al motivo per il quale provo un interesse sessuale per una ragazza adolescente, lo posso motivare con la preferenza di un viso senza rughe, di una pelle liscia, di un seno tonico ma, sopratutto, di un corpo che seppur femminile ha quella silhouette e snellezza tipica dell'adolescenza.

La componente mentale e culturale non è significativa per me, in quanto questa concezione di rapporto sessuale che ho lo vede esclusivamente finalizzato alla ricerca del piacere fisico ed il piacere è quasi totalmente influenzato dal corpo femminile e dalla perizia nell'eseguire le pratiche sessuali e nel trasmettere lussuria da parte della partner.

Concepisco anche un sesso come complemento di un sentimento o, genericamente, più romantico ma non è, per me, condizione necessaria per percepire un rapporto sessuale come appagante e desiderabile.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Considerate le domande che Lei si pone e che ha presentato a noi,
è opportuno sottoporre l'immaginario ed altro
ad una consulenza "di persona", come già detto.

Il professionista specifico è lo Psicologo Psicoterapeuta.

La Sua zona è ricca di ooportunità, basta consultare l'albo Psicologi e il registro fissonline per i perfezionati in Sessuologia clinica.


Saluti cordiali.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buora sera,
Dietro i gusti sessuali possono cerasi paure, conflitti inconsci, è davvero tanto altro.

Una sessualità con un'adolscente ha svariati significati:

Lei è dominante
La ragazza sottomessa
Lei è sessualmente esperto.
La ragazza no
Lei non si mette in gioco.
L'asimmetria la potrebbe da ansie e paure.
Lenisce le sue paure, forse ansia da prestazione, altro..

Inoltre, la disamina del suo immaginario erotico, ed agito sessuale deve essere fatta de visu, da un professionista qualificato.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it