Che teme di soffrire di fobia sociale
Buongiorno a tutti,
Sono un ragazzo di 21 anni, quasi 22, che teme di soffrire di fobia sociale.
Sono sempre stato molto timido e non sono mai riuscito ad avere veri amici né tanto meno una ragazza (il che mi fa sentire già particolarmente inadatto e inferiore). Mi vedo brutto e con un fisico ridicolo. Nonostante tutto sono riuscito a diplomarmi al liceo e ora sono al terzo anno di università. Tuttavia c'è un problema che mi assilla. Un anno fa mi sono deciso a prendere la patente (a 20 anni, in ritardo rispetto agli altri che la prendono a 18) ma tuttora non sono capace di guidare. Non ho una mia macchina perché i miei non possono regalarmela e io purtroppo per ora non lavoro. Da quando ho preso la patente ho guidato si e no 7-8 volte con i miei ogni 2-3 mesi però la storia è sempre quella, sono imbranato e ho il terrore delle macchine dietro. Non sono pienamente convinto di riuscire a portare la macchina e vado molto lento, per di più facendo fatica a partire per la paura che mi si spenga, però le macchine dietro suonano e si appiccicano dietro e questa situazione mi mette ancora più ansia. Non ho mai guidato da solo e penso che non riuscirò mai a farlo dato che ho troppa paura. Però questa situazione mi fa vergognare, vedo in giro miei coetanei che hanno una macchina e che sanno guidare. Io mi sento immaturo e nettamente inferiore. Ho fatto presente ai miei la situazione ma mi hanno detto che non sanno più cosa fare e che la loro parte l'hanno già fatta. A questo punto cosa posso fare per imparare? Ora come ora, non ho amici, non esco mai e per recarmi all'università uso i mezzi pubblici ma in futuro come farò? Questa situazione mi angoscia, e non poco. Soprattutto perché sono un ragazzo. Questi problemi vengono normalmente giustificati e imputati più alle ragazze. So che è un luogo comune ma in ogni caso c'è. Ho cercato su internet e su gruppi in Facebook ma a quanto pare ci sono solo ragazze con questo problema e questo mi fa sentire ancora più solo e triste. Non so veramente più come comportarmi e non ho più speranze.
Scusate lo sfogo e vi ringrazio anticipatamente
Sono un ragazzo di 21 anni, quasi 22, che teme di soffrire di fobia sociale.
Sono sempre stato molto timido e non sono mai riuscito ad avere veri amici né tanto meno una ragazza (il che mi fa sentire già particolarmente inadatto e inferiore). Mi vedo brutto e con un fisico ridicolo. Nonostante tutto sono riuscito a diplomarmi al liceo e ora sono al terzo anno di università. Tuttavia c'è un problema che mi assilla. Un anno fa mi sono deciso a prendere la patente (a 20 anni, in ritardo rispetto agli altri che la prendono a 18) ma tuttora non sono capace di guidare. Non ho una mia macchina perché i miei non possono regalarmela e io purtroppo per ora non lavoro. Da quando ho preso la patente ho guidato si e no 7-8 volte con i miei ogni 2-3 mesi però la storia è sempre quella, sono imbranato e ho il terrore delle macchine dietro. Non sono pienamente convinto di riuscire a portare la macchina e vado molto lento, per di più facendo fatica a partire per la paura che mi si spenga, però le macchine dietro suonano e si appiccicano dietro e questa situazione mi mette ancora più ansia. Non ho mai guidato da solo e penso che non riuscirò mai a farlo dato che ho troppa paura. Però questa situazione mi fa vergognare, vedo in giro miei coetanei che hanno una macchina e che sanno guidare. Io mi sento immaturo e nettamente inferiore. Ho fatto presente ai miei la situazione ma mi hanno detto che non sanno più cosa fare e che la loro parte l'hanno già fatta. A questo punto cosa posso fare per imparare? Ora come ora, non ho amici, non esco mai e per recarmi all'università uso i mezzi pubblici ma in futuro come farò? Questa situazione mi angoscia, e non poco. Soprattutto perché sono un ragazzo. Questi problemi vengono normalmente giustificati e imputati più alle ragazze. So che è un luogo comune ma in ogni caso c'è. Ho cercato su internet e su gruppi in Facebook ma a quanto pare ci sono solo ragazze con questo problema e questo mi fa sentire ancora più solo e triste. Non so veramente più come comportarmi e non ho più speranze.
Scusate lo sfogo e vi ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Flavia Massaro
Psicologo
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Caro Utente,
l'amaxofobia colpisce maschi e femmine e non è un problema "da ragazze": semplicemente, i ragazzi lo raccontano molto meno facilmente.
Legga questo articolo sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1930-la-paura-di-guidare-amaxofobia-quando-l-ansia-afferra-il-volante.html
Spesso questo problema ha una portata simbolica non indifferente e colpisce soggetti poco autonomi, con personalità dipendenti, insicure, con scarsa autostima (oltre a persone che hanno subito traumi specifici).
Nel suo caso, da quanto dice mi sembra che lei abbia in generale delle difficoltà ad affrontare il mondo esterno, sia che si tratti degli altri automobilisti, sia che si tratti dei coetanei, con i quali non ha legami d'amicizia.
Penso che la situazione andrebbe quindi affrontata nel complesso e non scomposta in tanti pezzi, che in realtà sono interdipendenti uno dall'altro.
Per farlo le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo, anche presso il consultorio familiare o il centro di salute mentale della sua zona: non può pensare di risolvere da solo il problema e spero che rifletterà sull'opportunità di farsi aiutare.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
l'amaxofobia colpisce maschi e femmine e non è un problema "da ragazze": semplicemente, i ragazzi lo raccontano molto meno facilmente.
Legga questo articolo sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1930-la-paura-di-guidare-amaxofobia-quando-l-ansia-afferra-il-volante.html
Spesso questo problema ha una portata simbolica non indifferente e colpisce soggetti poco autonomi, con personalità dipendenti, insicure, con scarsa autostima (oltre a persone che hanno subito traumi specifici).
Nel suo caso, da quanto dice mi sembra che lei abbia in generale delle difficoltà ad affrontare il mondo esterno, sia che si tratti degli altri automobilisti, sia che si tratti dei coetanei, con i quali non ha legami d'amicizia.
Penso che la situazione andrebbe quindi affrontata nel complesso e non scomposta in tanti pezzi, che in realtà sono interdipendenti uno dall'altro.
Per farlo le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo, anche presso il consultorio familiare o il centro di salute mentale della sua zona: non può pensare di risolvere da solo il problema e spero che rifletterà sull'opportunità di farsi aiutare.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 17/02/2018.
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