Ho bisogno di comprendere ...

Mia sorella sta attraversando un periodo di crisi con il marito...Sono in uno stato di continuo litigio e c'è molta tensione, lei non è una persona che riesce a controllarsi e molte volte(anzi troppe) ha fatto sceneggiate davanti alle 2 figlie e continua a farle, tutto questo è causato dalla gelosia del marito... Mia sorella è rimasta incinta a 18 anni e ora ne ha 25...Il marito ha 10 anni in più di lei e credo che adesso lei rivoglia la sua gioventù che non ha vissuto e quindi ora la gelosia del marito la sta particolarmente pressando poichè lei vorrebbe uscire ed essere libera, far finta che non ha delle figlie e che non ha un marito...Lei vive vicino ai suoceri e ai parenti dalla parte del marito i quali sono veramente molto pressanti, la giudicano e parlano male di lei tra di loro dicendo che non è una buona madre e tante altre "belle" cose...E questo è un altro fattore molto importante...Ciò che vorrei riuscire a capire quindi è: Io mia madre e mio padre stiamo cercando di aiutarla perchè è una situazione che fa stare male tutti ma lei non vuole allontanarsi da quella casa, da suo marito e dalla vita che aveva...Le abbiamo proposto di venire a vivere di nuovo nella nostra casa, ma lei non vuole...Anche se continua a dire di odiare il marito e quella casa...Inoltre lei passa molto tempo sul cellulare e credo sia un pò diventata una droga...Oggi è successo un altro fatto;c'è da dire che lei questi ultimi due giorni è venuta a stare a casa da noi però continua a stare continuamente al cellulare col marito... Lei aggiorna molto spesso gli stati di whatsapp e oggi scrisse "Mi manchi da morire" al che io le ho chiesto per quale motivo avesse messo quello stato ...e lei si è innervosita urlando "ma perchè non vi fate un po di c**** vostri " è scoppiata a piangere e si è chiusa nel bagno...Io veramente non riesco a capire...Vi prego aiutatemi in modo che possa aiutarla.
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

purtroppo non è possibile aiutare chi non vuole ricevere aiuto:

"Io mia madre e mio padre stiamo cercando di aiutarla perchè è una situazione che fa stare male tutti ma lei non vuole allontanarsi da quella casa, da suo marito e dalla vita che aveva...".

Per quanto certe situazioni viste dall'esterno risultino angoscianti, inaccettabili e incomprensibili è possibile che, per vari motivi, chi le vive non voglia uscirne.

Avete già fatto il possibile, dichiarandole la vostra disponibilità a riprenderla a vivere con voi, ma è solo lei che può decidere cosa vole fare della propria vita.
Probabilmente pensa di poter sistemare i problemi con il marito o magari si sente una fallita a causa della direzione che ha dato alla propria vita e alle rinunce che ha comportato un matrimonio celebrato in così giovane età: di conseguenza proponendole di tornare a stare con voi le state involontariamente confermando che ha fallito e che la sua situazione è irrimediabile, mentre lei è innamorata del marito e scrive che gli manca.

In questa situazione penso che solo un percorso psicologico effettuato in coppia potrebbe consentire di risolvere i problemi e potete consigliarle questo, ma anche di rivolgersi da sola a uno psicologo perchè la vedete molto stressata.
Probabilmente non è pronta a rinunciare al progetto di vita che ha intrapreso in questi anni, che ha portato alla nascita di due bambine, e non vuole sentirsi dire che non c'è rimedio ai problemi che sta affrontando: è quindi possibile che il suggerimento di parlarne con qualcuno la aiuti a pensare che forse una via d'uscita dai problemi esiste e che lo accetti.

Cosa ne dice?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Purtroppo abbiamo cercato di convincere entrambi a consultare uno psicologo e cominciare a intraprendere una terapia affinché possano risolvere questi problemi, il fatto è che entrambi credono di non averne bisogno poiché inutile e perché per loro dallo psicologo "ci vanno i matti"....Sono entrambi convinti che il problema sia l'altra persona... Purtroppo da questo punto di vista sono entrambi molto chiusi, non hanno intenzione di raccontare le "loro cose" a un estraneo e molto probabilmente sono troppo orgogliosi per ammettere che hanno sbagliato e che non sono poi cosi perfetti.
Io cerco di aiutarla, cerco di darle sostegno e di farla ragionare, anche se ho 20 anni e potrei non capire bene la situazione e sbagliare il mio approccio con lei... Dentro la famiglia io sono probabilmente quella con la mentalità più aperta di tutti e sto cercando di studiare la situazione anche se sembra senza risoluzione... Parlare con lei è come parlare a un muro; molte volte sono riuscita a calmarla durante i suoi attacchi di rabbia, lei sembrava
aver capito, ma in realtà il giorno dopo era come se non le avessi mai parlato. Non so come fare, non so come comportarmi
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Parlare con lei è come parlare a un muro; molte volte sono riuscita a calmarla durante i suoi attacchi di rabbia, lei sembrava
aver capito, ma in realtà il giorno dopo era come se non le avessi mai parlato"

Ha già fatto tutto il possibile, considerando anche la sua giovane età, ma soprattutto il fatto che i problemi possono realmente essere risolti solo da chi li sta vivendo.

Se tutti i suoi tentativi sono stati fin qui inutili, o comunque hanno dato risultati temporanei, le suggerisco di sforzarsi di non farsi più coinvolgere in quello che sta succedendo.
E' infatti probabile che si sia innescata una dinamica per la quale sua sorella viene a casa vostra per lamentarsi e sfogarsi, senza voler davvero fare qualcosa per risolvere il problema.
Di conseguenza suggerisco di cambiare approccio e di non darle più corda quanto prima, perchè inutile e frustrante per tutti voi.

Quando si sentirà rispondere che le avete già indicato una possibile soluzione (psicologo) e che è lei a non volerla prendere in considerazione, e vedrà che non può più catturare tutta la vostra attenzione con i propri problemi, si darà davvero da fare per risolverli.
Può sembrarle un suggerimento difficile da attuare, ma le assicuro che alcune persone, soprattutto se tendenti al vittimismo e alla teatralità, riescono a cambiare le situazioni problematiche solo quando sentono che non possono più "scaricarle" sugli altri, mettendosi così al centro dell'attenzione, e che vanno davvero affrontate.