Sofferenza e pensieri ossessivi

Salve, sono un ragazzo di 20 anni.
Come si può evincere dai post precedenti, sono ormai 4 mesi che soffro per una ragazza con la quale avevo instaurato un rapporto intimo, emotivo, spontaneo e per questo quasi innaturale visto il carattere diffidente, egocentrico e indipendente di entrambi. Un rapporto che molto si avvicinava al mio ideale di relazione sentimentale perché basato su sincerità, spontaneità, sintonia e veri sentimenti s che purtroppo a causa di un periodo di eccessiva diffidenza generale da parte sua per una storia passata, non si è tramutato in relazione sentimentale. Successivamente ho commesso degli errori nei suoi confronti che, uniti alla sua paranoia, diffidenza e convinzione di non poter essere amata e compresa da nessuno, l’hanno portata a cancellarmi dalla sua vita con una chiamata. Due mesi dopo ha intrapreso una relazione con un altro dicendo come stia provando di risolvere certo problemi con un altro, smettendo di allontanare le persone.
Soffro molto per questa situazione, penso ai momenti idealmente felici e a quello che poteva essere e probabilmente non sarà mai, al fatto che la relazione più vicina a quel mio “sogno” sia diventata il peggiore degli incubi e che da intimo confidente so diventato per lei una persona instabile dalla quale allontanarsi in quanto non si fida più di me. Sono 4 mesi che, passata la depressione, alterno momenti di felicità a crisi di pianto, ripenso continuamente a ciò che le vorrei dire chiarendomi con lei, possibilità da lei negata in quanto “la situazione è questa e basta” spiegandole le mie buone intenzioni. Questi pensieri ossessivi turbano anche il sonno e nonostante stia iniziando a riuscire a distrarmi, non vanno via perché sento la forte necessità di chiarire e dialogare con lei. Soffro all’idea di aver tenuto così tanto a una persona, cosa rara per me, che poi mi abbia cancellato così e di pensare a così tanto una persona che non ne vuole più sapere di me. Non so come accettare la situazione e smetterla con questi pensieri finalizzati alla chiarificazione e sopratutto non so se dovrei continuare a “indurmi” pianti o questi pensieri o continuare a distrarmi, con non so quali pretese.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo, in molte occasioni dobbiamo venire a patti con delle scelte , altrui, che possono essere poco funzionali e, a volte patologiche. Spesso entriamo in relazione con persone che, all'improvviso, assumono atteggiamenti strani eliminandoci dalla loro vita e/o accusandoci di qualcosa. Questo ci fa sentire in colpa, ci fa riflettere e stare male. Ma se ci domandassimo: e se il problema fosse il loro? e se ci trovassimo davanti a una personalità disfunzianale? E spesso accade proprio questo. ecco perchè, come si suol dire, scendiamo dalle nuvole al cospetto di scelte per noi assurde. Cosa fare in questi casi? Nulla andare avanti con la nostra vita, poichè non sta a noi farci trascinare nella patologia altrui. A meno che non si faccia gli psicologi e la persona ha chiesto il nostro esplicito aiuto. ma questa è un'altra storia.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks