Ansia per tutto ciò che comporta un cambiamento

Salve a tutti,
vi scrivo per comunicare il seguente problema: da sempre ogni qual volta devo affrontare nuove situazioni, mi prende ansia che non riesco a controllare in quanto mi assalgono mille pensieri di ogni tipo.
Tutto è cominciato finita la scuola superiore, con la ricerca del primo lavoro: paura di non essere capace, paura di non trovare il lavoro giusto, difficoltà ad adattarmi ecc...tutto questo mi creava ansie e preoccupazioni e non stavo quindi bene. Poi ho trovato il lavoro giusto, mi piaceva, andavo al lavoro volentieri, ma quando in un paio di occasioni ho cambiato mansioni ecco di nuovo l'ansia e la preoccupazione di non essere capace e di non farcela. preoccupazioni che ora ricordandole le ritengo esagerate, spesso mi ripeto che se tornassi indietro le affronterei in modo diverso, ma a suo tempo non potevo farne a meno.. Il mio problema oggi è questo: hodeciso di andare a stare da solo, sto benissimo a casa, ma a quasi 40 anni ho voglia di fare questo passo. In questi giorni ho forse trovato la casa dove andare a vivere e quindi preso la piena consapevolezza di fare il passo: non vi dico l'ansia che mi ha assalito! ma poi cosa faccio da solo? come passo il tempo? starò bene? staro male? mi mancherà la mia famiglia di origine i nipoti? mi ambienterò in uno spazio nuovo? sò che esagero ma è più forte di me...stanotte non ho dormito è non sto bene. Ricordo infine che tempo fà ho attraversato un periodo difficile per il mio coming out: anche in questo caso preoccupazioni eccessive di ogni tipo poi alla fine il nulla, problemi zero con tutti...ora vorrei trovare un compagno e l'dea di vivere da solo mi fa pensare possa essere più semplice conoscere qualcuno, penso potrei sentirmi più libero, ma non vorrei che alla fine fosse inutile e trovarmi senza relazione e senza i famigliari, pur andando ad abitare a dieci minuti da casa... forse devo abituarmi a vivere con l'ansia. Ciò che mi da forza (a volte) è pensare a quello che ho attraversato in passato, il coming out, il lavoro, che ripensandoci oggi mi rendo consapevole che ho reagito in modo eccessivo e così penso sarà uguale anche stavolta.
Scusate se ho scritto male, ma sono agitato..
grazie mille
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

è possibile che lei sia una persona eccessivamente ansiosa e che abbia un lato ossessivo particolarmente sviluppato, che le rende difficile anche solo pensare che un cambiamento porti qualcosa di buono e non solo tanta incertezza.

Le esperienze passate le insegnano che le sue preoccupazioni sono in genere esagerate, ma questa consapevolezza non è evidentemente sufficiente a consentirle di dire a sè stesso che magari anche questa vola si sta preoccupando troppo per i singoli aspetti della sua vita futura.

Ha preso sicuramente una buona decisione per sè stesso e la sua vita, considerando la sua età, e non è semplice dopo 40 anni trascorsi in famiglia cambiare la routine e adattarsi a vivere da soli, anche se questo porta a diversi benefici (aumento di autonomia, crescita personale, creazione della giusta distanza dai genitori, possibilità di costruire una famiglia e così via).

Le suggerirei di sostenere qualche colloquio con uno psicologo per tranquillizzarsi e farsi aiutare a vivere più serenamente il cambiamento che sta per avvenire, in modo tale da vederne soprattutto i lati positivi.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott.ssa la ringrazio per la risposta. In effetti mi rendo conto che in base alle.esperienze passate anche questa preoccupazione è sicuramente eccessiva, però è più forte di me lasciare che i miei dubbi e le mie paure prevalgano sui pensieri positivi e mi complichino la vita. Quando ho preso questa decisione sapevo che mi sarei trovato in questa situazione, ma ho voluto portarla avanti lo stesso, proprio perché so che poi tutto andrà meglio di ciò che penso, e per non permettere all'ansia di non farmi vivere... però al momento è dura...prima vado da solo e meglio penso sarà, perché a quel punto vedrò la reale situazione e la affrontero per quello che è realmente e non per come immagino... anche la psicologa dalla quale sono andato qualche anno fa mi aveva consigliato di rivolgermi a lei. Probabilmente lo farò. . Grazie ancora
[#3]
dopo
Utente
Utente
La cosa assurda è che è come se pensassi che andando da solo, la mia attuale vita, le mie abitudini, le persone che vedo non dovessero più fare parte del mio mondo..neanche andassi a new york! mi chiedo perchè mi debbano assalire certi pensieri..
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Utente
Utente
potrei ricevere qualche altro parere? ho ancora ansia..grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

dal momento che Lei stesso definisce le Sue preoccupazioni eccessive e che si rende ben conto di avere un problema, Le suggerisco di sentire il parere di uno psicologo psicoterapeuta perché credo sia piuttosto evidente che Lei spende molto tempo a rimuginare su molti aspetti della Sua vita:

"è più forte di me lasciare che i miei dubbi e le mie paure prevalgano sui pensieri positivi e mi complichino la vita. "

Senza una psicoterapia specifica per le ossessioni, non è possibile imparare a gestire il rimuginio.
La psicoterapia (es cognitivo-comportamentale) potrà permetterLe di capire non solo a che cosa Le serve rimuginare, ma soprattutto ad eliminarlo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio molto. Seguirò il suo consiglio. Buona giornata
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego. Se vuole, mi aggiorni in futuro.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
salve, dopo un primo incontro non è cambiato molto, ma credo sia normale..è troppo presto. Purtroppo ho ancora un pò di ansia e tanti dubbi; continuo a lavorare su me stesso... mi viene però il pensiero che forse devo abituarmi a convivere con l'ansia, senza cercare di vincerla a tutti i costi. Forse così facendo mi abituo alla sua presenza e col tempo diventa "normale"..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Che approccio ha lo psicoterapeuta da cui sta andando? Ha ricevuto una valutazione diagnostica, oppure già istruzioni specifiche?

Spesso l'ansioso pensa che prima dovrebbe risolvere l'ansia (anche se non sa esattamente come) e poi, magicamente, riuscirà a comportarsi in modo normale. Invece è proprio il contrario: si vince l'ansia *iniziando* a comportarsi in modo diverso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#10]
dopo
Utente
Utente
diciamo che sta cercando di farmi comportare in modo diverso. Sta cercando di fare si che io possa essere autonomo come persona, che io possa trovare il mio equilibrio stando bene con me stesso. Principalmente devo far si che io possa non avere sempre il bisogno degli altri..
grazie per la sua risposta
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Mi sembra un approccio corretto. Ma bisogna vedere quanto lei è realmente motivato nel mettere un passo dopo l'altro e seguire il terapeuta in questo percorso di taglio del cordone ombelicale.
[#12]
dopo
Utente
Utente
la motivazione e l'impegno ci sono, anche se si, a volte mi viene il dubbio di potere arrivare a pensare "chi me lo ha fatto fare", ma questo perchè temo la solitudine. le motivazioni che mi hanno spinto a fare questo passo sono più di una: crescita personale, autonomia, soddisfazione di avere una casa propria, e sicuramente anche la possibilità di fare conoscenze più liberamente (sono gay), ma proprio questo ultimo aspetto mi mette in crisi perchè mi chiedo se poi davvero cambierà qualcosa...se niente cambia alla fine, temo potrei trovarmi nella situazione di pensare che oltre a non essere cambiato nulla da un punto di vista relazionale, vado pure a perdere anche quei punti fissi (i familiari) che ho ora e che mi sono d'appoggio... però poi penso anche che i familiari continueranno ad esserci perchè abitano cmq vicini e quindi non per questo li perdo...bho, forse dovrei pensare di meno

grazie, mille
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