Paranoia

Buongiorno,

faccio una terapia cognitivo comportamentale da un anno ormai e le cose vanno di male in peggio. Oltre a non fidarmi della mia terapeuta, penso che abbia dei comportamenti poco appropriati al suo ruolo. Ad esempio, è più interessata alla sua reputazione che alla mia. Noi siamo attive nella stessa associazione e lei mi consiglia di non parlare delle mie esperienze traumatiche perchè se no potrebbero pensare che il disturbo di cui soffro è di origine psicologica.

Mi consiglia invece di dire a tutti che i miei abusavano di sostanze, cosa che evidentemente è dannosa per la mia reputazione soprattutto lavorativa, oltre che non del tutto vera. Mia madre beveva in gravidanza, come fanno molte donne delle sue parti. Non è una cosa da segnalare ad un servizio per le dipendenze, anche se alla fine mi ha causato un disturbo del neurosviluppo. Che l'associazione non è di causa-effetto, ma è per così dire trasversale per me è chiaro, ma questo suo disinteresse per la mia reputazione mi fa sentire tutto fuorchè protetta.

Dovrei cambiare terapeuta o insistere? Io ho tenuto duro per un anno intero perchè so di avere ovvi problemi di fiducia, ma le sue parole mi stimolano un'intensa paranoia che investe anche gli altri terapeuti da cui vado, mi sento accerchiata da persone che non hanno a cuore il mio benessere, ma il loro interesse.

Grazie.