Blocco emotivo

Buongiorno, vorrei chiedervi aiuto sulla risoluzione di un problema di natura emotiva che avverto comeun profondo senso di disconnessione cognitiva, al fine di "tutelarmi dal dolore". E' una sensazione molto fastidiosa, spegne completamente la mente e non posso comunicare, l'emozione prevalente è un senso di paura/vergogna/bisogno di non esserci-non essere visto, un po come quando a scuola l'insegnante sta per interrogare, sei impreparato e quindi speri che i suoi occhi non cadano su di te.


Non si tratta di semplice ansia, in risposta agli ansiolitici tale problema a volte peggiora, spegnendomi ancora di più. Inoltre che quando inizia a verificarsi io non ho assoluta consapevolezza del fatto che stia succedendo, perchè avviene con un effetto "gradiente". Solo dopo circa 1 ora di disagio arrivo a concludere "ok, sta succedendo!" e la sensazione di disconnessione e congelamento del volto dura da poche ore ad alcuni giorni.

Secondo me ci sono più segnali comunicativi non verbali che innescano questo stato di congelamento. sguardi, espressioni, toni di voce che ricevo o che emetto inconsapevolmente


sono molto motivato a capire che cosa è in realtà, per questo ve ne parlo.

Ad ogni modo, da anni svolgo un percorso con una psicoterapeuta e abbiamo sperimentato assieme che manifestare aggressvità rompe immediatamente questo stato di congelamento, tuttavia è scontato che l'aggressività a 360° non è la soluzione al problema, non posso manifestarla immotivatamente (perchè mi sento con il volto congelato) con gli amici o al lavoro. ultimamente quindi siamo giunti a provare un percorso di espressioni delle emozioni attraverso il corpo, tramite la danzaterapia.

Ho svolto 2 incontri ed ho provato una profonda paura irrazionale di tutta risposta perchè forse siamo andati a mettere il dito nella piaga: la funzione di questo meccanismo comunicativo disfunzionale sembra scattare infatti per "mascherare" la naturale comunicazione emotiva che avviene attraverso il corpo, cosa che è invece appunto l'obbiettivo primario della danzaterapia. Durante la danzatrapia, questo meccanismo di difesa non può essere innescato perchè sono costretto dagli esercizi a fare dei movimenti col mio corpo in relazione alle mie emozioni. Di conseguenza la mia mente richiama il meccanismo, ma il contesto terapeutico lo disinnesca, quindi subentra quello che c'era davvero dietro, cioè la paura irrazionale di esprimere le emozioni attraverso il mio corpo.


dalla psicoterapia pare che l'origine risalga alle scuole elementari.. Ai tempi ero in un convento di suore francescane molto severe, e ricordo che all'ultima seduta siamo giunti a dei ricordi confusi circa le recite di natale che facevamo.. quelle emozioni di paura corporea mi hanno riportato lì insomma. Molto spesso ricorrevano alla violenza corporea sui miei compagni, ma non ricordo violenza su di me.

mi piacerebbe ricevere vostri pareri su come potrei risolvere il problema descritto. ringrazio in anticipo ;)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
La richiesto lo steso consulto qualche giorno addietro.

https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/580313-blocco-emotivo.html

Se è già in cura dovrebbe proseguire con chi ha il
Piacere di occuparsi di lei, se chiede altri pareri online secondo me si confonde.

Sapere che l'origine risale alle suole elementari, non equivale a risolverlo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta. Purtroppo chiedo consulto quì proprio perchè nel percorso che sto svolgendo con la mia terapeuta siamo in stallo da diverso tempo, e mi sembra sia arrivato il momento di avere pareri da parte di altri professionisti, sentire quindi "più campane". ;) Ad ogni modo sono consapevole che conoscere la causa di tale blocco non risolve il problema. proprio per questo, sono qui sperando che qualcuno di voi possa darmi un suggerimento pratico su come comportarmi.