FAMIGLIA

Gentili dottori,
vi chiedo un consulto su una situazione che mi sta particolarmente a cuore.
Ho 30 anni e vivo ancora con i miei genitori. Entrambi (e, in particolare modo mio padre) hanno sempre avuto nei miei confronti un atteggiamento autoritario ed estremamente protettivo. Quando ero piccola non tolleravano le minime carenze a livello scolastico, non mi consentivano di andare alle gite perché "troppo pericolose", cercavano i correggere i miei errori con critiche aggressive e, a mio parere, davvero poco costruttive, non mi consentivano di esprimere un parere diverso dal loro perché "sei troppo giovane e non capisci".
Tali atteggiamenti proseguono tuttora: non tollerano che torni a casa oltre una certa ora ogni volta che esco con il mio fidanzato, si mostrano opprimenti se sto male anche per una banale influenza, si lamentano quando vado a letto tardi o mi alzo troppo presto perché "dormire poco fa male", vogliono necessariamente accompagnarmi alle visite mediche, cercano di impormi di fare "ciò che vogliono loro". Purtroppo i tentativi di dialogare si sono sempre rivelati del tutto inutili in quanto non tollerano che una figlia possa contraddirli o criticarli.
Vivo con la costante e insopportabile sensazione di non essere padrona della mia vita e di dover sempre e necessariamente rendere conto agli altri di ciò che penso e faccio. Tutto ciò genera inevitabilmente in me insicurezza e rabbia.
Purtroppo finora non ho avuto la possibilità economica di andare via da casa: dopo una laurea e una specializzazione a pieni voti, è iniziato un lungo periodo fatto da un'alternanza di tirocini, disoccupazione e lavori a tempo determinato. La mia condizione lavorativa, per fortuna, è ultimamente migliorata e spero si stabilizzi presto definitivamente. Nel frattempo come mi consigliate di gestire la situazione?
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.

Elli
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentiòe utente,

"..Nel frattempo come mi consigliate di gestire la situazione?.."

Ci ha già riferito Lei stessa dei numerosi tentatii fatti
ed anche del fatto che "..Purtroppo i tentativi di dialogare si sono sempre rivelati del tutto inutili..".

E dunque non sarà un nostro miracolistico consulto online a cambiare la situazione.

A breve sarà autonoma economicamente,
auspichiamo che anche interiormente riesca a allentare il guinzaglio;
talvolta pur istanziandosi fisicamente,
ci si accorge che i veri lacci sono quelli interiori.

Può iniziare fin da ora ad allentarli dentro di sè.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Farò del mio meglio per cercare di allentare i lacci interiori che mi porto dietro da sempre... Anche se mi rendo conto che non è semplice.
Loro non concepiscono come io possa volere "andare via da casa", ribadendo che "non ho motivo per andare via" e dandomi dell'anormale per questo. In particolare non concepiscono né che vada a vivere da sola "perché da soli si corrono troppi pericoli" né che vada a vivere con il mio fidanzato "perché occorrono molti più anni per conoscere davvero a fondo una persona, sia mai che poi si riveli una persona pericolosa".
Ultimamente quest'argomento è divenuto oggetto di aspre discussione quotidiane che non fanno altre che acuire lo stress e i malumori. La parola "pericolo" è una costante nei loro discorsi.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Ulteriori discussioni servono uniamente ad
avvelenare il clima domestico
e sfilacciare maggiormente le relazioni.

Quando sarà pronta
passerà ai fatti,
se ritiene.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti