Secondo voi c'è il bisogno di cominciare una terapia

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e da un anno circa ho dei problemi di lieve ansia persistente talvolta (circa 6/7) sfociata in attacchi di panico.
Non l'ho mai identificata come un reale problema in quanto la mia vita prosegue come prima, il vero problema è nel fatto che non riesco più a fare dei gesti che prima facevo senza problemi come il sedermi in mezzo alle persone in luoghi affollati (cinema, teatri) (da in piedi sto benissimo), bere e fumare poichè mi causano parecchia ansia.
Secondo voi c'è il bisogno di cominciare una terapia? E se sì quale sarebbe la più indicata?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La necessità o meno di una psicoterapia dipende da due cose: 1) quanto stai soffrendo e 2) indicazione del terapeuta, al quale dovresti rivolgerti almeno per un colloquio preliminare.

Le forme di terapia che ti suggerisco per l'ansia sono la comportamentale o la strategica, entrambe brevi e focalizzate.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, il mio dilemma ora risiede nel fatto di capire se c'è una scala per definire la sofferenza causata dall'ansia, e cosa la fa diventare un "problema serio"?
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Dr. Emanuele Petrachi Psicologo 32 2
Caro utente, se la tua ansia sta compromettendo alcune sfere della tua vita (e mi pare sia così, da quello che dici) credo sia giunta l'ora di cominciare un percorso psicoterapeutico.

Non esiste un "grado di serietà" in assoluto.
Posso aver paura del vuoto, ma se lavoro nel mio ufficio non sarà quasi mai un problema; diverso sarebbe se facessi l'hostess in aereo, non credi?

Un saluto affettuoso

Dr. Emanuele Petrachi
Psicologo (Lecce)

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se "il tuo dilemma ora" è preoccuparti di sapere quanto stai soffrendo, significa probabilmente che nella tua ansia è presente una certa componente ossessiva. Perciò si ritorna alla domanda iniziale: quanto stai soffrendo?

Solo tu puoi saperlo, non può essere qualcun altro a dirtelo.

E in base a tale risposta devi decidere tu cosa fare o non fare.