Ansia? respiro costantemente forzato

Buona sera.
Scrivo perché come potrete notare dagli altri miei post, da un bel po di tempo ormai ho dei problemi che mi affliggono.
La mia età a voi specialisti è evidente.
Sapete anche che sono una ragazza.
Il problema che mi affligge, quello più pesante è il seguente:
Fortissima oppressione al torace (altezza sopra il seno. Zona décolleté) con conseguente difficoltà a respirare. La cosa che mi spaventa è che non è una cosa rara, occasionale... ma COSTANTE. Sto così ogni giorno, e soprattutto ogni notte. Per questo non dormo più la notte. Se riesco ad addormentarmi se ne parla comunque in mattinata, e mi vado svegliando per questo problema. È un senso di così tanta oppressione che sembra misto a bruciore pure.
Io ho fatto una gastroscopia per escludere qualcosa allo stomaco, essendo poi che ho la pancia MOLTO gonfia. Ma questa è stata negativa.
Ho fatto anche una spirometria semplice ma era nella norma. E dei raggi al torace. I raggi a parte una scoliosi, non hanno mostrato anomalie mi pare. (Ma i soli raggi sono efficaci per escludere tumori o altre malattie polmonari? Non che io sappia).
Ho fatto anche un eco alla tiroide.
Mai al cuore. E non posso farlo adesso. Ed io ho paura che sia il cuore magari.
Anche adesso, sto così. Forte peso sul petto (come se bloccasse il respiro) e respirazione difficile :'( ogni notte e giorno va così.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina, due cose: 1) l'ansia è un'emozione sgradevole che può innescare, quando il corpo parla al posto della voce dell'anima turbata, i sintomi che lei ci descrive. 2) Lei ha fatto molti esami clinici e strumentali di esclusione. Ora mi chiedo: come mai non può fare un controllo cardiologico?. La valutazione e un eventuale percorso di gestione di questa sgradevole emozione, in casi come il suo (senso costante di oppressione), dovrebbero essere postposti ad una valutazione cardiologica. Cari saluti. A disposizione

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio.
Non l'ho fatta perché economicamente non posso al momento, tenendo conto che ne ho fatte altre, per fortuna negative.
Il mio medico non ha mai fatto cenno di visita cardiologica, pertanto neanche i miei genitori hanno pensato di farmene fare una.
1. Ma la mia domanda è: cosa ne sa il medico che il mio cuore, con sintomi simili, se il mio cuore sta bene? Ed è quindi ansia?
2. L'ansia può portare simili sintomi costantemente? Giorno dopo giorno senza tregua?
3. C'è chi mi dice per "tranquillizzarmi" che se avessi avuto qualcosa al cuore, dopo così tanti mesi ma anche più, adesso non sarei qui al 90%.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Non mi sono chiari degli aspetti:


ha fatto già in passato visite cardiologiche?

Se le ha fatte, sono state fatte nel periodo in cui presentava la sintomatologia che ci porta?

Perché economicamente non se la può permettere? Un ecg e ecodoppler, in ASL si fanno al costo di un ticket.



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dopo
Utente
Utente
No, non ho fatto un esame cardiologico. Ho fatto solamente a livello pneumologico, una spirometria semplice. E dei raggi al torace che non hanno riportato anomalie, se non la presenza di una scoliosi. (Magari è per questo che ho questi fastidi?)
Questi sintomi sono, oserei direi, costanti. Non mi capitano una volta tanto, bensì ogni giorno. E la notte è diventata un calvario. Mi addormento belle mattinate, anche quando ho già sonno. Proprio perché mi sento "schiacciare" il petto e mi viene male a respirare. Mi preoccupa tanto perché altri individui che soffrono di ansia, accusano sintomi uguali o simili, ma non costanti. Il cuore a volte mi batte velocemente.
Sono andata in ospedale più volte, l'ultima risale ad Aprile. Sono svenuta dopo essermi uscito il sangue dal naso. Ma avevo comunque i parametri vitali più che nella norma. La saturazione era al 99%. Questo già credo che andava benissimo!
Mi dettero una tranquillante, "tranqu" e qualcosa (non ricordo il nome) che sinceramente non volevo neanche prendere, ma il medico mi disse che era innocuo e allora presi queste goccine nellacqua, senza comunque risultato. Ma questo non c'entra nulla coi sintomi della quale le parlavo, era giusto per farle sapere un po' più su di me. La notte capita poi che mi sveglio di soprassalto, sobbalzando dal letto senza respiro e poi il cuore inizia a battere forte. E ovviamente poi ho paura, e iniziano a formicolare (comunque a irrigidirsi) le gambe (perché sono spaventata). In questo caso, mia mamma pensa siano attacchi di panico.
E pensare che fino a qualche anno fa la sola cosa di cui mi lamentavo era più o meno la stessa sensazione: respiro difficile e peso allo stomaco/bocca dello stomaco. Feci persino una gastroscopia, ma negativa. Adesso questo peso è al 90% al petto, e al 10% stomaco. Sembra che debba fare dei respiri profondi, per alleviare questo "peso" ma appena finisco la prassi della respirazione, cioè dopo aver espirato, torna IMMEDIATAMENTE come prima.
A volte mi stanco anche a parlare. O a fare cose stupide. E mi sento quindi giù! Perché alla mia età non è facile.
Tra le varie visite l'unica alla quale ho trovato una diagnosi è stata una banale e rapida visita otorinolaringoiatra: rinofaringite cronica.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Cara utente. Cerchi di escludere ogni causa organica riferibile al suo problema. Includa anche uno screening cardiologico.

A nero su bianco, ci faccia sapere

A disposizione. Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Ma lo screening in cosa consiste? Mi fa paura.
Comunque molte persone mi hanno detto la stessa cosa: se avessi avuto un problema al cuore, adesso forse non ci sarei neanche più.
Mi pare strano che possa essere però ansia. Così? L'ansia gioca cattivi scherzi, lo so... ma lei, in qualità di professionista, non crede anche che sia esagerato star così ogni santo giorno-notte? Per l'ansia?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Signorina. Prima l'ho invitata a fare una visita cardiologica per escludere tutto. In certi casi, come il suo, occorre una diagnosi chiamata differenziale. Ovvero: si esclude un problema di natura organica per poter lavorare sull'aspetto psicologico.

Le ho già scritto in cosa consiste uno screening cardiologico ma, sarebbe il caso, che per capire meglio si rivolgesse ad un medico cardiologo.

Che cosa teme dello screening cardiologico?

Lei inoltre ci porta due aspetti contrastanti del suo pensiero: vorrebbe sapere se è l'ansia a provocare tutto ciò (richiesta da lei più volte ripetuta), senza però che si assuma la responsabilità della sua salute con la visita che le ho consigliato.

Non le pare che i due aspetti cozzano tra loro?
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dopo
Utente
Utente
Non è che non voglia assumermi alcuna responsabilità ma ho semplicemente paura, perdi più so di non poter effettuare adesso una visita.
Ci sono poi dei punti di domanda cheu assillano. Quelli che ho scritto sopra.
Non capisco come sia possibile avere un problema al cuore ed essere ancora qui, dopo un bel paio di mesi, o nel caso di ansia, non capisco come e se davvero uno stato di ansia può far stare così male?! Il mio medico è convinto che sia ansia; ma chi lo sa davvero? Mica ha la vista ad infra Rossi. No? So solo che ho paura.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Signorina, nelle sue mail lei ci ha parlato esplicitamente di:

L'impossibilità di fare una visita cardiologica di esclusione di fatti organici;

La paura della paura;

I dubbi che nutre sul suo stato di salute e su quello che le dice il suo medico e i suoi familiari.



Implicitamente invece traspare una tendenza a RIMANERE IMMOBILE di fronte a tutto ciò che le sta accadendo.
Qui sta ora il problema!

Comprendo bene che lei chiede aiuto e che sta soffrendo ma questo suo atteggiamento di immobilità non la aiuta assolutamente e mantiene il problema.
Avrebbe difficoltà a contattare un collega anche presso il suo consultorio di zona che possa supportarla nelle sue scelte e guidarla smuovendo il periodo che vive?

Cordialialmente


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dopo
Utente
Utente
Considerando età e zona in cui vivo, si. Perché non vivo in una grande città, ma in una cittadina dove per potersi spostare occorre un mezzo. E se si parla di visite, bisogna persino andare fuori. Il mio medico crede sia ansia. Allora per questo i miei lo credono anche, e dopo averne fatte tante altre di visite (non cardiologiche) anche di mia iniziativa (come i raggi al torace) non mi fanno più molta retta. Ma non perché non mi vogliono bene, questo lo so ed è evidente, ma perché sono tutti ormai convinti che sia "solo" ansia.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Signorina,

<<sono tutti ormai convinti che sia "solo" ansia>>

Detto ciò e comprendendo le sue difficoltà a spostarsi tanto fisicamente (per raggiungere il consultorio più vicino), tanto mentalmente (l'immobilismo al quale sopra accennavo)

Ne parli delle sue necessità con i suoi genitori, facendoli presente che il lassismo che noto, nel considerare tutto "solo" ansia, non è positivo. L'ansia è si "solo" un'emozione ma le sta creando non pochi problemi e per questo andrebbe comunque inquadrata con uno specialista in carne ed ossa. A meno che sia lei che i suoi genitori non considerate nulla di che questa emozione che per frequenza, intensità e durata, sta compromettendo la sua vita.

Nulla di che. Non è!

Ne parli con i suoi genitori o eventualmente con un amico/a e segua la strada che le ho indicato

Saluti






[#12]
dopo
Utente
Utente
Posso chiederle se, sinceramente, tra vari casi di pazienti, ha mai avuto a che fare con persone che accusavano i miei stessi sintomi fisici e persistenti?
Vorrei capire almeno questo. Dato che nessun altro può rispondermi. Meglio di voi.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Sì. Ma questo non esclude altre cause come le ho precedentemente detto.

Intanto legga questo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
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dopo
Utente
Utente
Già è qualcosa. Sapere che eventualmente c'è gente che come me, ha vissuto-vive costantemente una situazione così pesante.
Spero di riuscire a dormire stanotte :(
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Bene. Ci tenga informati.

Buona serata
[#16]
dopo
Utente
Utente
Ore 02:27 sdraiata, peso al petto e respiro pesante. Se faccio respiri profondi, al solito, la situazione migliora. Per poi riprendere. :(
Naso "chiuso" ma credo sia la Rinofaringite.
Sono tentata a provare davvero delle gocce, per vedere se migliora la situazione e capire quindi se è davvero uno stato psicologico. Il mio medico me prescrisse le xanax ma in una dose minima. Molto innocua, diceva. Però io non ho avuto il coraggio sapendo come sono gli ansiolitici. Neanche una notte in cui non potendo dormire, per questo motivo, ho pianto talmente tanto che avevo gli occhi rossi come il sangue (ed è vera la similitudine) mi dissero i miei parenti di provare a prendere delle goccine sciolte in acqua, che servivano per dormire. Che forse non erano neanche pesanti. Ma le buttai, perché ho paura di queste cose. Paura che possano farmi stare più male.
Il medico mi ha detto che dai raggi al torace si vedono i polmoni.
E mi ha detto che se a volte sento il cuore battere forte, di "lasciarlo" fare. Che si stancherà di fare i capricci. A modo suo, era un modo per tranquillizzarmi. Ormai lui mi conosce da qualche anno, sa quante e quali visite ho fatto. Mi ha vista piangere più di una volta. Un mese fa andai da lui perché accusavo un forte prurito in tutto il corpo. Con dei piccoli sfoghi (tipo puntine di pelle) su mani e piedi. Mi comparsero poi dei lividi in tutte le cosce, sembrava mi avessero massacrata. Mi controllò i linfonodi dietro al collo, e mi disse di fare le analisi del sangue. (Che ho fatto ed erano nella norma) Lui me le fece fare per il sospetto di una brutta malattia, di cui forse voi avrete già capito il senso. L'ho scoperto quando gli dissi "ho paura perché so che nei casi di .... si hanno lividi,ECC" e lui con le spalle al muro allora mi disse che era quella la ragione dell emocromo.
Un dottore un gamba, ma che ho paura, non mi dica al 100% tutto cercando solo di farmi stare meglio. Perché ormai mi conosce e sa della mia ipocondria.
Nel frattempo sono le 02:42 ed io ancora qui, con questo peso sul petto. A volte mi verrebbe di fare non so cosa. Pur di avere un po' di salute decente. :'(
Buona notte medici
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina, lei la notte scorsa, alle 2.30 ha aperto il portale per esternare per l'ennesima volta il suo disagio e la sua sofferenza. Ha "vomitato" tutto quello che aveva dentro in quel momento. Facendo di questo portale la sua valvola di sfogo. Ma le ripeto ancora: da qui noi non possiamo fare nulla se non indirizzarla verso il percorso già abbondantemente suggerito.

Ora. Due cose:

1)non comprendo la paura dello xanax. La molecola dello xanax (nome commerciale) si chiama benzodiazepina e ha semplicemente il compito di rilassare le persone quando si confrontano con forti periodi di ansia e stress e nessuna situazione peggiora. Il medico glielo ha consigliato e lei ha detto ancora una volta no!

2) tra le righe dice di essere cosciente di essere ipocodriaca ovvero di temere le malattie sottoponendosi continuamente ad una miriade di esami. Le è utile tutto questo? A che pro? Cosa c'è dietro i suoi timori?. L'ipocondria è fondata sul l'ansia e su quello andrebbe fatto il lavoro.

Di fronte a tutto ciò lei e i suoi famigliari rimanete inermi. Non fa e non fate nulla! Mi viene da pensare a questo punto che probabilmente le fa bene mantenere i suoi problemi per qualche scopo che non è chiaro ne a lei e figuriamoci a noi da questa postazione. Cioè che in qualche modo abbia una sorta di ritorno inconsapevole nel costante lamentarsi delle sue condizioni di vita.

dai precedenti consulti sembra che lei viva geograficamente "fuori dal mondo dei possibili aiuti". Perdoni l'ironia ma mi appare molto strano... (manteniamo anche in questo modo la sua sofferenza)

Prenda un mezzo e si rechi presso il consultorio più vicino a lei e cerchi un nostro collega con cui confrontarsi. senza andare e venire dal medico. È una scelta che deve assumersi il coraggio di fare. Si faccia accompagnare da un amico/a magari. Si confidi con qualche amica. Le esponga le necessità che le abbiamo consigliato!

Cordialità

[#18]
dopo
Utente
Utente
Comprendo l'ironia, e non me la prendo per così poco. Sembra che io viva in un altro mondo perché ho la reale impossibilità a raggiungere mete distanti dal mio paese. In quanto priva di patente, e amiche oserei dire.
Comunque non ho paura dello xanax in se, ma di ciò che dice la gente e confrontarlo poi con il bugiardino. Dicono crei molta dipendenza ed è anche difficile disintossicarsi.
E no, neanche inconsciamente ho il piacere di "lamentarmi"... perché non sono né sadica ne masochista. Non mi piace procurarmi del male, neanche son felice di viverlo.
Ho fatto tante visite, tutte rientrate nella norma, a parte per la Rino faringite della quale le parlai. Adesso il punto è che i sintomi che le ho descritto mi fanno avere paura di avere un qualche problema al cuore, o ai polmoni. Non so. E sono quasi dell idea che se il mio medico non mi ha detto di fare una visita è perché lui pensa ad un fattore psicologico. E non vorrà, probabilmente fare vincere questa mia ansia. Sottoponendomi ad ogni paura che mi assale. Però siamo sempre la. A lui (che è uno dei migliori medici che io abbia mai visto) o in generale agli altri, chi dice che sia ansia e non abbia nulla altro di organico? Detto ciò mi scuso per i thread, e mi auguro di non dover morire alla Milan giovane età.
[#19]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Cara signorina,

Se dice che il suo medico è uno dei "migliori medici che io abbia mai visto" e date le impossibilità di spostamento come ci ha descritto, si affidi a lui.

Meglio che rimanere nella sofferenza che vive, non crede?

<< Comunque non ho paura dello xanax in se, ma di ciò che dice la gente e confrontarlo poi con il bugiardino. Dicono crei molta dipendenza ed è anche difficile disintossicarsi.>>. Qualsiasi psicofarmaco, se ben dosato e monitorati i suoi effetti nel tempo (cosa che il suo medico potrebbe fare) , non crea assolutamente dipendenza ne altri tipi di problemi.

Un caro saluto
[#20]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina,

C'è qualche novità rispetto alla sua situazione? E a quello che ci siamo detti?

Ha parlato con il suo medico di fiducia?
[#21]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio per essersi ricordato di me. Comunque no, nessuna novità. Tutto al
Solito.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Buona sera. Le scrivo perché ci sono dei piccoli progressi! Ho eseguito un ecg con ecografia al cuore, ed era tutto nella norma. Avevo solo un aritmia. Ma mi hanno detto che non è una cosa preoccupante l aritmia.
[#23]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Che piacere avere sue notizie... ne sono piacevolmente lieto!

Mi complimento con lei per aver fatto questo progresso della visita cardiologica.

Questo le ha permesso di escludere cause organiche sulle quali nutriva dubbi.

Molto probabilmente anche le aritmie che le sono state riscontrate hanno una base psicologica.

I sintomi dell'aritmia cardiaca da stress sono simili a quelli di una normale tachicardia: le extrasistole, ovvero le contrazioni premature generate dai ventricoli e registrate come battito in più, sono il primo segnale che può indicare una lieve aritmia. Gli altri sintomi riconducibili ad un'aritmia cardiaca da stress possono essere:
-senso di oppressione al petto
-palpitazioni
-un colpo come se il cuore saltasse in gola
-sudorazione eccessiva e improvvisa
-senso di spossatezza
-respiro affannoso

*Ci si ritrova?
*Ha pensato come e su cosa poter procedere/intervenire adesso?
[#24]
dopo
Utente
Utente
Grazie tante. Comunque si, a dire il vero mi sento un po' sollevata adesso che ho fatto l ecografia al cuore. Il medico di medicina generale mi ha poi detto che avendo fatto i raggi al torace, se non hanno evidenziato anomalie, posso stare tranquilla e non pensare a presenze di masse tumorali. Quindi direbbe che in sostanza dopo l eco al cuore e i raggi di qualche tempo fa al torace, non devo pensare a malattie organiche.
In tutto ciò però mi hanno detto che dovrò eseguire una RM per verificare l'ipofisi, poiché qualche tempo fa avevo il valore della prolattina alterato. Il massimo era a 26 ed io l'avevo a 36. Considerando che soffro anche di irsuitismo. Adesso sto in pensiero per questa però. Perché hanno parlato di tumori e cose del genere. Ma, spero con tutto il cuore che non ci sia una cosa così grave.
Gentilissimo.
[#25]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Vada per tappe.

Ora non serve catastrofizzare ansiosamente su chissà quale patologia...
perché l'ansia non le è proprio utile in questo momento dato il fatto - scientificamente riconosciuto - che anche stress e disturbi del sonno possono far aumentare i livelli di prolattina. ;-).

Quindi ansia/stress -> iperprolatinemia -> maggiore stress -> valori ancora più elevati di prolattina.

Non credo proprio sia il caso di entrare in questo circolo vizioso... o forse... ci sta già in questo ciclo disfunzionale.

In bocca al lupo!
Ci faccia sapere se vuole

Un caro saluto
[#26]
dopo
Utente
Utente
Speriamo bene. Mi hanno detto che appunto potrebbe dipendere da stress o dalla presenza di un eventuale tumore all ipofisi. Altre ragioni non ci sono. Senza contare che da un paio di giorni mi fa pure male una zona della testa. Dietro, a destra. Più o meno altezza dell orecchio. Mi sento come se me la schiacciassero e mi "bruciasse". Questo mi spaventa di più, pensando ad un eventuale tumore in testa.
Per quanto riguarda l'ansia, bhè... vorrei tanto poter assumere qualcosa di naturale che sia in grado di aiutarmi a rilassarmi. Tempo fa provai i fiori di Bach, sarà che non erano quelli adatti a me, ma non sono stati efficaci. Ho provato delle compresse di valeriana (non farmaco, ma integratore) e non mi fece nulla. Camomille, tisane al tiglio. Nulla.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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