Una forte depressione

Buongiorno Dottori,
Sono una ragazza di 27 anni. Molto confusa.
Da quando sono piccola ho sempre avuto un approccio particolare alla vita, sia per quanto riguarda i rapporti sociali sin da piccola sia quelli amorosi in età adolescente e sino ad ora.
La mia infanzia è stata felice da quel che ricordo, solo con un brutto fattaccio: una tentata violenza sessuale all' età di 3 anni, che ovviamente non ricordo.
Fatto insabbiato in famiglia e che ho scoperto all' età di 9 anni per voci di paese.
Sono andata a scuola, mi sono diplomata e lavoravo nei week and e stagioni estiva.
Fondamentale, mi sono sempre drogata abbastanza pesantemente e di varie droghe psicotrope tranne l eroina ovviamente.
Ho dato un taglio quasi totale circa 3 anni fa, quando ho avuto un forte esaurimento che mi ha portata alla.mancanza del ciclo mestruale per tre mesi e ad una forte depressione.
Mi sono piano piano rialzata.
Facendo più poche serate e cercando di curarmi un Po malamente... parlando qualche volta con uno psicologo e una volta.con una psichiatra che ha provato a somministrarmi psicofarmaci.. che ho sempre rifiutato.
Negli ultimi due anni le cose sono migliorate. Cambiano aria.. sopratutto nell' ultimo anno.
Ho fatto un viaggio da sola per due mesi all' estero e successivamente una stagione lavorativa invernale in montagna lontano da.casa.
Tutto andava bene.. benissimo! Sino a che non sono tornata qui a casa mia per fare la.stagione al mare.
Un mese che sono qui.. Non faccio altro che piangere, non vedere nessuno e andare a lavoro controvoglia.
La mia domanda è..
Questa è Depressione? O magari un disturbo legato ai cambi di stagione.? O magari devo semplicemente scappare definitivamente da qui per stare bene?
Ho assunto l anno scorso e due anni fa da primavera a settembre TRIADENOR.
E lo sto iniziando proprio oggi.. chissà mi faccia bene.
Che ne pensate?
Cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non possiamo da qui, senza conoscerla e senza incontrarla, porre diagnosi di nessun tipo. A parte che un mese di malessere sarebbe comunque insufficiente per poter diagnosticare un disturbo, ma lei ha un passato pesante con difficoltà che dovrebbe affrontare. Oltre ai farmaci lo psichiatra le ha prescritto anche la psicoterapia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Eccomi.
Mi ero rivolta appunto 3 anni fa all' Asl della città dove vivo.
Per ciò che raccontavo, quell' esaurimento dovuto a cambiamenti e droghe, mi hanno fatto immediatamente parlare con una psichiatra che dopo una sola seduta mi ha prescritto uno psicofarmaco di cui non ricordo il nome.. comunque legato alle dipendenze.
L ho preso per un mese ma dopo mi sono rifiutata di prenderlo e lei mi ha mollata perché appunto non accettavo la cura.
Nonostante ciò ho fatto una decina di sedute con lo psicologo dell' Asl, che ha deciso di tenermi.
Non siamo mai arrivati ad un dunque.. nel senso che raccontavo raccontavo.. e mi stufavo.
Così ho dato un taglio anche con lui, sparendo nel nulla, egoisticamente, per un anno.
Ho riparlato con lui l' anno scorso, a primavera, il quale mi ha detto di trovarmi meglio e in evoluzione.
Ma visto che la lista all' Asl era lunga.. ho chiuso di nuovo il ciclo. Somministrandomi appunto triadenor e continuando a lavorare.come.una.pazza tutta l estate.
Nessuno mi ha mai consigliato nulla appunto perché non sono andata a fondo
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La continuità della cura è fondamentale, ma da un punto di vista del lavoro psicologico, esso non consiste nel parlare e parlare, ma nel focalizzarsi sulle problematiche e trovare il modo per risolvere il problema, sia esso la dipendenza o la depressione, ecc...

Dal momento che la lista d'attesa è lunga, non le hanno suggerito un'alternativa? Lei non ha provato a cercare un altro psicologo psicoterapeuta?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo rientro o rientravo in quella cerchia di persone che continuano a convincersi che ci si debba aiutare da soli, appunto perché mi appiglio al fatto di avere per lo più delle piccole crisi, rispetto ai bei momenti sereni che passo e ai risultati che ottengo nella mia vita.
Però, appunto rientrando nelle mie zone e riniziando la mia routine, riaffiorano i ricordi e le difficoltà aimè.
Quindi, ho la conferma che un problema c è e non ho del tutto sconfitto questi sconforti e momenti di tristezza.
Penso e ripenso.. ed effettivamente hanno sempre fatto parte della mia vita.
Purtroppo, rispondendo alla sua.domanda, non ho contatti qui da me. Non saprei a chi rivolgermi e nemmeno a chi chiedere.visto che sia per me sia per molti è un argomento tabù.
Lei ha qualche contatto nella.zona del tigullio.. provincia di Genova. (Chiavari, Lavagna.. ecc)
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