Solo che io

Salve a tutti,
Prima di esporre il problema vorrei precisare che l'anno scorso, a giugno mi sono lasciata con il fidanzato storico (ci stavo da 5 anni).
Dopo pochi giorni che mi sono lasciata ho conosciuto un altro uomo. Con cui sono fidanzata adesso. Abbiamo affrettato le cose subito, senza alcun motivo. Mi sono trasferita a casa sua a settembre e da allira conviviamo.
Stiamo molto spesso insieme.
Da qualche mese è disoccupato perciò siamo quasi sempre inseparabili.
Nonostante ciò sono gelosa.
Sta sempre con il telefono in mano (spesso a guardare filmini pornografici). E la cosa che mi infastidisce e che non posso guardare sul suo telefono.
Inoltre non mi dice mai "ti amo" , non mi bacia con passione, solo a stampo, e quando facciamo sesso e più un atto meccanico che passionale o romantico.
Io lo so che mi ama a modo suo, che mi vuole bene e mio vuole a suo fianco.
Ma dentro di me sento che lui non mi ama veramente. Che il suo amore non è abbastanza forte da tener in vita questa relazione.
Premetto che ha avuto una vita molto triste, genitori divorziati da piccolo, ha cominciato a lavorare a 13 anni, gli è morto il fratello una decina di anni fa, non può avere figli... insomma, non ha avuto vita facile.
Quando l'ho affrontato mi ha detto che lui è un tipo freddo, che la vita l'ha reso cosi. Ma che cmq ci tiene a me.
Solo che io, con la mia gelosia ossessiva non gli do la tranquillità che lui desidera.
Vorrei sapere come è possibile sconfiggere per sempre una gelosia ingiustificata e cosi forte da far stare male tutti e due.
Ieri ho fatto i bagagli e me ne sono andata di casa senza alcun motivo evidente. Però ci siamo datti una settimana di pausa per capire cosa c'è tra noi...
Io voglio stare bene insieme a lui perché è veramente fantastico come uomo. Bello, bravo e sono sicura che a modo suo mi ama davvero. Non mancano le coccole dolci. Manca la passione romantica.
Grazie a chi mi risponderà.

Ps. Penso di essere depressa patologica perché ho brutti sbalzi di umore da sempre. Però sto provando a migliorarmi
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Cara utente


Da quello che scrive, mostra segni di consapevolezza della Sua situazione attuale, che indica la capacità di poter fare dei passi avanti da sola. A tal proposito, mi sembra opportuno porLe qualche spunto di autoriflessione che potrebbe aiutarLa.

Come interpreta il fatto che dopo pochi giorni dalla fine di una storia importante Lei abbia conosciuto l'uomo con cui si è fidanzata?

Perché avete affrettato così le cose?

Sente che questa situazione attuale Le faccia bene?

Per la Sua "depressione patologica" e i suoi sbalzi d'umore che ha da sempre che soluzioni ha provato per prendersene cura?

Un saluto cordiale e buona giornata.

Dott. Adriano Carità
Psicologo, psicoterapeuta
Perfezionato in Psicologia Clinica, Counselling e mindfulness

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dopo
Utente
Utente
L'ho conosciuto su badoo. Mi sono fatta l'account apposta per perdere tempo e non rischiare di perdonare il mio ex, tornando al punto di partenza. Visto che mi trovavo bene insieme a lui abbiamo proseguito e sinceramente mi sono lasciata andare senza farmi troppi problemi.
Adesso ho risolto i miei problemi di gelosia in un'altro modo.
Ho capito che c'è una differenza tra la paura che possa andare con un'altra e la convinzione che lui ci vada. Lui mi ha detto di fidarmi ciecamente e lo sto facendo. Ogni volta che qualcosa di brutto mi passa per la testa penso sempre che lui mi ha detto di fidarmi e allora mi fido. Sono convinta che in questo modo non ci cascherò più in quel posto buio.

Per quanto riguarda la mia depressione non penso che possa essere qualcuno che possa aiutarmi da fuori. Devo trovare dentro di me la mia felicità e, cosi come con la gelosia, ognivolta che i brutti pensieri cominciano a tornare mi dico che è tutto nella mia testa. E anche se ciò che provo fa male quello che mi provoca il male non è reale.
Il mio malessere nasce dal nulla, come se fosse chimico... e sono convinta che spesso me lo permetto di stare male, senza il minimo sforzo per stare bene. E non posso più permettermi di stare male, non posso più accettarlo. Io voglio semplicemente stare bene. Allora ognivolta che sento che comincio a soffrire mi ricordo che non ho alcun motivo per stare cosi.
Io sto semplicemente provando che capire il mio cervello, il mio essere. Voglio essere consapevole di tutto quello che provo, perché lo provo. E se è negativo, di contrastarlo in qualche modo.