Da quando sono diventato papa', ho paura di morire

Buongiorno

Come da titolo ho un problema da esporre, che purtroppo mi sta facendo vivere male.
Ho 35 anni e 20 mesi fa e' nato mio figlio, che per me e' diventato il centro del mio universo. Purtroppo in concomitanza con questa nota positiva della mia vita, si e' presentata una paura sempre piu' insistente di morire o di ammalarmi in modo grave.
Credo di essere sempre stata una persona lucida e molto stabile mentalmente, calcolatore e sempre attento a non farsi prendere alla sprovvista da eventuali problemi. ma ultimamente non riesco piu' neanche a guardare il telegiornale e sentire delle tragedie quotidiane perche' mi sconvolgono o non riesco neanche a guardare un film che tratti argomenti negativi. Per almeno 6 anni ho anche lavorato in un centro analisi cliniche e quindi ne ho viste e sentite di tutti i colori....e per parecchio tempo mi e' servito ad essere "immune" a certe paure.

Devo ammttere che negli ultimi due anni lo stress e' aumentato in modo esponenziale e ultimamente abbiano scoperto che nostro figlio soffre del "piccolo male" per cui ora stiamo provando una cura. Una volta e' successo che sono stao portato in ospedale dal posto di lavoro perche' ho avuto un improvviso picco di pressione (minima 110 massima 180) che mi ha portato acufeni e vertigini che non mi facevano stare in piedi.
Dagli esami svolti e' risultato tutto negativo.
A casa vivo abbastanza tranquillo e adoro la mia famiglia e mi preoccupo per loro. Lavoro soltato io a casa e in qualche modo tiriamo avanti, siamo soli in questa zona e i nostri rispettivi genitori vivono al sud, in poche parole ce la stiamo vedendo da soli in tutto e per tutto.

Sono veramente stanco dei pensieri negativi, di preoccuparmi per un normalissimo malanno, di farmi venire pensieri di morte e disperazione ogni giorno. Non mi sto godendo il momento che dovrebbe essere uno di piu' belli nella vita di un uomo e padre di famiglia.
Premetto che non sono il tipo che scappa ogni due minuti dal medico (mi avra' visto si e no 3 volte in 4 anni ), pero' ultimamente avrei la voglia di farmi fare un check up completo...ma credete che servirebbe?

Sono un fumatore e spesso sto li per smettere, ma appena mi prendono questi momenti di angoscia, trsitezza o depressione...accendo una sigaretta e che ci vogliate credere o no...mi sento meglio.

Chiedo venia se non sono riuscito a farmi capire, ma spero in un consiglio o un punto di vista che mi possa aiutare

Cordiali
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

quando si diventa genitori,
un senso di responsabilità investe la vita, soprattutto se
"..mio figlio, che per me e' diventato il centro del mio universo. .."
e quando "..Lavoro soltato io a casa e in qualche modo tiriamo avanti..".
Intendo dire che l'assetto emotivo ed organizzativo che in precedenza si era consolitato nella coppia subisce un forte scossone, piacevolissimo ma pur sempre destabilizzante.

Dal Suo consulto traspaiono ansia e atteggiamenti ipocondriaci.. che non aiutano nè Lei, nè la Sua famiglia.

Sulla Sua richiesta di "un punto di vista",
allego due letture sulla paternità, che sottolineano anche però la necessità di "manutenzione" della coppia; leggeteli insieme con Sua moglie.
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6803-neo-papa-obbligati-a-casa-per-legge.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Se riterrà di darcene riscontro, sarà gradito.

Riguardo al "consiglio", saranno tre:
- Le suggerirei di parlare del contenuto di questo consulto con lo Psicologo del Consultorio (pagamento del solo Ticket).
- Ma anche di fare attenzione alla Sua salute fisica e all'incidenza dello stress prolungato sulla salute (referente è il Suo medico).
- Inoltre l'apprendimento di una tecnica di rilassamento quale il "Training autogeno" potrebbe giovarLe.

Saluti cordiali.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Brunialti

La ringrazio sentitamente per la celere risposta e soprattutto per aver analizzato quello che ho scritto. Effettivamente credo che Lei abbia ragione sul fattore che le responsabilita' siano aumentate, e che una supporto professionale da uno psicologo potrebbe darmi una mano, pero' purtroppo non posso usufruire piu' della sanita' italiana visto che sono oltre confine. I miei dati inerenti alla posizione non sono precsi perche' questo sito non ammette si inserire la posizione Estera.
Spero che per chi legge che non sia un problema consigliare a chi sta all'estero.

Quindi dovro' trovare una soluzione alternativa visto che il sistema sanitario svizzero non mi copre determinate soluzioni senza dover pagare cifre che non posso permettermi.

Comunque La ringrazio nuovamente
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile papà,

no, per noi non è un problema rispondere a chi vive all'estero,
solamente che fatichiamo a fornire suggerimenti concreti mirati all' "invio"
presso Psicologi convenzionati
come facciamo solitamente.

Mi permetto tuttavia di raccomandarLe i tre punti
+ la lettura del materiale linkato:
in esso troverà alcune risposte, che riassumere qui sarebbe riduttivo.

Se ritiene ci tenga informati.

Saluti cordiali.
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