Non vivo, non ho mai vissuto

Salve, vi scrivo perchè non so cosa fare, so solo che non posso andare avanti così. Ho diversi sintomi, ma mi soffermerò su quelli che ritengo più invalidanti. Nello specifico sono purtroppo dipendente dalla pornografia, ne faccio uso in media 4-5 giorni a settimana, e ogni volta perdo qualcosa come 3-5 ore consecutive (con picchi di 8) a masturbarmi ritardando fino alla fine l'eiaculazione. Inutile sottolineare che ciò rappresenta un serio problema anche solo in termini di tempo perso. La cosa va avanti da più o meno 15 anni, e sono finito per guardare roba sempre più spinta, cosa che mi causa ulteriore disagio. Ho un'autostima molto bassa, sono parecchio ansioso, e non ho mai avuto una ragazza, cosa per cui ho sofferto maledettamente. Le uniche esperienze (5-6) le ho avute con delle prostitute circa 3 anni fa, una cosa che andava contro i miei principi e che mi sono sentito "costretto" a fare vedendola stupidamente come l'unico modo per rompere il ghiaccio. La realtà è che mi sento ancora più vuoto da allora e non voglio ripetere l'esperienza. Ormai non sento niente, ho perso i miei nonni a cui ero legatissimo, uno dietro l'altro, e vi giuro non ho sentito nulla, la cosa non mi ha toccato. E' come se avessi chiuso le porte a tutto. Sono certo che in qualche modo tutto sia legato al rapporto con mio padre. Fondamentalmente è una brava persona, ma solo da poco ho capito (nonostante cercassero di farmelo notare da tempo) che ha dei problemi e che li ha sfogati su di me. Stiamo parlando di un uomo estremamente frustrato, un militare ormai prossimo alla pensione. E' da quando ho memoria che mi insulta, mi umilia per qualsiasi cosa, e non parlo di episodi sporadici ma della normalità, passa l'intera giornata a criticare tutto e tutti. Quando mi portava a fare dei lavoretti con lui, ero costretto a sentirmi dire per 4-5 o più ore consecutive le peggiori cose, cercava (cerca) di farmi notare che non valgo niente (senza di lui), che sono tutti meglio di me etc... e non ha alcun limite, non c'è qualcosa su cui tace. Magari avete visto quel tizio del film American Beauty. Ecco non si discosta di molto. Non potevo neanche andarmene in camera mia, mi si parava davanti ed era peggio, per cui ho imparato a stare lì e a dissociarmi, se così si può dire. Quando lui parla (anche della cosa più insulsa) sta prendendo una decisione, per cui se non sei d'accordo (e quando ti accusa di cose assurde è difficile tacere) lo vede come un tentativo di minare la sua autorità, di sfuggire al suo controllo, e allora si arriva facilmente allo scontro fisico, e lì devi subire, non puoi picchiare tuo padre. Vorrei solo tornare a "sentire" per poter stare con una ragazza reale e vivere. Dopo la laurea triennale passai dei mesi a rilassarmi e fui in grado di non guardare porno per quasi 4 mesi, col risultato che, dopo un paio di mesi in cui sembravo sessualmente morto, tornai ad avere impulsi con donne reali. Poi ricominciai a studiare e con l'ansia ricadetti nella spirale.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
i problemi di relazione, anche piuttosto seri, come quello che descrive con suo padre, sono in genere risolvibili, spesso anche molto velocemente, con una psicoterapia appropriata.

Il problema dell'ansia va indagato con attenzione per ricercarne cause scatenanti e predisponenti, ma tenga presente che anche i disturbi d'ansia recedono molto facilmente con una terapia breve.

La dipendenza da siti porno potrebbe risentire favorevolmente della soluzione dei precedenti problemi, ma se il risultato non fosse sufficiente, andrà affrontata con specifiche tecniche.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
Attivo dal 2017 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la risposta intanto. Ora mi rendo conto che per trovare una strategia atta a risolvere un problema si debba prima capire di che natura è, quali sono le cause scatenanti, ma considerando che finchè non sarò economicamente indipendente non potrò permettermi di andare in psicoterapia, potrebbe per favore darmi qualche consiglio pratico per, quanto meno, limitare il tempo che perdo in quel modo? Perdo proprio la cognizione del tempo. Alcune volte ho troppa ansia di affrontare la giornata e sembra che lo faccia per arrivare alla sera. Cosa intende con "andrà affrontata con specifiche tecniche"? Grazie ancora
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Potrebbe valutare la psicoterapia presso l'ASL che costa poco, facendosela magari prescrivere dal medico di famiglia in modo da convincere i genitori eventualmente a pagarne una privata.

Non sarebbe opportuno darle suggerimenti di terapia senza una diagnosi clinica fatta di persona.

Intendevo specifiche tecniche usate dalla terapia breve.