Ansia con senso di irrealtà

Gentili dottori,
Sono Giulia e ho 21 anni.
Da pochi giorni manifesto questa ansia accompagnata da questo senso di irrealtà costante. A volte mi chiedo: ma sono veramente io? Sono veramente qui? Ed ecco che con queste domande inizio a pensarmi pazza.. ci sono momenti in cui non ci penso e sto bene. Altri in cui solamente parlando con mia mamma o con il mio ragazzo mi chiedo appunto: ma io sto vivendo veramente e lei è veramente mia madre? Lui è veramente il mio ragazzo? Però mentre lo penso, sono consapevole del fatto che lo sto pensando, che lo sto dicendo e per questo mi sale l'angoscia e mi sembra di impazzire.
Per questo ho iniziato ad informarmi tramite internet e a pensare che questa ansia e questo senso di irrealtà siano iniziati pochi giorni fa quando ho assistito ad un piccolo incidente Che ha fatto mio padre e un altro in cui ero quasi direttamente coinvolta, e anche per il fatto che da poco, inaspettatamente è morto un caro amico. Per il resto ho sempre sofferto un po' di ansia, infatti due anni fa ho intrapreso un percorso con una psicologa, mi ha aiutato molto, ma ora non vorrei ritornare da una psicologa, anche perché io sono sempre stata ipocondriaca e una persona che ha sempre rimuginato a lungo sulle situazioni.. da un lato non mi preoccupo piu di tanto, ma dall'altro quando sale questo senso di ansia ed irrealtà mi sento davvero pazza.. vorrei uscirne davvero. Può essere che sia solo un periodo di stress intenso a causarmi questi sintomi? Grazie a chiunque risponderà
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Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
Gentile signora, ha recentemente avuto esperienze che hanno innescato dei sintomi più acuti ma sicuramente a partenza da una base di predisposizione, che lei stessa rileva, di tipo ansioso/fobico. E' possibile che questa fase più acuta rientri da sola, ma le consiglio comunque di non trascurare la situazione onde evitare che questi episodi si manifestino con maggiore intensità e frequenza. Le consiglio di riprendere un percorso di psicoterapia previa consulenza psichiatrica per una eventuale terapia farmacologica. Utile anche imparare tecniche di autorilassamento che aiutino a gestire anche i momenti più acuti, ad esempio training autogeno.
Un caro saluto.

Dr.ssa Paola Invernizzi PhD

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