Rapporto troppo legato con mia madre

Buonasera, cercheró di essere coincisa e sintetica ma è difficile.
Sono una giovane donna di 23 anni, fisioterapista, con due lavori remunerativi che mi danno soddisfazione. Vivo sola con mia madre, da ormai 7 anni, da quando i miei genitori si sono separati. E probabilmente da qui è spuntato il problema.
All'alba dei 23 anni, mi ritrovo una madre quasi ossessiva in alcuni attimi. Mi scrive almeno ogni due ore "tutto bene?", e se non rispondo via whatsapp mi riscrive lo stesso messaggio via sms, per poi chiamarmi se non ottiene risposta via sms. Il tutto nel giro di almeno un'ora. Questa situazione si è presentata anche sul lavoro: svolgo assistenza domiciliare e per logica non posso rimanere appiccicata al telefono. Delle volte mi sono trovata a risponderle "ma mamma sto lavorando!!" anche abbastanza scocciata, ma dall'altra parte sembra non capire la situazione, perche il problema si ripresenta ciclicamente. Persino durante l'intimitá con il mio fidanzato! Se non rispondo mi chiama e insiste, e se rispondo al telefono mi sento dire "eh ma non rispondi mi preoccupo". La cosa sta mettendo sotto tensione il rapporto di coppia, dato che il mio fidanzato è giunto ad un limite minimo di sopportazione.
A tutto cio si aggiunge il fatto che non mi lasci compiere lunghi spostamenti in auto e debba dunque dipendere dai suoi impegni lavorativi: lavora a brescia, e il mio ragazzo abita in quelle zone. Per cui se dobbiamo organizzare gite o cene in città, io devo dipendere dagli spostamenti di lei perche da sola non mi lascia viaggiare!
Sono arrivata anche io ad un momento di poca sopportazione di questa situazione, trovandomi ad avere quasi tutti i weekend di maggio e giugno occupati in città!
Come posso darle la possibilità di lasciarmi libera di vivere le mie giornate e i miei impegni senza che in lei si inneschi automaticamente un pensiero negativo del tipo "sicuramente sta male se non risponde" o "sicuramente se viaggia sola avrà un incidente"?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buona sera,
Talvolta dopo un divorzio, il figlio diventa un "partner sostitutivo"
E Succede quello che è successo a voi.

Assecondare sua mamma significa rinforzarla, dovrebbe secondo me, invitarla a consultare uno psicologo per imparare a gestire le sue ansie, e lei riprendersi la sua vita.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa, mi rendo conto che finora l'ho sempre assecondata mossa io stessa dal pensiero che "siamo rimaste solo io e lei, è normale sia cosi". Non ho mai pensato che questo comportamento si potesse protrarre cosi a lungo.
Oggi pomeriggio ho provato ad evitare di risponderle sempre al momento in cui ricevo l'sms, e sono rimasta in silenzio stampa per almeno due ore... magari domani provo ad allungare il tempo portandolo alle tre ore, poi 4... e soprattutto dalla prossima volta in cui ci sarà il mio ragazzo con me e lei mi scriverà, lasceró correre, fino a risponderle qualche tempo dopo dicendo che ero chiaramente molto impegnata. Cosa dice, potrebbe andare?
Le chiedo un consiglio perche so che ha gia avuto sedute in passato con psicologhe, ma non sono mai andate bene, stando a quello che mi disse... per cui non credo che voglia approcciarsi ad una consulenza psicologica, perche non penso nemmeno veda il problema come tale, piuttosto come semplice apprensione genitoriale.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
C'è una bella differenza tra apprensione ed ossessione.

Provi a diradare le sue risposte, ma secondo me non risolverà il problema di fondo che soltanto un clinico potrà elaborare insieme a sua madre.
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dopo
Utente
Utente
È stata davvero molto gentile dottoressa, la ringrazio di cuore!
Buona serata
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Anche a Lei.

Speriamo possa risolvere per il bene di entrambe.