Paura dell'acqua

Buonasera,
Chiedo il vs.aiuto per poter capire un po meglio da cosa può derivare la mia paura.
Non ho paura di entrare in acqua, anche se mi arriva fino al collo, ma ho paura di staccare i piedi dal fondo, di lasciarmi andare e mettere la testa sott'acqua, sia al mare che in piscina. Ho bisogno di sentire un appoggio e se provo a staccarmi dal fondo o dal bordo mi sento senza appigli. A volte quando sono al mare mi viene l'istinto di buttarmi e lasciarmi andare, ma poi subentra la parte razionale, mi viene paura e mi blocco.
Ho 38 anni, con i genitori da piccola non sono mai andata al mare perché mia mamma non ha mai amato l'acqua e credo mi abbia trasmesso un po questa paura. Mi ha insegnato da sempre ad essere molto razionale e di fare sempre molta attenzione a quello che facevo e forse questo mi ha un po bloccata e mi blocca ancora oggi nel lasciarmi andare per paura di quello che può succedere. X me sarebbe davvero un gran risultato riuscire ad abbandonarmi e fidarmi dell'acqua.
Voi cosa ne pensate di questa paura? Ce la farò un giorno a vincerla?

Grazie Clara
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Clara,

senza conoscerla ci è impossibile dirle con certezza da cosa dipenda la sua paura, nè se la vincerà in futuro.
Di sicuro comunque sarà più probabile che la sconfigga facendosi aiutare da uno psicologo, piuttosto che continuare con tentativi in autonomia che finora non le sono serviti.

In linea di massima da quanto scrive parebbe che lei tenda a voler essere razionale ad ogni costo e quindi a controllare la realtà che la circonda e la contiene, perciò un'esperienza come quella di non avere "i piedi per terra" e di abbandonarsi ad una forza esterna (quella dell'acqua) potrebbe metterla in crisi perchè il controllo viene in parte a mancare.

Può dire che questo è il solo caso in cui non riesce ad "abbandonarsi e fidarsi" o, riflettendoci, le sembra più rispondente al vero che questo le accada anche in altri ambiti e/o nel rapporto con gli altri?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera,

la ringrazio per la risposta.

Direi che è un problema legato fondamentalmente all'acqua perché nella vita "terrestre" non ritengo di avere questo tipo di problematica.
Diciamo che mi piace "sognare" ma so anche essere molto razionale.
Credo che il problema è che fin da piccola mi sia stato inculcato un forte istinto di autoprotezione e che se avverto che una situazione può essere pericolosa, automaticamente mi tiro indietro.
Quando sento che l'acqua mi solleva o comunque mi sposta, mi irrigidisco e cerco di opporre resistenza(forse deriva anche dal fatto che non so come comportarmi). Fuori dall'acqua, però mi so abbandonare, adoro i massaggi e le sedute di watsu(shiatsu in acqua). In queste situazioni riesco a lasciarmi andare completamente. Per esempio la seduta di watsu pur essendo un trattamento svolto in acqua mi è piaciuta moltissimo, probabilmente perché comunque avevo un sostegno da parte dell'operatore e anche se mi immergeva la testa non avevo nessun tipo di problema.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Potrebbe quindi trattarsi di un problema legato all'acqua di per sè, appreso o meno da sua madre.

Se la situazione è questa le suggerisco di effettuare con uno psicologo delle sedute di ipnosi o PNL che possano aiutarla a percepire diversamente la situazione dell'essere in acqua, smorzando ed eliminando la percezione di pericolo che lei vi associa.