Amore tradimento sella moglie disabile depressione

Buongiorno, vado subito al sodo. Ho 43 anni, da ventitré sto con la mia fidanzata( che sposai nel 2009). All'inizio la mia fidanzata camminava, correva sciava e tutto il resto, dando però segnali di qualcosa che non andava( camminava come se avesse le gambe e le ginocchia bloccate, come un robot). Negli anni ha incominciato a peggiorare, nel 2000 richiedeva l'invalidità e l'otteneva, un paio di mesi fa, si è sottoposta all'aggravamento al 1005. Sta ancora aspettando il responso.
Io, giova ne innamorato, vedendo quelle piccole imperfezioni, non mi sono preoccupato per scavare a fondo, in quanto innamorato, qualsiasi cosa potesse essere, mi sentivo in grado di affrontare per amore qualsiasi cosa.
Nel tempo ho desiderato con tutto me stesso di poter allargare la famiglia con un figlio, il quale ci avrebbe portato qualche gioia o perlomeno un senso di compiuto. negli anni non abbiamo mai approfondito il perché del mancato concepimento(anche perché io ho deciso di non fare alcun test, per paura di essere a posto e poi voler fare altre scelte e distruggere il rapporto con mia moglie).
Nel frattempo anch'io mi sono ammalato di artrite reumatoide e psoriasi, perdendo molta fiducia in me stesso forza, volontà, ma soprattutto la speranza che alimentava la mia forza.
Ma il tempo è tiranno, man mano ho incominciato ad avere un impulso irrefrenabile, una voglia di paternità infinita, quindi di nascosto ho incominciato a frequentare un gruppo di amici ed amiche al di fuori dalla sfera famigliare. E li che ho incontrato la donna, che poi sarebbe diventata la mia amante. Lei è sposata con due figlie di 18 e 20 anni e dice di vivere già da almeno cinque anni separata in casa, non condividendo col marito nulla e pure lei, si è aperta e vive il nostro rapporto come n'adolescente, anche se purtroppo adolescente non lo è. Praticamente mi sono ritrovato in una situazione simile ad una donna 48enne, mentre io ne avevo 41
a questo punto, dopo un paio di mesi è scattato un sentimento d'amore irrefrenabile, cercavamo ogni scusa per incontrarci, finche siamo arrivati praticamente a due anni di relazione, dove io sono distrutto fisicamente e moralmente, perché mi ritrovo in due situazioni impossibili, dove provo ancora dei sentimenti di affetto per mia moglie, e dove provo sentimenti d'amore per l'amante. Soffro perché alla fine mi rendo conto che sono comunque infelice, perché comunque non vedo spiragli per un futuro con mia moglie, ma neanche con l'amante. Soffriamo tutti, soffro io come un cane, quando torno a casa sono sempre in depressione che piango, riprendendomi e dicendo che voglio troncare questo rapporto che mi logora ancora di più, ma dall'altra parte l'amante ogni volta con la sua gentilezza e la sua sensibilità, mi fa cambiare idea. Mi vergogno a dirlo, ma m vedo come un drogato che non riesce ad uscire dal tunnel. In più mi sento un mostro nei riguardi di mia moglie che purtroppo si muove soltanto in sedia a rotelle.
Grazie dello spazio concessomi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei descrive una storia di grande sofferenza, iniziata già nel matrimonio a causa dei problemi di salute di Sua moglie e la via di fuga che Le è sembrata la scelta migliore per alleviare questo dolore e poter prendere una boccata d'aria, si è in realtà rivelata controproducente...

Ora qui vuole chiedere che cosa potrebbe fare? Se ci sono soluzioni o semplicemente sfogarsi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa intanto la ringrazio per avermi risposto. Io sinceramente non ce la faccio più ad andare avanti così, lo sfogo oramai non riesce più ad alleviare il dolore e le paure. Mi piacerebbe ricevere un nuovo punto di riflessione, qualsiasi consiglio che mi possa aiutare a riprendermi, a dare un senso alla mia esistenza.
Ringrazio anticipatamente