La mia trappola
Buongiorno dottori , soffro di ossessioni a sfondo aggressivo verso mia madre. Sono due anni ormai, sono stata in psicoterapia è sono stata bene per 8-9 mesi da quando ho smesso di seguirla. Purtroppo ad oggi mi è impossibile dato che sono partita per la Germania. Sebbene ho capito il significato se così si può dire di queste ossessioni il mio tarlo principale è PERCHÈ MI SONO VENUTE? Perché proprio verso mia mamma? È la persona più importante per me, ma serbo dei rancori che finché non ho iniziato a soffrire di ossessioni nemmeno me ne preoccupavo. Cosa posso fare per stare momentaneamente bene? Il rancore ha a che fare con le ossessioni? Perché la mente mi ha riportato a quei momenti in cui io sono stata arrabbiata con mia mamma? È normale poi a volte provare fastidio per mia mamma? ( prima del doc non mi era mai capitato ) ringrazio anticipatamente.
In altre parole individuare il significato di tali ossessioni per lei non è un modo di comprenderne la causa?
Cosa è emerso nel percorso terapeutico a riguardo?
Cosa è emerso nel percorso terapeutico a riguardo?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Ex utente
Intanto grazie dottoressa. Beh si, capire il significato significherebbe comprenderne la causa, ma il maledetto non sempre me lo permette.. tipo in giorni come questo. È emerso che é il mio essere ansiosa che fa vedere il tutto con “occhi” e pensieri diversi e a volte distorti. Ma mi sono chiesta spesso perché queste ossessioni si attaccano ad un “rancore” che io serbo per mia madre
Il risentimento esprime una ferita emotiva ancora aperta, che meriterebbe di essere metabolizzata e non razionalizzata trovando il "perchè".
La rabbia in realtà è l'emozione che è più visibile poiché è in superficie ma non è mai fine a se stessa, per questo è necessario andare in profondità per individuare quali emozioni ci rivelano i bisogni affettivi che chiedono una gratificazione.
Tuttavia parliamo di un processo che richiede uno "spazio protetto" ovvero la relazione terapeutica per essere realizzato in modo efficace.
La rabbia in realtà è l'emozione che è più visibile poiché è in superficie ma non è mai fine a se stessa, per questo è necessario andare in profondità per individuare quali emozioni ci rivelano i bisogni affettivi che chiedono una gratificazione.
Tuttavia parliamo di un processo che richiede uno "spazio protetto" ovvero la relazione terapeutica per essere realizzato in modo efficace.
Ex utente
Quindi, c è una rabbia dietro queste ossessioni?
Le ha bisogno di trovare le sue risposte e non le mie interpretazioni, altrimenti non ci sarebbe bisogno di affrontare un percorso terapeutico.
Ex utente
È vero la ringrazio, ma dato che momentaneamente non posso andare in psicoterapia volevo sapere cosa mi stesse succedendo per l’ennesima volta ..
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.2k visite dal 13/06/2018.
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