Innamorata dell'amico di letto

Gentili dottori,
mi chiamo Rosaria e scrivo per una situazione che ormai non mi fa più stare bene.
Circa un anno fa, in seguito a continue rotture e riavvicinamenti con il mio ex, decido di frequentare un altro ragazzo per "distrarmi". Il ragazzo in questione afferma fin da subito di non essere in cerca di nulla di serio, io accetto la situazione in quanto neanche io potevo intraprendere una relazione a causa dei tira e molla con il mio ex. Il mio interesse nei suoi confronti resta per molto tempo basso, ero infatti ancora troppo presa dal mio ex e ciò ha fatto sì che mantenessi basse le difese proprio perché pensavo che a causa di ciò non mi sarei mai potuta innamorate di questo ragazzo, quindi ero tranquilla e continuavo la frequentazione. I mesi passano... e ormai il nostro diventa un sentirsi frequente, lui è sempre presente in ogni momento a differenza del mio ex... diventa il mio amico di letto. Come da manuale mi ritrovo "improvvisamente" (per modo di dire... perché in realtà è stato proprio il fatto che tutto sia avvenuto in maniera così graduale e silenziosa da non farmene rendere conto) decoinvolta con il mio ex e innamorata di lui. Purtroppo so che questo ragazzo, pur nutrendo affetto nei miei confronti, continua a non voler nulla e a frequentare altre persone, perché è così che vuole vivere la sua vita. So anche che dovrei rispettarmi e chiudere la relazione perché per me non è più un'amicizia di letto ma inizio a provare sentimenti. Eppure non riesco a chiudere da un momento all'altro i rapporti con una persona che ormai è così presente nella mia vita. Come è più giusto comportarsi in queste situazioni? E a cosa vado incontro se non riesco a chiudere e decido invece di portare avanti questa situazione?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

succede assai spesso - e specialmente da parte femminile - che ci si innamori dell' "amico di letto",
cioè di quella persona con la quale c'era stato il patto - da ambedue le parti - di andare ogni tanto piacevolmente a letto e .. stop.

Evidentemente non sempre è possibile disgiungere il sesso dal cuore,
oppure in una dei due c'era uno "scoperto" affettivo tale da chiedere di essere colmato; ma nell'altro no.

Cosa fare in questa situazione?
Dato che l'accordo era chiaro fin dall'inizio,
l'innamoramento risulta unicamente individuale.

Cosa farne, di tale sentimento?

Dipende da cosa si vuol fare della relazione "di letto";
se si vuole mantenerla, ci si limita ad assistere al proprio unilaterale innamoramento e non se ne fa nulla.
Se invece si desidera rispettare tale sentimento, si spinge l'altro verso la coppia e la maggior parte delle volte si rompe tutto.
Infine, se tale proprio innamoramento permette di scoprire o di accettare una parte di sè bisognosa di cuore, di amore, di un innamoramento corrisposto,
allora conviene chiudere anche se con fatica
al fine di essere interiormente libera verso altre persone.










Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Rosaria,
Capita!

Legga con attenzione questa lettura sugli amici di letto, e su cosa cela questa forma atipica di intimità ..e ne riparliamo.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4165-amici-di-letto-nuove-forme-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentili dottoresse,
Innanzitutto grazie per le risposte. Inizialmente sono stata brava a scindere attrazioni e sentimenti probabilmente in funzione del fatto che la mia mente fosse altrove. E Più ero altrove e più questa persona mi ricercava, più ero scostante e più mi riempiva di attenzioni... è come se, nonostante la persona in questione non volesse niente da me, non riuscisse a darsi una spiegazione del mio essere così "fredda". Col passare del tempo forse mi sono abituata a quelle attenzioni, e ho iniziato a cedere... mi sono lasciata totalmente andare fisicamente ed è subentrato prima il sesso, e poi la tenerezza dopo di esso e la complicità... la sensazione di intimità e tenerezza che provo con questa persona dopo il sesso non l'avevo mai provata neanche con gli uomini che ho amato. Ho rotto il patto... sono subentrati "controllo, gelosia e possesso" (come riportato nell'articolo citato), non riesco ad accettare appunto il fatto che questa persona abbia ormai smesso di rivolgere a me tutte le attenzioni iniziali, perché ormai ha raggiunto il suo scopo ed io sono già "passata", e che le rivolga altrove... ad altre ragazze di cui si è invaghito e cerca di conquistare, perché nuove e che quindi risultano più interessanti. È come se tutto ad un tratto mi sentissi "bisognosa" di questa persona e delle attenzioni che dava a me. Attualmente so per certo che data la situazione non riuscirei a chiudere, quindi chiedo... siccome mi è quasi impossibile rompere così su due piedi (ora come ora sarebbe uno shock emotivo troppo forte per me e ritornerei sui miei passi), come posso quanto meno iniziare a prendere le distanze? Decoinvolgermi pian piano?
Ci tengo anche inoltre a precisare, sempre riprendendo quanto riportato dall'articolo, di aver in un certo senso "violato" anche la regola della "non esclusività", perché se prima mi faceva piacere il fatto di essere libera e di poter vedere altri adesso paradossalmente io non me la sento più di frequentare altre persone, e soprattutto di avere rapporti sessuali con loro. Non mi va giù neanche solo il pensiero, è come se adesso mente e corpo fossero fedeli solo a lui, è assurdo!
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a me sinceramente sorprende poco quanto accaduto.

Sono d'accordo con la dott.ssa Brunialti sulle possibili soluzioni al problema.

Ma credo anche che il problema sia a monte, ovvero se ci pensa bene Lei ha creato questa situazione per cercare di risolvere un altro problema: la fine della storia con il Suo ex.

A questo punto, credo dovrebbe fare chiarezza su che cosa significa per Lei la chiusura di una storia e quali difficoltà incontra. Soprattutto, scegliere strategie comportamentali più efficaci e che non La espongano a sofferenza inutile.

Uno psicologo psicoterapeuta potrebbe aiutarLa a fare luce su questa problematica.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica