In sintesi mio padre soffre di ipocondria

Salve gentili Medici,
Porgo alla vostra attenzione la mia tragedia familiare.
In sintesi mio padre soffre di ipocondria: dopo un semplice intervento di ernia ombelicale (andato a buon fine), è convinto che il chirurgo abbia sbagliato l'operazione e gli abbia provocato danni irreparabili, tipo batteri che si trasformano in tumori (parole sue).
Questa situazione va avanti da 4 anni, ma premetto che ha sempre sofferto di varie forme depressive, soprattutto dal momento in cui ha perso il lavoro 7 anni fa. Da allora non ha più voluto cercare nessuna occupazione ed ora ancora di meno, in quanto sostiene di stare per morire. Piange tutti i giorni, sta a letto tutto il giorno al buio senza fare altro. Inutili le nostre esortazioni ad uscire a fare anche solo una passeggiata.
Inutile dire che rifiuta ogni forma di cura di tipo psicologico: è stato seguito per diversi anni da uno psichiatra, ma appena è stato un po' meglio ha abbandonato le cure e la situazione è ritornata uguale.
Per tutti i malanni che dice di avere abbiamo fatto tutti gli accertamenti, ma ogni volta gli esami non bastano mai, sostiene che i medici non siano competenti, che ha una malattia che non può essere diagnosticata né tramite analisi, né tramite radiografie, ecografie, ecc
Non sappiamo più cosa fare, temiamo che possa diventare pericoloso per se stesso ed anche per noi, dato che ogni volta che gli si propone di andare a visita dallo psicologo mostra atteggiamenti violenti.
Nella speranza di ricevere qualche consiglio utile, vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Una situazione con una rigidità così forte, in cui la persona appare inattiva, ritirata, e non cerca rassicurazione, può indicare una convinzione radicata. Va distinta la preoccupazione ipocondriaca dalla convinzione, cioè delirio (si può sospettare in base al fatto che ritiene di avere qualcosa che non si vede con gli esami, come se già lo sapesse).
La cosa è teoricamente curabile, ma la persona va fatta visitare, magari a domicilio se rifiuta di muoversi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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