Non riesco a lasciare la mia ragazza

Gentili dottori, ultimamente sto vivendo un momento molto difficile e delicato. Ho 23 anni, la mia ragazza 24, siamo insieme da 3 anni. Lei è una ragazza molto fragile e dolce, mi ama moltissimo e ha grandissimi programmi per noi. Io soffro moltissimo perché dopo un episodio particolare che cambiò totalmente la mia vita l'ho rivalutata come persona (andai in depressione a causa di pensieri ossessivi ipocondriaci e lei non mi è stata vicino, ma probabilmente perché non riusciva nemmeno a capirmi) non sono più innamorato di lei. Ma il pensiero di lasciarla mi lacera, penso che potrebbe stare malissimo, che potrei traumatizzarla, che possa ammalarsi a causa di questo duro colpo. Lei è fuori sede con l'università da un anno e io ho cercato di fare finta di niente proprio per consentirle di vivere serena e di ambientarsi. Io le voglio un bene dell'anima, se fosse triste mi si spezzerebbe il cuore, ma penso ad altre ragazze, non sono più sessualmente appagato da lei, fingo di amarla, di fare l'amore con lei. Sono costantemente infelice perché non vedo nessuna via di uscita, se la lasciassi staremmo male entrambi, se invece stiamo insieme a soffrire sarei solo io. Non riesco a immaginare una soluzione o una via di uscita. Sono disperato, vorrei un consulto su come agire in questa situazione. Grazie
[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

se sente di non essere più innamorato e pensa di non poter recuperare il suo sentimento d’amore per la sua ragazza, è giusto che possa riflettere sui motivi per cui resta insieme a lei e non sa come fare per lasciarla.

Un elemento che lei sembra sottolineare, mi corregga pure se mi sbaglio, riguarda il suo senso di responsabilità e il forte timore di ferire la sua ragazza. Sembra sentirsi colpevole.

Accanto a questi aspetti, sarebbe necessario approfondire la vostra storia e conoscere maggiormente i suoi vissuti interiori. A volte la difficoltà di separarsi può essere legata anche alla paura di restare soli oppure di deludere le proprie famiglie di appartenenza ad esempio.

Attraverso il suo racconto mi sembra che lei senta di sacrificare se stesso, restando con la sua ragazza. Questo pensiero mi sembra importante, sente giusto essere se stesso.
In verità comunque potremmo fermarci a riflettere e dire che non sacrifica solo se stesso, potremmo dire che sacrifica anche la verità, tenendo all’oscuro la sua ragazza dei suoi reali sentimenti per lei.

Restare con lei, senza amarla, significa anche ingannarla, anche se a fin di bene, anche se in nome di un grande affetto che vi lega - e in nome di tutti quegli aspetti che devono essere approfonditi in una sede idonea.

Se sceglierà di separarsi dalla sua ragazza potrà fare a lei molto male, questo è inevitabile. Ma non è colpa di nessuno. Ed è il solo modo affinché un giorno la sua ragazza possa trovare un’altra persona innamorata, con la quale costruire una coppia fondata sull’amore.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it