Crisi d'ansia e paura di perdere il partner

Salve, ho 23 anni e sono in una relazione da 3. Ho sempre percepito la persona con cui sto come l'amore della mia vita, lottando per lui e per aiutarlo a superare i suoi problemi ad ogni costo,spesso mettendo da parte me stessa. Lui viene da una situazione familiare davvero tragica, nella quale il patrigno e la madre lo hanno sempre trattato come se fosse un estraneo , creando in lui forti scompensi affettivi ed un forte desiderio di affetto ed attenzioni. Lui è stato il mio primo ragazzo, ci siamo da subito sentiti uniti nel profondo e compatibili in quasi ogni aspetto della nostra vita, facendo mille progetti insieme. Io penso di aver assunto sempre un ruolo portante nella coppia, essendo la più equilibrata dei 2. Nonostante ci troviamo in tutto e desideriamo la reciproca compagnia e la condivisione del nostro tempo , da 2 anni lui ha problemi ad avere rapporti sessuali con me. Vive un blocco psicologico a causa del quale pur eccitandosi si rifiuta... Ho provato in tutti i modi a parlarne per risolvere la problematica, ma con totale insuccesso. Lui ha solo saputo ammettere che vive il sesso in maniera "sporca" e che mi ha posto ad un livello superiore ad esso. Vengo al dunque: il nostro rapporto è stabile, ci amiamo e rispettiamo, ma questo aspetto è per me fonte di frustrazione ed insicurezza. Inoltre io da 1 anno sto vivendo un periodo di crisi con l'università a causa del forte stress che mi provoca... Domenica scorsa(il 9 ottobre) mentre mi sentivo serena ho iniziato ad avvertire una crescente ansia, voglia di isolarmi da tutti e stare da sola e con essa il terrore di perdere la persona che amo e la fobia di non amarla più. Io voglio passare la mia vita con Lui, so quello che ho provato in questi anni e so l'importanza centrale che lui riveste nella mia vita e nei miei progetti per il futuro. Da quando sono insieme a lui ho sempre pensato che mai nessuno avrebbe potuto conoscermi nel profondo come lui è so che è così.
Non voglio perderlo e non voglio perdermi in questi stato depressivi. Da giorni ho solo voglia di stare da sola a letto a dormire, non voglio vedere nessuno e tutto mi trasmette ansia... Lui ora è fuori per un corso e torna Giovedì, ed io vivo nella paura costante di perderlo, guardo le sue foto ed i suoi oggetti sparsi nella mia stanza e mi prende un senso di soffocamento. So solo che non voglio perderlo, che ho bisogno di lui e che voglio che siamo felici insieme. La nostra relazione é stupenda, io lo amo nonostante u suoi piccoli difetti e lo reputo la persona più sensibile, dolce, profonda del mondo, lui é la mia casa da 3 anni, il mio luogo sicuro. Allora perché mi è presa questa paura di disinnamorarmi? Questa ansia di perderlo?
La cosa terribile è non riuscire a capire cosa mi stia succedendo...di solito mi sembra sempre di avere il controllo sulla mia vita,ora sento che tutto mi sfugge. Da giorni non riesco a mangiare né ad uscire, vorrei solo tornare a domenica scorsa, prima di quel terribile momento.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
può essere che il viaggio del suo partner abbia in qualche modo avuto un ruolo nel malessere che descrive dato poi sia lo stress relativo ai suoi studi sia la situazione della vostra relazione.
Le difficoltà in ambito sessuale nella coppia spesso hanno a che vedere con problematiche nella relazione, come potrebbe essere per la vostra in cui lei riveste un ruolo up, di sostegno, di aiuto per il suo compagno,un ruolo che sembra aver condotto il suo compagno a porla su un piedistallo, a idealizzarla. Che è cambiato tra voi dopo un anno?
Sembra una questione di ruoli tra voi da rivedere, oltre forse a una certa ansia che potreste in qualche modo palleggiarvi, a questioni pregresse non meglio specificate o altro che non sappiamo.
Lei può stare vicino al suo compagno, essere un valore aggiunto alla sua vita , ma non risolvere disagi ove ce ne fossero, senza nulla togliere alle sue buone intenzioni.
Come mai ha assunto questo ruolo oltre che per i motivi già specificati? Ci ha mai pensato?
In ogni caso il suggerimento è quello di rivolgervi a un nostro collega per valutare cosa sia più opportuno fare, a livello di coppia o personale, per risolvere le problematiche esposte.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
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Gentile Dottoressa,
Nel primo anno la nostra intesa sessuale era perfetta, avevamo una vita sessuale florida e soddisfacente. Dopo circa 1 anno dall'inizio della nostra relazione, sua madre ha scoperto di avere un tumore, che seppure fosse curabile al 100% e di lieve entitá (non furono necessari neppure cicli di chemio) , tale diagnosi portò molto squilibrio in lui. Mi diceva spesso in quel periodo che se avesse perso sua madre avrebbe sofferto per l'idea di essere solo al mondo, non per la perdita della figura in sé, perché provava indifferenza nei suoi confronti. Io gli sono stata vicino nonostante la difficoltà di una situazione simile,lui si aspettava che l'avrei abbandonato "come avevano fatto tutti", mi metteva continuamente alla prova per vedere se fossi andata via, io sono sempre restata. Da quel momento qualcosa è cambiato , come se io avessi assunto un altro ruolo. Ho provato ad illustrargli la problematica in questi termini, lui nega.
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