Blocco psicologico nelle relazioni

Buonasera,

sono una ragazza di ventitré anni. Sto chiedendo questo consulto a causa di una situazione che va avanti da molti anni e più passa il tempo più mi rendo conto di quanto sia grave e non mi stia portando a nulla di buono.

Ho sempre avuto problemi di autostima nonostante sia - a detta degli altri - una bella ragazza e soprattutto molto in gamba. Non credo nelle mie capacità in nessun ambito e ogni volta rivolgo verso me stessa solo giudizi negativi che vanno ad intaccare in modo progressivamente peggiore la fiducia in me stessa (che già scarseggia).

Diciamo che tra tutti i problemi che ho avuto in passato e che persistono tutt'oggi, quello di cui voglio parlare è il più "fastidioso" e quello che, con tutta la buona volontà, non riesco tuttavia a spiegarmi.

Credo di avere un blocco psicologico di grandezza stratosferica con i ragazzi. Molte volte mi interesso a qualcuno e capita spesso che queste persone finiscano poi per ricambiare e che cerchino un contatto con me. Esattamente in quel momento inizia per me il panico: un'ansia incredibile mi travolge, il fatto che un ragazzo voglia conoscermi o sia interessato a me mi fa schizzare completamente il cervello. Divento paranoica, ho paura anche solo a leggere i messaggi ed è praticamente impossibile che io riesca a uscirci e ad approfondire la conoscenza; piuttosto sparisco completamente dalla loro vita anche se ciò significa quindi fare la maleducata e non rispondere più a qualsiasi chiamata/ricerca di contatto.

Ora, vorrei sapere, c'è qualche motivo alla base di ciò? So di non essere l'unica al mondo ma vorrei almeno avere un'idea di quale sia la possibile causa di questo mio blocco mentale che è così forte da impedirmi di costruire qualsiasi cosa. Ho sprecato tantissime opportunità e più di una volta mi sono pentita di essermi comportata in quel modo: eppure, nulla è cambiato. Il rimorso non è servito a cambiare il mio futuro comportamento.

Grazie a coloro che risponderanno.

Martina
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Martina,
il motivo non possiamo individuarlo attraverso una consulenza on line anche se c'è un aspetto rilevante che tu stessa hai evidenziato:
"ogni volta rivolgo verso me stessa solo giudizi negativi che vanno ad intaccare in modo progressivamente peggiore la fiducia in me stessa (che già scarseggia). "

E' possibile che l'atteggiamento giudicante ti induca ad attribuire all'altro lo stesso giudizio che rivolgi verso te stessa, a quel punto scatta l'evitamento che scegli per difenderti anche a costo di pagare un costo elevatissimo che ha una ricaduta sia a livello individuale poiché conferma la rappresentazione negativa che hai di te sia a livello relazionale, compromettendo sul nascere qualsiasi relazione interpersonale.
Dato che si tratta di un disagio che si trascina da anni e sta peggiorando forse è arrivato il momento di rivolgerti di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta con il quale avviare un percorso di crescita personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it