Ossessioni

è una storia parecchio complicata iniziata circa 6 anni fa per cui ci vorrebbero volumi per spiegare tutto ma riduco a minimi termini... ho un vizio molto particolare, raro se non unico... tendo a trascrivere TUTTO ciò che mi passa per la mente ,che guardo, sento o percepisco e ciò credetemi che è invalidante perchè non mi permette di focalizzarmi sulle cose importanti. è come se avessi paura di perdere i miei pensieri(me stessa), trascriverli mi rende sicura, la mia mente si illude di avere tutto sotto controllo ma non è così perchè è diventata una cosa meccanica, un demone che fa parte di me, se voglio lavorare su me stessa e migliorare devo disintossicarmi...è difficile, molto, ci ho già provato.
Mi rendo conto che è una questione in sospeso che devo affrontare da sola perché se mi succede ciò è solo colpa mia che non riesco a controllare la mia mente ed è lei che lo fa, sono schiava... per me la sensazione di quando dimentico qualsiasi cosa è soffocante, mi fa piangere, mi mangia da dentro...
trascrivere pensieri( mi complica assai la vita perchè potete solo immaginare quanti pensieri passano per la testa di una persona media al giorno) mi placa ansia ma non riesco a definire bene la situazione e non so come comportarmi. Io lo paragono ad un problema con le droghe, più lo faccio più mi sento bene, quando smetto mi sembra di impazzire è come se ignorando un qualsiasi pensiero e dimenticandolo mi faccia scappare una parte di me, non voglio perdermi, non ancora. Il primo passo l'ho fatto, sto cercando di conoscere meglio la mia mente e me stessa prendendo posizione ma il prossimo passo? Forzare la mia mente? Facendolo peggioro perché è come se mi mettessi in astinenza. Ho resistito una sola settimana col rischio di impazzire perché secondo Lei la mia mente non poteva contenere tutto(ma sappiamo bene che non è così perché i pensieri devono fare il loro corso e svanire . vorrei solo sentirmi normale e spensierata)... posso solo farVi immaginare il grado di confusione mentale permanente in cui vivo.
Vi chiedo consiglio perché è una cosa devo risolvere da sola e non posso riferirmi a specialisti.
Grazie.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

“Vi chiedo consiglio perché è una cosa devo risolvere da sola e non posso riferirmi a specialisti.”
Lei verosimilmente (lungi dal porre diagnosi online) presenta sintomi ossessivo-compulsivi che, come giustamente scrive, molto si avvicina ad una dipendenza vera e propria.
Immagino la sua sofferenza ma fondamentalmente, oltre che descrivere ciò che la logora, sta scrivendo a degli psicologi specialisti chiedendo come fare per non andare da uno psicologo specialista.

Le occorre un aiuto specialistico da parte di uno psicologo psicoterapeuta specialista preferibilmente in terapia cognitivo comportamentale e quello di un medico psichiatra per un eventuale supporto farmacologico (da valutare in sede clinica)

Non è una questione di forza di volontà. È un disturbo psicologico. La volontà non ha nulla a che fare. Lei è in una trappola cognitiva e comportamentale e solo un aiuto specialistico potrà liberarla.
È come se io, giocando a calcio, mi facessi male alla caviglia. All’inizio potrei pensare che non è nulla e che un paio di giorni starò bene. Ma poi mi accorgo che si forma un edema e il dolore non cala...anzi. in quel momento capisco di aver bisogno di un ortopedico.

Si faccia aiutare. Ne ha bisogno perché non può continuare a stremarsi di fatica mentale e fisica! Serve diagnosi e terapie mirate.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Gent. Dr.
la ringrazio per la sua risposta...
sono pienamente consapevole del fatto che un aiuto esterno sia indispensabile ma purtroppo non ho i mezzi e ci ho già provato precedentemente con nessun risultato... purtroppo è questa la situazione e se non con la forza di volontà non se ne esce fuori... è vero il piede farà sempre male, ma se solo riuscissi a gestire il dolore...

In ogni caso ho deciso di fare almeno un altro tentativo per conto mio, se fallirò a quel punto sarò costretta a rivolgermi ad uno specialista...
Dal punto di vista pratico cosa potrei iniziare a fare da sola? la paura di perdere informazioni mi terrorizza,è vero, ma il pensiero intrusivo lo assecondo o lo ignoro completamente?
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente, concordo integralmente con quanto detto sopra dal mio collega. Aggiungo queste righe alla sua ulteriore replica, solo allo scopo di puntualizzare ciò che lei sembra non aver compreso: 1) per ora in Italia esiste ancora la sanità pubblica, perciò si faccia prescrivere dal medico di base un colloquio con uno psicologo delle ASL e/o con uno psichiatra; i colloqui sono gratuiti, se il suo ISEE è basso. Voler fare da sé a tutti i costi può facilmente essere un trucco psicologico per restare nella malattia; si chiama "resistenza". 2) Non tutti gli psicologi affrontano con le stesse strategie il suo tipo di disturbo; concordo col dr Pizzoleo sull'utilità di consultare preferibilmente uno specialista cognitivo/comportamentale. Infatti lei dice, nella prima lettera, di aver consultato qualcuno, ma senza risultato (sempre che abbia intrapreso un vero percorso, e non si sia limitata a tre o quattro incontri). 3) L'esempio adottato dal dr Pizzoleo è stato da lei distorto: "è vero il piede farà sempre male, ma se solo riuscissi a gestire il dolore...". Il mio collega ha suggerito di cercare uno specialista per la cura, non per tenersi il disturbo, imparando a tollerarlo. 4) Infine, lei chiede se deve ignorare il pensiero intrusivo, ma precedentemente ha detto di averci già provato per una settimana, sentendosi peggio. Tutto questo dovrebbe farle capire una volta di più che certi passi verso la salute mentale non si fanno da soli. Sinceri auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com