Possibili attacchi di panico??

salve,
ho avuto per 5 anni una bellissima storia d’amore con una ragazza interrotta da lei dopo che il rapporto si incanalava in qualcosa di + importante, nel senso che io stavo costruendo casa e lei in quel momento, sentendo il passo del matrimonio vicino, ha avvertito dei dubbi sul sentimento che provava per me; se fosse vero amore o no. lei dice questo facendo paragone con quello che ha provato prima di metterci insieme per un altro ragazzo (il primo). fin qui il discorso fila la cosa strana e’:
- che lei subito dopo aver troncato non ha passato un momento facile ai limiti della depressione, pero’ poi piano piano si e’ ripresa. - - sono ormai quasi 2 anni che succede di riavvicinarsi varie
volte ed a me ogni volta sembra come che non ci fossimo mai allontanati impressione che mi conferma anche lei.

il problema si ripresenta ogni volta quando e’ come se fossimo tornati insieme, lei viene assalita da queste “insicurezze” le chiamo io e come mi ha confessato e’ assalita da tachicardia e senzazioni varie tanto da spingerla a troncare tutto, poiche’ parole sue: “non riesco a vivere”. l’ultima volta e’ successo di recente dopo quasi 7 mesi che non ci incontravamo di persona, anche se avevamo avuto sempre un certo contatto, confessandomi che anche se conduceva una vita tranquilla non era felice, in quanto sa che e’ stando insieme a me che e’ veramente felice, che sono l’uomo che ha sempre immaginato di incontrare, ma purtroppo siccome lei crede: “che se si prova un sentimento talmente importante per qualcuno questo stesso sentimento non puo’ essere minato da codesti “dubbi”, il fatto stesso di averli pensati fa si’ che mini il sentimento che prova nei miei confronti”. e’ questo il ragionamento che mi fa’ ogni volta.
io in questo periodo mi sono reso davvero conto di quanto sia importante per me, e al contrario sono sempre stato sicuro del suo sincero sentimento; nonostante dica il contrario, pero’ le sue azioni dimostrano tutt’altro. anche adesso alla domanda se si sente bene lei mi ha risposto di no di non stare bene. abbiamo parlato e’ analizzato la nostra situazione piu’ volte pero’ lei e’ sempre contradditoria: dice di non amarmi, per il ragionamento di cui sopra.
ma continuamente anche nelle piccole cose mi dimostra il contrario
come sempre quando ci riavviciniamo lei e’ felicissima, felicita’ che si interrompe nel momento in cui pensa a quello che l’ ha allontanata da me, e li’ di nuovo tutte quelle senzazioni che non la fanno continuare il rapporto e scappa, a malincuore ma scappa.
ora io mi domando: non sto riuscendo in qualche modo ad aiutarla a superare cio’ (anche se lei non mi da’ la possibilita’ perche’ ogni volta tronca il rapporto e si allontana) oppure ha ragione lei e sarebbe meglio per entrambi se ci allontanassimo definitivamente? (cosa che abbiamo provato a fare come ho detto sopra non riuscendoci), forse non avrei dovuto essere io a scrivere, ma io sono sicuro che e’ qualcosa di importante quello che ci lega e’ vorreri aiutarla a superare quegli ostacoli.
confido in un consiglio se possibile, ringranziando anticipatamente.
[#1]
Dr. Cristina Finocchiaro Psicologo, Psicoterapeuta 61 7
Gentile Utente,
si è chiesto cosa è veramente che lega lei a questa donna?
Mi sembra di leggere tra le sue parole anche un suo lecito dubbio riguardo questa relazione.
Ha ragione quando scrive che c'è qualcosa di importante che vi lega, ma è solo andando avanti che potrete scoprirlo.
Spesso le relazioni affettive sono fondate su un "alchimia" che attrae gli individui in un rapporto che comunque unisce, ma non è detto che sia veramente "intimo".
Potreste assumervi insieme il rischio di stare insieme per poi lasciarvi definitivamente ma darvi forse anche l'opportunità di approfondire questo rapporto fino in fondo, che, come qualunque rapporto d'amore intimo, comunque, non sarà mai privo di sofferenza.
I dubbi e le insicurezze sono come dei campanelli di allarme ci dicono che si sta entrando in una zona "a rischio" e il lasciarsi andare in una relazione amorosa non è per tutti facile, soprattutto quando l'altro ci richiede di più di quello che sentiamo, possiamo dare.
E lei, sente che potrà dare a questa donna tutto quello che un giorno potrà richiederle?
Esponga i suoi dubbi, mi sembra sia interessato a farlo..auguri
Cordiali saluti

Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, innanzitutto ringrazio la Dr.ssa Finocchiaro per la risposta.
Per quanto riguarda i miei di dubbi in questo peridodo di allontanamento si sono schiariti e si' sarei pronto a rischiare di andare avanti. Il problema maggiore e' che e' Lei a non voler "approfondire", prende una sua decisione drastica e tronca, pero' non riesce a farlo del tutto. Ora io mi domando se uno e' convinto di cio' che prova fa di tutto per evitare che l'altra persona si "illuda", anche con comportamenti drastici e poco gentili, ma che sicuramente faranno bene ad entrambi.
A me sembra (potrei pure sbagliarmi) che le sue siano solo delle paure quando ha inteso che il rapporto si stava evolvendo in qualcosa di molto piu' importante che un semplice stare insieme. E' giusto quello che mi dice Lei Dr.ssa, ma questa "alchimia" puo' essere tale da far dire :"io lo so che sono felicissima quando sto con te, senza sto bene, ma non felice" sentimento che viene intaccato quando ripensa a cosa l'ha fatta allontanare ed a privarla di cio', da quello che ho capito io.
Siccome non riesce a vivere il rapporto con questi quesiti per una correttezza nei miei confronti preferisce tagliare.
Per rispondere all'ultima domanda che mi chiede: certo che sarei disposto dare cio' che mi chiede, nei limiti delle possibilita', ma vorrei anche al mio fianco una compagna che non fugga davanti ai problemi che la vita ci potrebbe riservare.

Ringranziandola ancora, Le porgo i miei piu' cordiali saluti.
[#3]
Dr. Cristina Finocchiaro Psicologo, Psicoterapeuta 61 7
Salve,
quello che è qui centrale è la SUA richiesta e quello che emerge è la SUA esigenza di stare vicino a questa donna,è vero che non può obbligarla a stare insieme, ma, come ha fatto in passato può accettare questo vicinanza oscillante: "torno"-"ti lascio".
Fino a quando l'accetterà?
Quanto è disposto ad accettare le paure di questa donna e a conviverci?
Le sue ultime parole mi sembra vadano in una direzione diversa ("vorrei anche al mio fianco una compagna che non fugga davanti ai problemi che la vita ci potrebbe riservare."), ma il tutto avrebbe bisogno di un maggiore approfondimento.
La invito a leggere il libro di Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici, le riporto un passo dove parla dell'amore: "Ci si innamori dunque, disperatamente: di una persona sposata, di un prete, di una stella del cinema o di una cantante d'opera. In questo modo si viaggerà fiduciosi e lieti, senza mai arrivare, e inoltre ci si risparmierà il disinganno nel dover constatare che l'altro è eventualmente del tutto disponibile a iniziare una relazione-cosa questa che gli farebbe perdere subito ogni attrattiva."
cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora per la disponibilita', faro tesoro dei quesiti che mi porge, ed accolgo con piacere il suo invito, salutandoLa cordialmente.

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