A metà dell'anno scorso lui venne assunto in un ristorante con orario lavorativo dalla mattina

Salve, convivo con il mio fidanzato (19 anni) da oltre un anno e ci conosciamo da anni. Nella nostra relazione non ci sono mai state discussioni movimentate, abbiamo sempre avuto dei momenti per noi ogni giorno, anche per parlare, questi ultimi però soprattutto con la convivenza. A metà dell'anno scorso lui venne assunto in un ristorante con orario lavorativo dalla mattina fino a mezzanotte senza giorni di riposo, quando tornava a casa era stanchissimo e in quest'arco di tempo noi non abbiamo più potuto avere i nostri momenti. Per motivi che non gli vennero spiegati,dopo qualche mese, inaspettatamente venne licenziato e il mese seguente, trovò posto in un alloggio turistico. Era preso dalla disperazione e gli andava bene qualunque posto pur di lavorare e ricevere uno stipendio. Le cose andavano bene,tanto che a inizio anno lui mi chiese di sposarlo e avevamo già fissato la data e annunciato la nostra intenzione a parenti e amici, i miei parenti sapendo la nostra situazione si proposero per pagarci le nozze. Nonostante mancasse ancora qualche mese, nel giro di poco tempo era quasi tutto pronto, eravamo entrambi al settimo cielo. Una mattina lui mi disse che stava male psicologicamente e non ce la faceva piu, mi disse che era entrato in depressione e da quel lavoro voleva licenziarsi, io gli chiesi spiegazioni e lui mi disse che erano due mesi che non lo pagavano e che erano in prossimità di licenziarlo perché non riuscivano più a pagarlo, mi disse che ogni notte mentre io dormivo affianco a lui, passava notti insonni a pensare, poi mi disse che se la mia preoccupazione era il matrimonio, a quello ci avevano già pensato i miei parenti . Io accettai la sua decisione nella speranza che si riprendesse, invece, pochi giorni dopo, mi disse che era confuso e che non provava piu sentimenti per me, mi disse che non era in grado di mantenere una relazione e la colpa non era mia ma sua, io gli dissi che era la situazione che gli creava questa confusione,ma lui mi disse che era convinto di non farcela con me. Il giorno seguente mi misi in contatto con sua sorella, con la quale sia io che il mio fidanzato siamo in buoni rapporti e le spiegai la situazione, lei mi propose di far andare a casa sua suo fratello per una settimana e mi disse che lei gli avrebbe parlato (fin da piccoli lui ha cercato aiuto in lei con buoni risultati). Tutt'ora, nonostante secondo lui non stiamo più insieme, per scelta sua,ma anche per motivi familiari, conviviamo ancora, a volte in casa,quando siamo da soli,mi abbraccia e mi da baci, si comporta come quando "stavamo" insieme ,ma va a giorni, invece ogni notte (mentre dorme) si rotola sul materasso in cerca di me e quando mi trova mi abbraccia e resta così fino alla mattina seguente.
Può essere che lui non volesse lasciarmi e che abbia deciso, preso dalla confusione dovuta al suo stato psicologo? Stare dalla sorella gli farà chiarire le idee?
Anticipatamente grazie per la risposta
Porgo distinti saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Può essere che lui non volesse lasciarmi e che abbia deciso, preso dalla confusione dovuta al suo stato psicologo? Stare dalla sorella gli farà chiarire le idee?"

Gentile ragazza,

non possiamo certo saperlo da qui, anche perché non conosciamo direttamente la situazione.

Come mai hai coinvolto la sorella del tuo ragazzo?
Lui di che parere è ora?
Quanto tempo è trascorso dalla rottura?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
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Ho coinvolto sua sorella, perché lei, in quanto testimone di nozze,nell'ultimo periodo ci ha seguiti molto sotto ogni punto di vista e magari suo fratello le aveva detto qualcosa prima di me. Poi bene o male,lei è sempre stata presente nella nostra vita, ancora prima della decisione del matrimonio, è stata presente sia come amica sia come sorella per entrambi,il legame tra lei e suo fratello è lo stesso che c'è tra me e lei, ma si è allontanata verso fine marzo per motivi lavorativi fino a qualche settimana fa. La rottura è stata nella seconda settimana di aprile,i primi giorni dopo la rottura, io e il mio fidanzato in casa nemmeno ci parlavamo, adesso lui mi coinvolge ancora nella sua quotidianità come quando stavamo insieme, ci svegliamo assieme alla mattina e spesso, se non devo lavorare, mi chiede di andare con lui a fare un giro, pomeriggio e/o sera che sia, a casa cerca di stare il più possibile con me, sembra quasi un controsenso con le parole che ha pronunciato settimane fa, ma nonostante i gesti non mi ha ancora detto che la situazione si è risolta, pare impaziente di vedere la sorella soltanto per parlarle, così le ha detto in una telefonata
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dopo
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Salve, in merito a quanto raccontato ieri, come potrei comportarmi dinanzi ai suoi comportamenti? Dovrei recepirli come una cosa positiva? Dovrei ricordargli le parole che mi aveva detto oppure quando lui si comporta da fidanzato, fare altrettanto anche io?
Vivendo sotto lo stesso tetto,quindi avendo più tempo a disposizione, avrei la tendenza ad assecondarlo quando fa lo sdolcinato, perché sa i miei" punti deboli" . Non so davvero come comportarmi.
Anticipatamente grazie per una risposta da parte vostra