Mia sorella non mi sopporta

Gentile dott
Sono qui per cercare di capire come mai mia sorella ha ancora atteggiamenti ostili nei miei confronti nonostante sia grandicella ormai.
Abbiamo 10 anni di differenza e purtroppo credo che questo sia stato il nostro primo ostacolo,poiché quando lei era piccola io,adolescente e con tutte le mie problematiche dell età, non L ho calcolata più di tanto e già quando aveva 10 anni ha iniziato a guardarmi male. Capendo i miei errori ho cercato di rimediare ma lei è diventata ancora più ostile crescendo e se provo tuttora a chiarire lei fa finta di nulla e dietro parla male di me con chiunque.
Mi fa male perché dice vere e proprie cattiverie e spiattella il nostro brutto legame a tutti.adesso ha una nipote e non si è legata neanche a lei.
La cosa strana è che se X esempio parto Per lunghi periodi mi cerca ,appende nostre foto nella sua camera ed è attenta a tutto quello che faccio emulandomi (ascolta la mia musica preferita e poi stranamente piace pure a lei,fa piercing dove li ho fatti io ,cerca tutto quello che mi piace ecc)
Essendo la figlia viziata non posso neanche farla ragionare perché i miei danno ragione a lei a priori.
Capisco di essere stata antipatica da piccola ma mi pare che esageri...che ne pensa?
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Dr.ssa Serena Sassi Psicologo 67 1
Gentile utente,

da qui non è possibile fornire una risposta alla sua domanda non conoscendo nè lei né sua sorella.

E' però possibile porle alcune domande con lo scopo di stimolarla a riflettere.

Scrive che sua sorella ha ancora atteggiamenti ostili nei suoi confronti, riesce a individuare il periodo/la situazione in cui tali atteggiamenti ostili sono iniziati?

Questi atteggiamenti sono effettivamente ostili o è lei che li percepisce come tali oppure li ingigantisce? A volte, quando si pensa di aver trascurato qualcuno o di avere qualche colpa nei confronti di un'altra persona, si tende a credere che questa persona reagirà di conseguenza nei propri confronti e quindi a leggere certi comportamenti in quella direzione.

Lei si sente attualmente ostile nei confronti di sua sorella? Lo chiedo perché la descrive come "figlia viziata" alla quale i vostri genitori danno sempre ragione ed in questo si percepisce una certa quota di ostilità.

Se sua sorella la emula, è possibile che in realtà nutra ammirazione nei suoi confronti?

Dr.ssa Serena Sassi

Psicologa

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Si ,ho pensato anche io che mi ammiri ma non capisco perché allora parlare male di me con tutti (e non sono mie paranoie perché tutti me lo dicono e a volte lo fa anche davanti a me perché sa che non le rispondo a tono e lascio correre).
Come già detto è iniziato tutto da quando era bambina ma io ho cercato di rimediare in ogni modo senza successo...anzi è diventata ancora più ostile.
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Dr.ssa Serena Sassi Psicologo 67 1
Di ciò che è accaduto anni fa non ci ha ancora detto niente, se non che lei era un'adolescente e sua sorella una bambina. Cosa significa che non l'ha calcolata più di tanto e che da piccola è stata antipatica nei suoi confronti? In queste occasioni sua sorella come reagiva? I vostri genitori intervenivano? E se sì, come?

Oggi, guardandosi indietro, lei attribuisce i propri comportamenti al periodo adolescenziale, ma sua sorella da bambina non sapeva cosa fosse l'adolescenza e, come fanno tutti i bambini, ha dovuto spiegarsi i comportamenti della sorella maggiore con i modelli mentali di cui disponeva. Se si è sentita trascurata o trattata male può ad esempio aver pensato che sua sorella non le volesse bene o che lei stessa non meritasse l'affetto della sorella maggiore. Una volta adulti, le esperienze del passato possono essere rilette da prospettive diverse ma non sempre è facile fare questo da soli, soprattutto se l'attivazione emotiva che ha accompagnato le esperienze passate è stata intensa.

Com'era il vostro rapporto prima che iniziasse "a non calcolarla"?
Le sorelle più grandi possono rappresentare per i più piccoli dei modelli da imitare ed è possibile che, vista la differenza d'età, sua sorella l'abbia idealizzata fino ad un certo momento e che poi, vedendosi trattata in un certo modo, si sia sentita tradita e abbia dovuto ridimensionare tale idealizzazione. E' possibile che ancora oggi per svariati motivi provi ammirazione nei suoi confronti (che resta sempre la sorella maggiore) ma che ammetterlo a se stessa le costi fatica perché per un certo tempo si è sentita trascurata.
E' possibile che provi un desiderio di rivalsa nei suoi confronti e che in un certo senso pensi di essere in credito.

Sono solo ipotesi e sicuramente altre ne possono essere formulate.

Lei scrive: "a volte lo fa anche davanti a me perché sa che non le rispondo a tono e lascio correre".
Perché lascia correre se i comportamenti di sua sorella la fanno stare male? Ha provato a dirglielo utilizzando questi episodi come occasione per spiegarle che le vuole bene? Ha provato ad incentrare la conversazione sui sentimenti positivi che prova nei suoi confronti oggi, anzichè sugli errori del passato o sull'attuale ostilità di sua sorella?
Se tace di fronte "alle cattiverie" di sua sorella in un certo senso le legittima, trasmettendo indirettamente il messaggio che trattarla così le è concesso visti i trascorsi passati.
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dopo
Utente
Utente
Le spiego meglio :quando è nata io avevo già 10 anni quindi non c'è stato "un prima".non L ho calcolata nel senso che tendevo a non giocare mai con lei , mentre lei mi cercava io la cacciavo da camera mia e lei ovviamente ci rimaneva malissimo ...ma io sul momento non ci ho pensato, non so perché.e i bambini mi piacciono molto,adesso faccio la babysitter,gioco per ore con loro!
i miei genitori non mi hanno mai detto nulla ,non si sono mai "intromessi" . Tuttora mia madre ride quando lei mi risponde male ...
così come tutti gli altri ,compresi i miei amici...quando fa "battute" su di me si fanno tutti delle grosse risate mentre io penso nella mia mente "non c'è niente da ridere, è offensiva".
Una volta l'ho beccata che parlava male di me e gli ho detto chiaramente che L ho sentita ma ha negato ...quindi come posso averci un confronto se nega L astio che ha con me? Non capisco perché lo fa visto che lo dice a chiunque che non mi sopporta e perché a 23 anni ancora vuole mettermi in imbarazzo invece di dirmi che c'è l'ha con me.
Se non le rispondo forse è perché mi sento in colpa per quello che ho fatto...
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Dr.ssa Serena Sassi Psicologo 67 1
Se non c'è mai stato "un prima" probabilmente non avete mai avuto la possibilità di costruire una relazione fondata su basi diverse. Non è possibile aspettarsi che le cose cambino "in modo magico" solo perché sua sorella adesso è una giovane adulta.

"ma io sul momento non ci ho pensato, non so perché"
Forse perché lei stessa era una bambina e i bambini non sempre riflettono sulle conseguenze delle proprie azioni? Forse perché a 10 anni era gelosa della sorellina e delle attenzioni che mamma e papà le dedicavano?
Di questo lei non ha colpa e i vostri genitori non intervenendo, purtroppo, non vi hanno aiutate.

"Se non le rispondo forse è perché mi sento in colpa per quello che ho fatto..."
Questo è chiaro e comprensibile, ma ciò non toglie che se non dice niente legittima il comportamento di sua sorella. E' come se lei dicesse: "visto quello che ti ho fatto, merito di essere trattata in questo modo".

"Una volta l'ho beccata che parlava male di me e gli ho detto chiaramente che L ho sentita ma ha negato ..."
E' il focus del discorso che non è costruttivo perché in questo modo lei sposta l'attenzione su un'azione negativa di sua sorella.

Le suggerisco di chiedersi che tipo di relazione le piacerebbe che si creasse tra voi e di partire da lì.

Se lo desidera, un collega de visu potrà aiutarla nel suo percorso poiché online non è possibile fornire più di qualche stimolo alla riflessione.

In bocca al lupo!
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per i consigli e per la sua gentilezza ...
e crepi il lupo!